Hanno detto dell'acqua
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Kofi
Annan
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Terre umide e terre secche
di Kofi Annan
Segretario generale
delle Nazioni Unite
Ogni anno milioni di bambini muoiono a causa di malattie
prevenibili provocate dall'acqua. Se continueranno
gli attuali modelli di consumo, entro 25 anni sulla
Terra due persone su tre vivranno in condizioni di
carenza d'acqua.
I problemi sono più acuti in Africa e in Asia
occidentale, ma la mancanza d'acqua è già
diventata un limite importante per la crescita industriale
e socio-economica in molte altre regioni del mondo,
tra cui la Cina, l'India e l'Indonesia.
La crisi non riguarda solo i paesi in via di sviluppo:
negli Stati Uniti milioni di persone bevono acqua
non conforme alle norme di sicurezza previste per
l'acqua potabile.
Il quadro non è del tutto negativo. Alcuni
paesi hanno adottato approcci integrati per la gestione
delle acque dolci. La pressione dell'opinione pubblica
ha portato a ridurre gli scarichi di sostanze tossiche
in molti bacini fluviali.
Le nuove tecnologie e la "gestione della domanda"
hanno migliorato l'efficienza dell'irrigazione, dei
processi industriali e della distribuzione idrica
cittadina. Una rinnovata attenzione sulla necessità
di armonizzare le politiche sulle acque con il territorio
e la selvicoltura ha migliorato il risparmio di acqua
e petrolio.
I
progressi tuttavia non sono stati, nel loro complesso,
né sufficienti né esaustivi. Occorre
realizzare strutture tariffarie capaci di coniugare
l'equità con l'efficienza. Occorre attuare
una "rivoluzione blu" dell'agricoltura che
aumenti la produttività e porti a un maggiore
raccolto per ogni goccia d'acqua.
Occorre che le industrie adottino le "migliori
pratiche" e diffondano informazioni utili sulle
sostanze inquinanti. Occorre la collaborazione tra
le istituzioni, che superi e compensi la frammentazione
delle responsabilità tra i diversi ministeri:
energia, trasporti, ambiente e sanità.
Occorre inoltre adottare politiche che tengano conto
delle differenze di genere. Infatti, nelle famiglie
l'impegno di raccogliere e utilizzare l'acqua tocca
soprattutto alle donne.
Le
Nazioni Unite, tramite il sostegno e le regole di
armonizzazione previsti nella propria Carta, possono
aiutare l'umanità a far fronte alla minaccia
rappresentata da uno sfruttamento insostenibile delle
risorse idriche e a scongiurare il rischio sempre
più vicino di vivere su un pianeta irreparabilmente
devastato e saccheggiato dalle attività dell'uomo.
Le conquiste della tecnologia possono risolvere alcune
delle sfide ambientali che ci si presentano, ma contare
sulla tecnologia e ostinarsi nelle stesse pratiche
perverse sarebbe una vera follia. I popoli e i governi
devono impegnarsi insieme per una nuova etica di conservazione
e un nuovo modo di amministrare il patrimonio idrico.
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