ACQUA
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A SCUOLA DI ACQUA
A scuola di acqua
Conoscere
l'acqua
Parallelamente agli importanti passi compiuti
in campo legislativo, per consentire l'avvio
di una grande trasformazione nel settore
delle acque e, in particolare, dell'erogazione
dei servizi idrici, è necessario
curare con altrettanto impegno la sensibilizzazione
di tutti i soggetti dai quali dipende il
successo della riforma: gli utenti, i gestori,
le istituzioni.
Segnali positivi si stanno avvertendo in
questa direzione e il tema della cultura
dell'acqua inizia ad entrare nei programmi
del governo; non mancano infatti esempi
di buon livello in grado di assumere, per
metodologia e rigore scientifico, un ruolo
guida per le future iniziative da intraprendere.
Il principale obiettivo è evidentemente
quello di affrontare il problema nella sua
globalità: si sta lavorando attorno
ad una progettualità mirata che faccia
tesoro delle esperienze e che metta i diversi
interlocutori nella condizione di interagire
per individuare, a ogni livello e di comune
accordo, l'approccio migliore per la gestione
della risorsa acqua.
Un'importante iniziativa di avvicinamento
dell'utente ai sistemi idrici è stata
l'operazione 'Impianti Aperti' promossa
nel maggio '99 da Federgasacqua.
Nell'ambito del Progetto 'Quando l'uomo
incontra la natura' promosso da Romagna
Acque e dalla fondazione Cervia Ambiente,
sono stati realizzati stages per oltre 3.000
studenti presso la Diga di Ridracoli (RA)
dove hanno avuto l'occasione di conoscere
'tutto l'acquedotto minuto per minuto' e
l'intero ciclo dell'acqua.
Sono solo alcune quelle citate, delle tante
iniziative che non solo le istituzioni ma
anche i soggetti gestori hanno iniziato
ad intraprendere per aiutare i cittadini
a fare un uso corretto e razionale della
preziosa risorsa.
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Trasporto
dell'acqua nell'Africa sub sahariana
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Ricerca e formazione
Una corretta gestione delle acque e l'erogazione
di servizi idrici di qualità richiedono
un forte impegno sia nella formazione e
aggiornamento professionale degli operatori,
sia nella ricerca, finalizzata all'introduzione
nel settore di tecnologie e metodiche innovative.
Le attività di formazione che hanno
avuto come tema principale l'acqua sono
notevolmente aumentate negli ultimi anni
e rappresentano circa il 10% delle iniziative
dedicate all'ambiente.
Tra gli argomenti più ricorrenti
vi sono gli aspetti normativi e legislativi
relativi alla gestione dei sistemi idrici;
significativamente più del 60% dei
corsi di formazione hanno riguardato gli
impianti di depurazione e il trattamento
delle acque reflue. Questo fatto può
essere spiegato in quanto esiste a livello
nazionale un forte interesse sulle tematiche
relative al trattamento e allo smaltimento
delle acque reflue; queste sono, infatti,
oggetto di normative che devono tuttora
essere applicate (come dal citato Dlg 152/99).
Vi è inoltre una richiesta di competenze
relative alla manutenzione degli impianti
di trattamento delle acque, soprattutto
impianti di piccole dimensioni.
Nella realizzazione delle attività
formative su tematiche relative all'acqua,
è da evidenziare un maggiore coinvolgimento
delle regioni meridionali poiché
probabilmente nel Sud vi è una maggiore
sensibilità, determinata dalla carenza
di risorse idriche. In realtà il
numero di iniziative si equivale, ma il
numero di ore di formazione svolte nel Meridione
è maggiore rispetto al Settentrione:
questo fatto è indicativo di come
al Nord le iniziative nel settore dell'acqua
abbiano più un carattere di orientamento/aggiornamento
rispetto al Sud, dove si concretizzano in
veri e propri corsi di formazione (durata
superiore a 400 ore), rivolti per la maggior
parte a giovani in cerca di prima occupazione.
I soggetti attuatori sono pubblici (Enti
di Stato o Regionali, Comunità Montane,
ecc), Associazioni di categoria (Associazione
Industriali, ecc.) o privati che operano
in campo ambientale o nel settore specifico
delle acque.
Dalla letteratura scientifica prodotta negli
ultimi anni emerge come la ricerca nel settore
sia orientata al controllo degli eventi
naturali che possono causare danni alla
popolazione, quali le piene e la siccità,
e al controllo qualitativo delle acque di
superficie e sotterranee per il mantenimento
delle caratteristiche strutturali e funzionali
dell'ecosistema.
I problemi relativi alle acque vengono esaminati
nella prospettiva di tutelare non solo la
vita dell'uomo, sia come entità biologica
che come soggetto di attività economiche,
ma anche l'ambiente in cui l'uomo è
inserito.
Alle attività di ricerca tipicamente
conoscitive fanno seguito numerose azioni
rivolte alla razionale gestione delle risorse
in aree significative che si identificano
con i bacini idrografici.
Sul tema della lotta contro l'inquinamento,
la ricerca è finalizzata all'identificazione
delle fonti di contaminazione ed allo studio
del comportamento degli inquinanti, in maniera
da prevedere le situazioni di rischio ed
individuare possibili criteri e forme opportune
per una strategia globale di intervento.
In Italia il Ministero dell'Università
e della Ricerca Scientifica e Tecnologica
si occupa del coordinamento delle iniziative
di ricerca, soprattutto quelle relative
alle Istituzioni Universitarie, con il compito
di assegnazione dei finanziamenti.
I problemi relativi alla biologia e tossicologia
delle acque sono affrontati in larga misura
nelle Università, mentre le ricerche
nel settore trattamenti, oltre alle iniziative
in ambito universitario, vengono promosse
da associazioni di particolari settori produttivi
dell'industria.
Una iniziativa dedicata esclusivamente allo
studio di tematiche relative alla gestione
del bene acqua è sorta in Sardegna
nel 1991. Si tratta di Hydrocontrol: una
struttura dedicata allo studio ed alla ricerca
multidisciplinare nel campo della gestione
delle risorse e del controllo dei sistemi
idrici, uno strumento di formazione e di
assistenza tecnica per trasferire nel concreto
i risultati della ricerca, aggiornare gli
operatori del settore e preparare nuove
generazioni di ricercatori e tecnici dell'acqua.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche
(CNR)
Gran parte della ricerca nel campo della
qualità delle acque viene svolta
dall'Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA)
da più di trent'anni; un lungo periodo
caratterizzato da un rilevante impegno scientifico,
da collaborazioni con le Amministrazioni
dello Stato per la soluzione di problemi
particolarmente critici e per l'aggiornamento
della normativa, nonché con l'industria
per la promozione del progresso tecnologico.
Un ruolo importante è stato ricoperto
negli ultimi anni dal Gruppo Nazionale Difesa
dalle Catastrofi Idrogeologiche, che esercita
una valida azione di coordinamento delle
ricerche finalizzate alla protezione del
suolo, al controllo degli eventi estremi
di piena e di magra e alla valutazione della
vulnerabilità delle acque sotterranee.
Nel campo delle ricerche nel settore dei
laghi ha conquistato una posizione di prestigio
internazionale l'Istituto Italiano di Idrobiologia
con sede a Pallanza sul lago Maggiore.