PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
 
Fwego Sud
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
SCARICA IN PDF
GREEN CROSS.NET
INDIETRO

 

 

FUEGO SUD
INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

1. Aspetti progettuali generali
 
1.1 Introduzione
 
1.2 Individuazione dell'area di realizzazione del progetto
 
1.3 Riferimenti istituzionali in Argentina
 
1.4 Quadro normativo argentino
2. Analisi agronomica e forestale
 
2.1 Verifica della disponibilità di terreni per nuove coltivazioni forestali
 
2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione
 
2.3 Approvvigionamento della biomassa legnosa
 
2.4 Potenziali effetti di assorbimento della CO2
 
2.5 Aspetti economici dell'approvvigionamento della
biomassa legnosa

3. Analisi energetica e impiantistica
 
3.1 Il mercato energetico argentino
 
3.2 Organizzazione dell'impianto energetico - forestale
 
3.3 Trasformazione della biomassa in energia elettrica
 
3.4 Conduzione dell'impianto
 
3.5 Valutazione del costo unitario dell'energia prodotta
Conclusioni
Referenti del progetto
Bibliografia
Allegati
Appendice
   

1. Aspetti progettuali generali



1.4 Quadro normativo argentino

Gli strumenti legislativi nazionali che definiscono il quadro normativo di riferimento specifico per il settore interessato dalla realizzazione del progetto, vengono individuati nelle leggi di ratifica rispettivamente della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici e del Protocollo di Kyoto, nonché nei provvedimenti legislativi per lo Sviluppo Forestale.
Con la Legge n. 24.295 del 7 dicembre 1993, l'Argentina ha ratificato la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici (sottoscritta a Rio de Janeiro nel giugno del 1992) intraprendendo il primo passo di un percorso finalizzato alla stabilizzazione delle concentrazioni di gas serra in atmosfera, alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi e alla realizzazione di uno sviluppo economico ambientalmente sostenibile.

 

Legge

Titolo

Data

Ley n. 24.295

Ratifica della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici

7 dicembre 1993

Ley n. 25.438

Ratifica del Protocollo di Kyoto

20 giugno 2001

Ley n. 25.080

Incentivi per gli investimenti nel settore forestale

16 dicembre 1998

Ley n. 63

Ratifica dell’Accordo Bilaterale nel campo della protezione dell’ambiente tra Argentina e Italia

8 aprile 1991

Tab. 3
Quadro di riferimento normativo argentino
Fonte: Secretaria de Pesca, Agricoltura, Ganaderia y Alimentaciòn de la Repubblica Argentina

Il passo successivo è coinciso con la ratifica del Protocollo di Kyoto, avvenuta il 20 giugno 2001 con Legge n. 25.438. Con questa azione si è voluto rafforzare l'intento di far fronte agli impatti dovuti ai cambiamenti climatici, e si sono poste le basi per una serie di rilevanti misure che vadano in questa direzione. In particolare, l'articolo 2 individua alcune politiche nazionali di intervento per la promozione dello sviluppo sostenibile, tra cui:

  • l'incremento dell'efficienza energetica nei settori cruciali per l'economia nazionale;
  • la riduzione delle concentrazioni di gas ad effetto serra, anche tramite la promozione di pratiche sostenibili di gestione forestale, tra cui la forestazione e la riforestazione;
  • la promozione di tecniche agricole sostenibili;
  • la ricerca, la promozione, lo sviluppo e l'incremento dell'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili;
  • la progressiva riduzione o graduale eliminazione delle agevolazioni fiscali per tutti quei settori produttivi responsabili di emissioni di gas serra, che vadano contro gli obiettivi della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici;
  • l'adozione di misure per limitare le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti;
  • la limitazione e/o riduzione delle emissioni di gas metano mediante suo recupero e utilizzo nella gestione dei rifiuti, così come nella produzione, il trasporto e la distribuzione di energia.


Viene inoltre incentivata la cooperazione con i Paesi dell'Allegato I del Protocollo di Kyoto (tra i quali l'Italia) affinché lo scambio di esperienze che ne deriva possa incrementare l'efficacia delle politiche individuate.


Nell'intento di incrementare lo sviluppo forestale e la relativa industria, l'Argentina ha elaborato, negli ultimi anni, un quadro normativo che regola tutti gli aspetti di questa attività, favorendo l'investimento nella coltivazione dei boschi e la trasformazione industriale dei loro prodotti. Tale politica si è completata con le disposizioni che regolano la protezione, la gestione e lo sfruttamento dei boschi nativi. Nel 1992 la Segreteria dell'Agricoltura, Allevamento, Pesca e Alimentazione ha indicato come prioritaria la promozione di piantagioni forestali. Nel 1995 è stato poi lanciato il Piano Nazionale di Sviluppo Forestale, il cui obiettivo è quello di promuovere le attività del settore forestale attraverso la modernizzazione del quadro normativo e l'eliminazione delle leggi esistenti.

La più importante legge all'interno del pacchetto di misure attuative è la n. 25.080 sugli investimenti per i boschi coltivati, che comprende al suo interno un Decreto di Regolamentazione pubblicato nel Bollettino Ufficiale del marzo 1999.


Gli aspetti fondamentali di tale legislazione sono i seguenti:

  • regime di promozione degli investimenti nel settore forestale e nella relativa industria con l'obiettivo di ampliare la superficie forestale;
  • obbligo per le province, che aderiscono al regime, di emanare una legge di recepimento, impegnandosi a mantenere gli impegni presi e a rispettare le condizioni del progetto. Esse potranno esimersi dal pagare l'imposta immobiliare sulla superficie piantata e su quella adiacente;
  • possibilità di ottenere un finanziamento a fondo perduto, entro un termine di 10 anni, che può raggiungere l'80% dei costi sostenuti dalle imprese forestali per terreni inferiori ai 300 ettari e il 20% per terreni coltivati tra i 301 e i 500 ettari;
  • istituzione di una Commissione specifica di consulenza per la promozione delle attività legate alla legge con la partecipazione di entità pubbliche e private;
  • creazione di una Commissione Parlamentare di controllo;
  • sanzioni per chi infrange la legge e i suoi regolamenti;
  • assegnazione dell'Autorità di Esecuzione alla Segreteria dell'Agricoltura, Allevamento, Pesca e Alimentazione.

Dal punto di vista fiscale si prevede:

  • mantenimento della stabilità tributaria per 30 anni a partire dall'approvazione del progetto, in funzione della zona e della specie coltivata;
  • agevolazioni per le imprese riguardo al pagamento di imposte patrimoniali esistenti;
  • alleggerimento delle imposte sugli utili e detrazioni fiscali per favorire l'investimento in beni capitali;
  • restituzione dell'IVA sull'acquisto o importazione dei beni e servizi destinati alla formazione di nuove imprese contemplate dalla legge;
  • varie detrazioni fiscali a livello nazionale e provinciale.

Gli accordi esistenti tra il Governo della Repubblica Argentina e il Governo della Repubblica Italiana, costituiscono un ulteriore elemento di supporto a favore della collaborazione nel campo della protezione ambientale.

Risale al 1990 il primo Accordo bilaterale nel campo della protezione dell'Ambiente, ratificato dall'Argentina in data 8 aprile 1991, e dall'Italia nel 9 ottobre 1997, con legge n. 377. L'accordo prevede attività di cooperazione atte a favorire la soluzione dei problemi della conservazione e del risanamento dell'ambiente, con particolare riferimento allo studio dell'impatto nocivo delle attività umane sull'ambiente e alle misure volte a ridurre o a prevenire tale impatto.
Più in dettaglio l'accordo prevede che la cooperazione venga sviluppata nei seguenti settori:

  • tecnologie per il monitoraggio ambientale;
  • utilizzazione razionale delle risorse energetiche e ricerche per lo sviluppo di fonti energetiche non inquinanti;
  • ricerche su tecnologie per la produzione di sostitutivi delle sostanze che contribuiscono a ridurre lo strato di ozono;
  • uso sostenibile delle risorse naturali;
  • tecnologie per ridurre la produzione di rifiuti e per minimizzare i loro effetti nocivi sull'ambiente mediante riciclaggio;
  • studi di valutazione preventiva d'impatto ambientale di nuove opere infrastrutturali;
  • ricerche volte alla prevenzione delle catastrofi naturali;
  • controllo e prevenzione dell'inquinamento delle acque marine e interne, e dell'atmosfera;
  • informazione reciproca sugli strumenti giuridici vigenti e organismi operanti all'interno dei rispettivi paesi nel campo della protezione dell'ambiente.

Da ultimo, l'accordo prevede che la cooperazione venga attuata mediante elaborazione congiunta e realizzazione di progetti comuni di ricerca e formazione, scambi di docenti e ricercatori, organizzazione di convegni e seminari specialistici.

Il quadro normativo appena descritto rappresenta una importante cornice di riferimento per la legittimazione del progetto e dei suoi obiettivi, e può sicuramente garantirgli il necessario consenso presso le istituzioni.

 
Indietro
Torna su