ACQUA
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HANNO DETTO DELL'ACQUA
> UN'ALLEANZA MONDIALE PER L'ACQUA
Hanno detto dell'acqua
Un'alleanza mondiale
per l'acqua
Madeleine K. Albright
Senz'acqua
le società si indeboliscono e la
gente muore. Si tratta di una risorsa indispensabile,
ma con la crescita della popolazione e delle
varie economie le riserve mondiali di acqua
dolce sono sempre più sotto pressione.
Se non si provvederà in modo adeguato,
la scarsità d'acqua diventerà
una fonte cospicua di conflitti e un blocco
sulla strada del progresso economico e sociale.
Ho constatato di persona le tensioni provocate
dall'insicurezza circa l'approvvigionamento
idrico nelle regioni aride del Medio Oriente
e dell'Africa, negli altipiani spazzati
dal vento dell'Asia centrale e nelle popolose
città dell'Asia meridionale e della
Cina. Oggi nel mondo oltre due miliardi
di persone vivono in paesi afflitti in varia
misura da carenza d'acqua e oltre un miliardo
non ha accesso ad acqua potabile sicura.
La buona gestione del patrimonio idrico
rappresenta una sfida tecnica, ma anche
diplomatica. Le nuove tecnologie e i nuovi
strumenti di analisi possono aiutarci a
ridurre gli sprechi, a limitare l'inquinamento
e a distribuire l'acqua in modo più
efficiente. Ma per essere efficace, la gestione
va fatta a livello di bacini idrografici
o imbriferi e ciò esige che i paesi
che condividono le risorse collaborino tra
loro per utilizzarle in modo saggio. Il
che impone a sua volta interventi diplomatici
efficaci.
Lo scorso aprile, in osservanza della Giornata
della Terra, ho proposto di costituire una
"Alleanza mondiale per la protezione
delle acque nel XXI secolo". L'obiettivo
era aumentare la consapevolezza e trovare
sostegni per una strategia mirata alla migliore
gestione delle risorse idriche mondiali.
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Madeleine
K. Albright, ex segretario di stato
USA
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Il
nostro primo passo dovrebbe essere incoraggiare
le autorità delle regioni più
importanti allo sviluppo di solidi progetti
per la gestione idrica a livello territoriale.
In alcuni casi questo richiederà
la collaborazione intorno al problema dell'acqua
da parte di popolazioni solitamente ostili
tra loro su altre questioni. Si tratta di
problemi che devono essere trattati dai
diretti interessati a livello locale, ma
la nostra presenza è necessaria per
sostenerne gli sforzi.
In secondo luogo, la comunità internazionale
dovrà essere preparata a fornire
un sostegno sostanzioso e ben coordinato
ai progetti formulati dai vari leader locali.
Ciò è particolarmente importante
nelle zone meno sviluppate del mondo, dove
occorre aiutare i vari paesi a dotarsi di
tecnologie più efficaci e ad utilizzarle.
In terzo luogo, dobbiamo garantire che la
costruzione e altri progetti di sviluppo
sostenuti da istituti finanziari internazionali
e da organismi privati prevedano solide
procedure per la gestione idrica.
In quarto luogo, dobbiamo incoraggiare il
dialogo internazionale su una gestione saggia
e ragionevole dell'acqua. La discussione
dovrà comprendere i temi controversi
dei sussidi e della definizione delle tariffe
e dovrà promuovere la partecipazione
di scienziati, economisti, tecnici, responsabili
pubblici e rappresentanti delle comunità
agricole e imprenditoriali.
Infine, dobbiamo fare tutto il possibile
per educare le popolazioni all'importanza
di una corretta gestione idrica. Non possiamo
continuare a sprecare questa preziosa risorsa
né attendere che la competizione
per la conquista dell'acqua diventi una
minaccia alla stabilità e alla pace
internazionale.
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Acqua
in Asia
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Per mettere a segno una strategia globale
per la protezione del patrimonio idrico
occorreranno molti anni e il sostegno degli
abitanti di tutti i continenti. Ma ci sono
pochi compiti importanti quanto la garanzia
di una fornitura adeguata di acqua pulita.
Gli Stati Uniti sono profondamente impegnati
in questo obiettivo e per raggiungerlo sono
pronti a lavorare in stretta collaborazione
con altri governi. Il benessere del nostro
pianeta e la salute delle generazioni a
venire dipendono dal successo di questo
nostro impegno.