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SPECIALE ACQUA
ACQUA > SPECIALE ACQUA > A SCUOLA DI ACQUA

Indice dei contenuti
L'acqua da Johannesburg a Kyoto
La desertificazione
I numeri dell'acqua
Gli accordi per l'acqua
Acqua per la pace
A scuola di acqua
 
Il bando del concorso
La storia del concorso
Gli usi dell'acqua
Le infrastrutture dell'acqua
I links dell'acqua
La politica dell'acqua
Le notizie dell'acqua
La scienza per l'acqua
Hanno detto dell'acqua
La cultura dell'acqua
Le dighe e l'acqua
   
A scuola di acqua

Conoscere l'acqua


Parallelamente agli importanti passi compiuti in campo legislativo, per consentire l'avvio di una grande trasformazione nel settore delle acque e, in particolare, dell'erogazione dei servizi idrici, è necessario curare con altrettanto impegno la sensibilizzazione di tutti i soggetti dai quali dipende il successo della riforma: gli utenti, i gestori, le istituzioni.

Segnali positivi si stanno avvertendo in questa direzione e il tema della cultura dell'acqua inizia ad entrare nei programmi del governo; non mancano infatti esempi di buon livello in grado di assumere, per metodologia e rigore scientifico, un ruolo guida per le future iniziative da intraprendere.
Il principale obiettivo è evidentemente quello di affrontare il problema nella sua globalità: si sta lavorando attorno ad una progettualità mirata che faccia tesoro delle esperienze e che metta i diversi interlocutori nella condizione di interagire per individuare, a ogni livello e di comune accordo, l'approccio migliore per la gestione della risorsa acqua.

Un'importante iniziativa di avvicinamento dell'utente ai sistemi idrici è stata l'operazione 'Impianti Aperti' promossa nel maggio '99 da Federgasacqua.
Nell'ambito del Progetto 'Quando l'uomo incontra la natura' promosso da Romagna Acque e dalla fondazione Cervia Ambiente, sono stati realizzati stages per oltre 3.000 studenti presso la Diga di Ridracoli (RA) dove hanno avuto l'occasione di conoscere 'tutto l'acquedotto minuto per minuto' e l'intero ciclo dell'acqua.
Sono solo alcune quelle citate, delle tante iniziative che non solo le istituzioni ma anche i soggetti gestori hanno iniziato ad intraprendere per aiutare i cittadini a fare un uso corretto e razionale della preziosa risorsa.

Trasporto dell'acqua nell'Africa sub sahariana

Ricerca e formazione
Una corretta gestione delle acque e l'erogazione di servizi idrici di qualità richiedono un forte impegno sia nella formazione e aggiornamento professionale degli operatori, sia nella ricerca, finalizzata all'introduzione nel settore di tecnologie e metodiche innovative.
Le attività di formazione che hanno avuto come tema principale l'acqua sono notevolmente aumentate negli ultimi anni e rappresentano circa il 10% delle iniziative dedicate all'ambiente.
Tra gli argomenti più ricorrenti vi sono gli aspetti normativi e legislativi relativi alla gestione dei sistemi idrici; significativamente più del 60% dei corsi di formazione hanno riguardato gli impianti di depurazione e il trattamento delle acque reflue. Questo fatto può essere spiegato in quanto esiste a livello nazionale un forte interesse sulle tematiche relative al trattamento e allo smaltimento delle acque reflue; queste sono, infatti, oggetto di normative che devono tuttora essere applicate (come dal citato Dlg 152/99). Vi è inoltre una richiesta di competenze relative alla manutenzione degli impianti di trattamento delle acque, soprattutto impianti di piccole dimensioni.

Nella realizzazione delle attività formative su tematiche relative all'acqua, è da evidenziare un maggiore coinvolgimento delle regioni meridionali poiché probabilmente nel Sud vi è una maggiore sensibilità, determinata dalla carenza di risorse idriche. In realtà il numero di iniziative si equivale, ma il numero di ore di formazione svolte nel Meridione è maggiore rispetto al Settentrione: questo fatto è indicativo di come al Nord le iniziative nel settore dell'acqua abbiano più un carattere di orientamento/aggiornamento rispetto al Sud, dove si concretizzano in veri e propri corsi di formazione (durata superiore a 400 ore), rivolti per la maggior parte a giovani in cerca di prima occupazione.

I soggetti attuatori sono pubblici (Enti di Stato o Regionali, Comunità Montane, ecc), Associazioni di categoria (Associazione Industriali, ecc.) o privati che operano in campo ambientale o nel settore specifico delle acque.
Dalla letteratura scientifica prodotta negli ultimi anni emerge come la ricerca nel settore sia orientata al controllo degli eventi naturali che possono causare danni alla popolazione, quali le piene e la siccità, e al controllo qualitativo delle acque di superficie e sotterranee per il mantenimento delle caratteristiche strutturali e funzionali dell'ecosistema.
I problemi relativi alle acque vengono esaminati nella prospettiva di tutelare non solo la vita dell'uomo, sia come entità biologica che come soggetto di attività economiche, ma anche l'ambiente in cui l'uomo è inserito.

Alle attività di ricerca tipicamente conoscitive fanno seguito numerose azioni rivolte alla razionale gestione delle risorse in aree significative che si identificano con i bacini idrografici.
Sul tema della lotta contro l'inquinamento, la ricerca è finalizzata all'identificazione delle fonti di contaminazione ed allo studio del comportamento degli inquinanti, in maniera da prevedere le situazioni di rischio ed individuare possibili criteri e forme opportune per una strategia globale di intervento.
In Italia il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica si occupa del coordinamento delle iniziative di ricerca, soprattutto quelle relative alle Istituzioni Universitarie, con il compito di assegnazione dei finanziamenti.
I problemi relativi alla biologia e tossicologia delle acque sono affrontati in larga misura nelle Università, mentre le ricerche nel settore trattamenti, oltre alle iniziative in ambito universitario, vengono promosse da associazioni di particolari settori produttivi dell'industria.
Una iniziativa dedicata esclusivamente allo studio di tematiche relative alla gestione del bene acqua è sorta in Sardegna nel 1991. Si tratta di Hydrocontrol: una struttura dedicata allo studio ed alla ricerca multidisciplinare nel campo della gestione delle risorse e del controllo dei sistemi idrici, uno strumento di formazione e di assistenza tecnica per trasferire nel concreto i risultati della ricerca, aggiornare gli operatori del settore e preparare nuove generazioni di ricercatori e tecnici dell'acqua.


Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Gran parte della ricerca nel campo della qualità delle acque viene svolta dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA) da più di trent'anni; un lungo periodo caratterizzato da un rilevante impegno scientifico, da collaborazioni con le Amministrazioni dello Stato per la soluzione di problemi particolarmente critici e per l'aggiornamento della normativa, nonché con l'industria per la promozione del progresso tecnologico.
Un ruolo importante è stato ricoperto negli ultimi anni dal Gruppo Nazionale Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche, che esercita una valida azione di coordinamento delle ricerche finalizzate alla protezione del suolo, al controllo degli eventi estremi di piena e di magra e alla valutazione della vulnerabilità delle acque sotterranee.
Nel campo delle ricerche nel settore dei laghi ha conquistato una posizione di prestigio internazionale l'Istituto Italiano di Idrobiologia con sede a Pallanza sul lago Maggiore.


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