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FUEGO SUD
INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

1. Aspetti progettuali generali
 
1.1 Introduzione
 
1.2 Individuazione dell'area di realizzazione del progetto
 
1.3 Riferimenti istituzionali in Argentina
 
1.4 Quadro normativo argentino
2. Analisi agronomica e forestale
 
2.1 Verifica della disponibilità di terreni per nuove coltivazioni forestali
 
2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione
 
2.3 Approvvigionamento della biomassa legnosa
 
2.4 Potenziali effetti di assorbimento della CO2
 
2.5 Aspetti economici dell'approvvigionamento della
biomassa legnosa

3. Analisi energetica e impiantistica
 
3.1 Il mercato energetico argentino
 
3.2 Organizzazione dell'impianto energetico - forestale
 
3.3 Trasformazione della biomassa in energia elettrica
 
3.4 Conduzione dell'impianto
 
3.5 Valutazione del costo unitario dell'energia prodotta
Conclusioni
Referenti del progetto
Bibliografia
Allegati
Appendice
   

2. Analisi degli aspetti agronomici e forestali


2.4 Potenziali effetti di assorbimento di CO2


La capacità di un ecosistema forestale di assorbire CO2 dall'atmosfera dipende dalle sue caratteristiche e particolarmente dall'entità della biomassa unitaria e, quindi, anche dal tipo di trattamento/governo a cui esso è soggetto. Le utilizzazioni forestali sottraggono all'ecosistema bosco biomasse legnose, che possono rilasciare il carbonio in esse contenuto in tempi medio brevi (es. biomassa combustibile), ovvero accumularlo in tempi medio-lunghi (es. manufatti in legno). A questo riguardo, occorre valutare anche la destinazione d'uso dei prodotti. L'effetto di assorbimento e di fissazione della CO2 atmosferica può essere incrementato tramite un ampliamento della superficie forestale permanente, oppure mediante la costituzione di piantagioni di arboricoltura da legno che possono avere carattere temporaneo, o ancora tramite la evoluzione spontanea della vegetazione in ex-coltivi e pascoli abbandonati.

Un ecosistema forestale, comprensivo di vegetazione (arborea e sottobosco) lettiera e suolo, contiene un quantitativo di carbonio variabile. La produzione primaria netta (PPN) di un ecosistema fornisce la quantità di carbonio, al netto della respirazione, da esso sottratta annualmente all'ambiente e fissata sotto forma di biomassa, misurata in ton/ha di sostanza secca.

La relazione tra sostanza secca e contenuto di carbonio è variabile, ma in genere si usa assumere che:

1 g s.s. = 0,5 g C = 1,83 g CO2 atmosferica fissata

Racccolta della biomassa lignocellulosica
Racccolta della biomassa lignocellulosica




















A livello di singola pianta, il saldo netto del bilancio del carbonio, che risulta dalla differenza tra la fotosintesi lorda (assunzione totale di CO2) e le emissioni per respirazione, è influenzato dal rapporto tra parte autotrofica (tessuti fotosinteticamente attivi) ed eterotrofica (tessuti non fotosintetici).

Nelle piante forestali tale rapporto dipende da caratteristiche strutturali e morfologiche intrinseche ad ogni specie e nelle piantagioni forestali è influenzato anche dalla densità di impianto e dalla forma di allevamento, con particolare riferimento al rapporto tra massa fogliare e organi legnosi epigei ed ipogei. Altri fattori che agiscono sul rendimento fotosintetico, oltre la luce e la superficie fogliare, sono la disponibilità idrica e i nutrienti (soprattutto l'azoto). In suoli poco dotati di elementi nutritivi, le piante presentano un apparato radicale relativamente più sviluppato e di conseguenza una maggiore porzione della biomassa totale viene allocata alle radici rispetto alla parte epigea. In altri casi, possono essere le caratteristiche fisiche del terreno, piuttosto che quelle chimiche, a limitare l'accrescimento delle piante, come ad esempio può avvenire nei terreni argillosi compatti, frequenti anche in alcune aree della regione mesopotamica.

A livello orientativo, tenuto conto dei dati di accrescimento medio annuo della relativa massa allo stato secco, e tenuto conto dei dati disponibili, si può affermare, con una certa approssimazione, che il quantitativo di CO2 fissato ogni anno per ettaro da una piantagione di pini equivale a 0,915 t.

Il dato complessivo relativo all'intera zona sottoposta a forestazione potrà essere determinato una volta acquisite le informazioni sull'effettivo trattamento/governo a cui è soggetto l'ecosistema forestale.

 
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