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INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

1. Aspetti progettuali generali
  1.1 Introduzione
  1.2 Individuazione dell'area di realizzazione del progetto
  1.3 Riferimenti istituzionali in Argentina
  1.4 Quadro normativo argentino
2. Analisi agronomica e forestale
  2.1 Verifica della disponibilità di terreni per nuove coltivazioni forestali
  2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione
  2.3 Approvvigionamento della biomassa legnosa
  2.4 Potenziali effetti di assorbimento della CO2
  2.5 Aspetti economici dell'approvvigionamento della
biomassa legnosa
3. Analisi energetica e impiantistica
  3.1 Il mercato energetico argentino
  3.2 Organizzazione dell'impianto energetico - forestale
  3.3 Trasformazione della biomassa in energia elettrica
  3.4 Conduzione dell'impianto
  3.5 Valutazione del costo unitario dell'energia prodotta
Conclusioni
Referenti del progetto
Bibliografia
Allegati
Appendice
   

Introduzione



La Mesopotamia argentina: una porzione di territorio nell'estremo nord est della Repubblica Argentina, compresa tra due fiumi, il Rio Paranà e il Rio Uruguay, che deve il suo nome alla somiglianza con la regione asiatica delimitata dai fiumi Tigri ed Eufrate. Si estende per 217.000 Km2 (circa due terzi dell'Italia), con vaste distese di vegetazione dal carattere di selva sub tropicale, e comprende le Province di Misiones, Entre Rios e Corrientes.

La Mesopotamia argentina
La Mesopotamia argentina

In questo scenario naturale, insolito e attrattivo, si sviluppa l'attività economica e sociale di 2,6 milioni di abitanti, l'8% della popolazione totale argentina. Un'economia strettamente dipendente dalla terra e dalle risorse offerte dal territorio, che vede quindi svilupparsi attività legate all'agricoltura, alla coltivazione forestale, all'allevamento, al settore agroindustriale. Da nord a sud della Regione mesopotamica, la variazione climatica determina la specializzazione produttiva dei luoghi: nella provincia di Misiones risulta dominante l'attività dell'industria forestale, in quella di Corrientes è maggiormente diffuso l'allevamento, mentre Entre Rios si caratterizza principalmente per l'attività agricola.


La risorsa forestale è in ogni caso predominante in tutta la Regione: la Mesopotamia contribuisce, insieme alle regioni Pampeana e Patagonia Andina, a coprire quel 75% dei 20 milioni di ettari stimati potenzialmente adatti alla coltivazione boschiva sul territorio argentino, oltre ai 34 milioni di ettari a tale attività già destinati. Si stima, inoltre, che nelle sole province di Corrientes e Misiones i terreni considerati idonei alla forestazione si estendano per una superficie di circa 2,4 milioni di ettari.


Superficie (in ettari) delle piantagioni forestali in Argentina, per provincia e tipo di piantagione - 1998
Legenda:
1 Pino - reciente 5 Araucaria joven / maduro 9 Alamo joven / maduro      
2 Eucaliptos - reciente 6 Eucaliptos joven / maduro 10 Otras latifoliadas
3 Salicaceas 7 Paraiso 11 Otras coniferas      
4 Pt Pe Pc Pp joven 8 Sauce joven / maduro 12 Populus spp y salyx no diferenciables      
Fonte: Secretaria de Pesca, Agricoltura, Ganaderia y Alimentaciòn de la Repubblica Argentina      

Nonostante queste forti potenzialità, la risorsa forestale esistente non è stata adeguatamente valorizzata, ed ha attraversato una situazione di difficoltà:

  • lo sfruttamento delle risorse boschive native,
  • l'alta frequenza degli incendi,
  • la gestione irrazionale dell'attività di allevamento,
  • il taglio quasi esclusivo degli esemplari giovani rispetto a quelli anziani,
  • ne hanno minato alla base la conservazione e l'integrità. In particolare, poi, al confine tra la provincia di Corrientes e Misiones, un ulteriore elemento si è andato ad aggiungere a questo quadro: la progressiva sottrazione di terreno boschivo, resa necessaria dall'espansione della diga del complesso idroelettrico di Yacyretà.

    Il complesso idroelettrico di Yacyretà
    Il complesso idroelettrico di Yacyretà

    Un intervento che ha causato, oltre a danni di carattere ambientale, anche un forte disagio al tessuto economico e sociale della popolazione locale; quest'ultima si è vista costretta ad un allontanamento dalla propria terra di origine, e all'inserimento in una realtà estranea alle proprie abitudini. Una consistente parte di questa popolazione ha dovuto trovare nuova collocazione in un quartiere periferico della città di Posadas, capoluogo di Misiones, rischiando in tal modo di perdere il senso di appartenenza e l'identità culturale delle origini.

    Emerge, quindi, la necessità di dare maggiore coerenza allo sviluppo di questi luoghi, ossia di fare in modo che le componenti ambientali, economiche e sociali interagiscano senza dar luogo a conflitti, e convergano verso un equilibrio che si traduca in uno sviluppo sostenibile del territorio. Per ottenere questo risultato è necessaria l'attivazione di un processo ambientalmente compatibile, vale a dire un processo che non stravolga gli scenari naturali esistenti e che anzi dia forza al sistema produttivo facendo leva su una risorsa ampiamente diffusa nel territorio.

    Tra i diversi processi che è possibile attivare nella situazione presa in esame, la coltivazione forestale è senz'altro l'intervento progettuale più adeguato tra quelli ambientalmente sostenibili. Le foreste, infatti, sono l'ecosistema in grado di immagazzinare il maggior quantitativo di carbonio, e rappresentano una inesauribile riserva di biomasse, il primo sistema naturale di captazione dell'energia solare.

    Provincia

    Dipartimenti

    Superficie (ha)

    Misiones

    Iguazù, El Dorado, Montecarlo, Libertador General San Martin, Oberà, San Ignacio, L.Alem, Gral. M. Belgrano, altri

    724.700

    Sud di Misiones

    Apòstoles, Candelaria, Concepciòn

    156.200

    Nord Est di Corrientes

    Santo Tomè, Ituzaingò, Concepciòn, Lavalle, San Roque, San Miguel, Bella Vista, Saladas, M.Burucuyà

    1.285.000

    Est di Corrientes

    San Martin, Paso de los Libres, Monte Caseros

    258.000

    Est di Entre Rios

    Concordia, Colòn, Concepciòn de Uruguay, Federaciòn

    639.000

    Totale

     

    3.062.900

    Tab. 1
    Stima della superficie della regione mesopotamica idonea alla coltivazione forestale, per dipartimento
    Fonte: Secretaria de Pesca, Agricoltura, Ganaderia y Alimentaciòn de la Repubblica Argentina

     

    Le biomasse sono a ragione considerate tra le risorse rinnovabili più promettenti per il futuro, grazie al loro grande potenziale quantitativo, alla convenienza economica e strategica di un utilizzo a larga scala e ai consistenti vantaggi sociali e ambientali.


    Un progetto di coltivazione forestale e di sfruttamento energetico delle biomasse vegetali, consentirebbe, quindi, di ottenere una serie di positive ricadute e di creare i presupposti per una vera integrazione tra le varie componenti dello sviluppo. Tali ricadute non si arresterebbero ad un livello locale, ma interverrebbero anche ad una scala globale, quale è effettivamente quella dei cambiamenti climatici, in cui ogni riduzione delle emissioni di gas serra è efficace indipendentemente dal luogo del pianeta nel quale viene realizzata.


    È tenendo conto proprio del quadro appena delineato che si è voluta avanzare l'idea di un Progetto di Cooperazione tra Italia e Argentina, nell'ambito della produzione energetica da fonti rinnovabili. Un intervento progettuale che, oltre ad essere favorito dalle grandi potenzialità dell'area in cui se ne prevede la realizzazione, è anche inserito in un idoneo quadro istituzionale e normativo.


    In generale, infatti, già da alcuni anni esistono strumenti (tra i quali il Clean Development Mechanism introdotto tra gli strumenti di flessibilità del Protocollo di Kyoto) che indirizzano i progetti di sviluppo verso obiettivi di sostenibilità ambientale. In particolare, poi, nel caso specifico di Italia e Argentina, una serie di accordi ratificati nel corso degli anni facilitano la cooperazione tra questi due Paesi. Risalgono al 1990 gli accordi bilaterali sulla "Promozione e protezione degli Investimenti" (appendice, all. A) e sulla "Collaborazione nel campo della protezione ambientale" (appendice, all. B). Quest'ultimo, ratificato dall'Italia con Legge 377/97 (appendice, all. C), prevede in particolare che la Cooperazione venga sviluppata anche per l'uso sostenibile delle risorse naturali, per la ricerca su tecnologie pulite e per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili non inquinanti.


    In Argentina una serie di leggi può agevolare la realizzazione del progetto. Oltre alla ratifica della Convenzione Quadro sui cambiamenti climatici (L. n. 24.295 del 7/12/93, appendice, all. D) e del Protocollo di Kyoto (L. 25.438 del 20/6/2001, appendice, all. E) esistono alcuni provvedimenti che vanno nella direzione di incentivare gli investimenti nel settore forestale. In particolare la Legge n. 25.080 (appendice, all. F) si pone l'obiettivo di ampliare la superficie forestale, prevedendo numerosi sgravi fiscali a supporto della sua applicazione.


    Da parte sua l'Italia, con Legge n. 65 del 15 gennaio 1994 (appendice, all. G), ha recepito la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici e con la delibera CIPE del 19 novembre 1998 (appendice, all. H) ha posto le basi per la promozione degli interventi in favore della riduzione delle emissioni di gas serra, che includono anche quelli conseguibili con i meccanismi di flessibilità istituiti dal protocollo di Kyoto. Tra questi strumenti, il già citato CDM prevede e stimola l'attività internazionale coordinata tra Paesi. Una delle forme di cooperazione è quella per cui un Paese investitore e un Paese sede si accordino per la formulazione ed esecuzione di progetti di sviluppo che abbiano come fine la riduzione dell'emissione di gas nocivi.


    Con questo tipo di accordo il Paese investitore ottiene il riconoscimento immediato della riduzione delle emissioni, l'importazione di prodotti necessari per la sua attività economica, la possibilità di esportare alta tecnologia, nonché il miglioramento delle relazioni internazionali. Da parte sua il Paese sede riceve benefici dalla valorizzazione dello spazio in cui si realizza il progetto e dall'aumento dei flussi commerciali internazionali, in particolare le esportazioni.


    Alla luce dell'analisi si qui esposta, i soggetti promotori dell'iniziativa, al fine di sviluppare a fondo gli aspetti più rilevanti ad essa connessi, hanno svolto una intensa attività di ricerca e si sono avvalsi di consulenze tecniche specifiche. Le attività di coordinamento sono state condotte direttamente da Green Cross Italia, in stretta collaborazione con la corrispondente associazione Green Cross Argentina. Si sono così costituite due rispettive segreterie tecniche, che hanno richiesto l'impiego di due coordinatori, due assistenti e di una segretaria, quale somma totale delle risorse umane stimate necessarie per l'avvio delle prime ricerche nel settore energetico - forestale, la predisposizione e traduzione dei documenti di lavoro e presentazione del progetto e l'individuazione dei consulenti per il successivo approfondimento degli aspetti tecnici e scientifici.


    Relativamente a tali consulenze e collaborazioni specifiche, in Italia si è reso sin dall'inizio necessario il coinvolgimento di due partners:

    • ITABIA (Italian Biomass Association), che oltre a curare l'analisi ambientale ed il bilancio economico connessi agli aspetti forestali, è stata incaricata della progettazione degli interventi forestali (tradizionali e a turno breve), per il recupero di risorse di biomasse necessarie;
    • BONO ENERGIA SpA, responsabile della progettazione e realizzazione di impianti di co-generazione, di sistemi di impiego dell'energia termica ed elettrica e di monitoraggio.

    La volontà di realizzazione del progetto in un'area della Repubblica Argentina ha reso opportuna l'individuazione di un gruppo di lavoro tecnico locale. Con esso i consulenti italiani hanno potuto avviare la necessaria collaborazione, basata soprattutto sul reperimento di prime informazioni e dati riguardanti il territorio, per poi passare ad una più approfondita analisi delle province ritenute maggiormente idonee a recepire i contenuti della proposta progettuale, considerando al tempo stesso aspetti geografici, economici e sociali.


    L'individuazione di questo gruppo di lavoro tecnico, coordinato dal Dr. Raul Fiorentino, ingegnere agronomo e direttore nazionale del settore per le politiche regionali presso il Ministero dell'Interno, è avvenuta grazie alla collaborazione e alle indicazioni della corrispondente Green Cross Argentina.

    I risultati delle prime ricerche di questo gruppo, condotte anche su indicazione mirata dei consulenti tecnici di Itabia e Bono Energia, hanno preso corpo in un documento - descrittivo della regione (appendice, all. I) ritenuta la più adatta ad ospitare la realizzazione del progetto - che fornisce informazioni sulle tre province di Entre Rios, Misiones e Corrientes. Uno degli sviluppi concreti di questo progetto è la realizzazione di una centrale di produzione di energia elettrica che utilizza biomassa agro-forestale.

    Di seguito si illustrano i risultati attinenti alla prima fase, denominata "Progetto Generale di Massima".

     
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