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INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

1. Aspetti progettuali generali
  1.1 Introduzione
  1.2 Individuazione dell'area di realizzazione del progetto
  1.3 Riferimenti istituzionali in Argentina
  1.4 Quadro normativo argentino
2. Analisi agronomica e forestale
  2.1 Verifica della disponibilità di terreni per nuove coltivazioni forestali
  2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione
  2.3 Approvvigionamento della biomassa legnosa
  2.4 Potenziali effetti di assorbimento della CO2
  2.5 Aspetti economici dell'approvvigionamento della
biomassa legnosa
3. Analisi energetica e impiantistica
  3.1 Il mercato energetico argentino
  3.2 Organizzazione dell'impianto energetico - forestale
  3.3 Trasformazione della biomassa in energia elettrica
  3.4 Conduzione dell'impianto
  3.5 Valutazione del costo unitario dell'energia prodotta
Conclusioni
Referenti del progetto
Bibliografia
Allegati
Appendice
   

2. Analisi degli aspetti agronomici e forestali


2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione


Nel Paese esistono già molte piantagioni forestali; le specie maggiormente rappresentate sono il pino, l'eucalipto e l'araucaria.
Per il materiale destinato alla lavorazione in segheria (produzione di tavolame, infissi, compensati) le densità di impianto, i turni, e gli incrementi medi annui che si rilevano sono già noti (tab. 4). Per il materiale destinato alla triturazione e alla produzione di cellulosa si riscontrano turni di taglio di 7-8 anni, con possibilità di ritrarre, con il taglio finale, circa 280 m3/ha.
Essendo l'eucalipto capace di riprodursi per via agamica, una volta effettuato il taglio alla fine del turno, si avrà la nascita dei polloni dalle gemme (proventizie e avventizie) presenti nella ceppaia, il cui esaurimento dovrebbe avvenire intorno alla terza o quarta utilizzazione consecutiva.
Per quanto riguarda invece il pino e l'araucaria, va detto che tali specie possono riprodursi soltanto tramite seme, per cui, eseguito il taglio, dovranno essere estratte le ceppaie (da convertire in energia) dalla superficie in questione e si dovrà provvedere ad un nuovo impianto a mezzo di postime.

Bosco di eucalipti



















Visti gli elevati accrescimenti medi riscontrati nella zona (40-45 m3/ha anno nei primi 2 anni) e la finalità produttiva del legname coltivato (anche a qualità scadente), va valutata l'opportunità di introdurre tipologie di coltivazione con turno brevissimo, dell'ordine di 1-2 anni. In tal modo si ritiene che si possa conseguire una ulteriore riduzione del costo unitario della biomassa prodotta ed una diminuzione dei tempi di investimento rispetto ai turni adottati.

 

Densità (piante/ha)

Turno

(anni)

Incremento medio annuo

(m3/ha anno)

Provvigione (m3)

Pino (taeda,elliotti, caribaea)

1100-1600

20-30

20-30

625

Eucalipto (grandis, globulus, dunnii)

2000

10-14

25-35

360

Araucaria

1100-1600

20-30

16-18

425

Tab. 4
Densità di coltivazione, turno di taglio, incremento medio annuo e provvigione di tre specie arboree diffuse nella Regione Mesopotamica
Fonte: Banca dati ITABIA

 

 
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