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SPECIALE ACQUA
ACQUA > SPECIALE ACQUA > HANNO DETTO DELL'ACQUA > IL POTERE DEL POPOLO
Indice dei contenuti
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Hanno detto dell'acqua

Il potere del popolo
di Fidel V. Ramos
Ex Presidente delle Filippine

A partire dalla rivoluzione non violenta del "potere del popolo", che nel 1986 rovesciò quattordici anni di dittatura nelle Filippine, la società civile è stata un solido alleato che ci ha permesso di alleviare le condizioni di povertà e creare una vita migliore per il nostro popolo; è inoltre un attore chiave a sostegno del popolo nell'ottenimento dell'accesso all'acqua e a condizioni igieniche sicure a costi ragionevoli, attraverso la difesa, la creazione di capacità e l'organizzazione della comunità. Dove necessario, la società civile può sollecitare i governi a intraprendere azioni e riforme.

Nell'Asia sud-orientale, una regione popolata da oltre 500 milioni di persone, è chiaro che il nostro bene più importante è rappresentato dalle risorse umane; se fossimo in grado di stimolarle all'azione, le potenzialità di successo sarebbero illimitate. Nelle Filippine abbiamo utilizzato le comunità locali per la protezione e il monitoraggio dei bacini idrografici, la pulizia dei fiumi, ecc. In campo agricolo, le organizzazioni delle comunità hanno dato vita a cooperative per l'irrigazione che assicurano un utilizzo condiviso dell'acqua più equo e disciplinato.

Un pozzo in Africa

Dal momento che abbiamo la fortuna di disporre di abbondanti risorse idriche, i nostri problemi sono più inerenti alla distribuzione che non alla siccità; la volontà politica è, pertanto, di importanza cruciale. In un settore che comporta molte controversie trasversali, è semplicemente naturale che siano coinvolti molti attori, la maggior parte dei quali hanno esigenze e interessi conflittuali. Non si tratta certo di una novità: la gestione integrata delle nostre risorse idriche è necessaria per assicurarne la sostenibilità e fornire alla popolazione l'acqua di cui ha bisogno, anche per portare avanti lo sviluppo del nostro paese. Le persone che sono al governo devono filtrare i diversi problemi concorrenti e complessi, per riuscire ad attuare le riforme senza cedere alle pressioni politiche. Questo significa analizzare la burocrazia dell'acqua e creare un contesto istituzionale che promuova la gestione integrata delle risorse idriche, dalla sorgente allo scarico e lungo l'intero ciclo dell'acqua. Inoltre, bisogna sfruttare le conoscenze delle nostre popolazioni indigene: le famose risaie a terrazza di Banawe sono la dimostrazione di come tecniche antiche di secoli permettono alla popolazione dell'altopiano di coltivare riso a sufficienza per il proprio sostentamento. Acquistano importanza cruciale anche le questioni legate al genere, dal momento che la gestione dell'acqua in casa è affidata alle donne.

L'acqua è un bisogno tanto fondamentale da indurre molti a pensare che dovrebbe essere gratuita. Di fatto, l'acqua è un diritto umano, ma io ritengo che l'equazione "diritto umano uguale bene gratuito" sia errata. Al contrario, a ogni diritto corrisponde un obbligo, una responsabilità e un costo; nel caso dell'acqua, il costo è sotto forma di una tariffa, che riconosce all'acqua un valore economico e che, in questo modo, promuove la sua conservazione e un uso efficiente. La nostra esperienza nelle Filippine dimostra che mantenere le tariffe dell'acqua a livelli artificialmente bassi è una pratica autodistruttiva, che spesso si risolve in un deterioramento delle infrastrutture e in un servizio inefficiente. Abbiamo scoperto infatti che la gente sarebbe disposta a pagare il giusto per avere acqua di buona qualità e un servizio affidabile, piuttosto che avere a buon mercato acqua di dubbia qualità, razionata per poche ore al giorno.

Sono convinto che il settore privato debba giocare un ruolo importante nell'assicurare la distribuzione alla popolazione di acqua di buona qualità. La privatizzazione della gestione della fornitura idrica e delle acque di scarico di Manila ha dimostrato che, con la partecipazione del settore privato, sono migliorate l'efficienza e l'affidabilità dei servizi. D'altro canto, è meglio lasciare al settore privato la gestione degli aspetti commerciali e far sì che il governo adempia al proprio compito principale: quello di governare.

 

 
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