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FUEGO SUD
INDICE DEI CONTENUTI

Introduzione

1. Aspetti progettuali generali
 
1.1 Introduzione
 
1.2 Individuazione dell'area di realizzazione del progetto
 
1.3 Riferimenti istituzionali in Argentina
 
1.4 Quadro normativo argentino
2. Analisi agronomica e forestale
 
2.1 Verifica della disponibilità di terreni per nuove coltivazioni forestali
 
2.2 Aspetti della piantagione e della coltivazione di piante legnose ad alta densità di impianto e breve turno di utilizzazione
 
2.3 Approvvigionamento della biomassa legnosa
 
2.4 Potenziali effetti di assorbimento della CO2
 
2.5 Aspetti economici dell'approvvigionamento della
biomassa legnosa

3. Analisi energetica e impiantistica
 
3.1 Il mercato energetico argentino
 
3.2 Organizzazione dell'impianto energetico - forestale
 
3.3 Trasformazione della biomassa in energia elettrica
 
3.4 Conduzione dell'impianto
 
3.5 Valutazione del costo unitario dell'energia prodotta
Conclusioni
Referenti del progetto
Bibliografia
Allegati
Appendice
   

Conclusioni


Il quadro delineato nelle pagine precedenti mette in luce che l'area prescelta è inserita in un contesto particolarmente idoneo alla realizzazione del progetto.

Ferme restando le difficoltà contingenti di questo Paese, il luogo individuato per l'intervento progettuale racchiude in sé una serie di caratteristiche decisamente favorevoli: le condizioni climatiche e pedoclimatiche, la grande offerta di materia prima, la domanda di interventi strutturali nel settore energetico e di riconversione verso energie pulite, l'esistenza di accordi bilaterali tra i due Paesi, la disponibilità degli amministratori locali - che hanno ribadito più volte il loro interesse al progetto - fanno ritenere che il sito prescelto sia il più idoneo tra quelli inizialmente individuati.

Il progetto ha un primo punto di forza nella risorsa forestale, in un'area in cui questa gioca un ruolo di assoluto primo piano, anche sotto il profilo strettamente economico. Dalle analisi, dalle visite e dagli incontri realizzati in loco è stata ampiamente confermata la particolare sensibilità e dinamicità del settore forestale. Non da meno le condizioni ambientali e climatiche, riscontrate in specifiche aree, sono capaci di garantire una rapidità di crescita di alcune specie, tale da rendere molto interessanti gli interventi previsti dal progetto.

Dal coinvolgimento di partners affidabili (tra i quali la già citata Società Agromadera SpA afferente al Gruppo Macri) ci si attende un ulteriore consolidamento dell'altro punto di forza del progetto: garantire uno sviluppo locale ed una forma di tutela ambientale derivanti dalla gestione equilibrata della risorsa forestale. Il contatto con soggetti privati interessati al progetto, individuati tra i maggiori gruppi del mercato energetico e forestale locale, è proprio uno degli obiettivi raggiunti in questa iniziale fase di lavoro. Agli investitori è stata prospettata l'esistenza di un fattore tutt'altro che irrilevante: il trasferimento di conoscenze e di know how realizzato al fine di utilizzare al meglio le risorse, sia dal punto di vista della professionalità delle competenze messe in campo, che dal lato più prettamente tecnico, un elemento, quest'ultimo, che può facilitare altrove la replicabilità del progetto.

Dal canto loro, le istituzioni pubbliche e le nuove autorità politiche, contattate nelle varie missioni effettuate, hanno ribadito il loro interesse al progetto, e confermato la disponibilità delle figure competenti in materia a sostenerne il successivo sviluppo.

Questo complesso di relazioni istituite tra soggetti pubblici da un lato e realtà imprenditoriali dall'altro, richiede che si possa pervenire ad un incontro con la corrispondente controparte italiana, teso alla definizione di un endorsement tra i due governi che:

  • poggi le sue basi su reciproche garanzie di assistenza tecnico e scientifica nel settore energetico-forestale;
  • implichi per il governo argentino il mantenimento delle esistenti facilitazioni economiche e fiscali ai diversi livelli di intervento, nei riguardi degli investitori esteri, e il sostegno agli stessi ai fini della migliore individuazione dell'area da destinare alla realizzazione del progetto di forestazione e produzione energetica;
  • comporti per il governo italiano una compartecipazione al finanziamento della fase esecutiva del progetto e per gli investitori l'opportunità di diffondere buone pratiche di gestione della filiera e di trasferire tecnologie finalizzate alla conversione energetica della biomassa prodotta;
  • impegni entrambe le Parti a istituire un Gruppo di Lavoro per la verifica dell'effettiva realizzazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni e la loro contabilizzazione da destinare al mercato delle quote, e a sostenere il progetto presso le Organizzazioni competenti, ricercando l'accesso alle linee di finanziamento disponibili in sede internazionale.


A quest'ultimo proposito, il GEF (Global Environmental Facility), fondo istituito dalla Banca Mondiale nel 1991, si presenta quale opportuno strumento di finanziamento a livello internazionale. Il GEF, infatti, ha tra i suoi obiettivi primari la protezione dell'ambiente globale attraverso il finanziamento di progetti mirati alla salvaguardia di diversi settori, tra cui il settore dei cambiamenti climatici. Beneficiari di questi finanziamenti possono essere indifferentemente le imprese, gli operatori pubblici, le banche multilaterali di sviluppo, le ONG e le Università.

Tra le condizioni poste alla base della procedura di accesso al finanziamento si possono rintracciare i requisiti caratteristici dell'intervento preso in esame; in primo luogo, infatti, destinatario dei finanziamenti può essere un qualunque Paese in Via di Sviluppo, purchè sia eleggibile secondo i criteri stabiliti dalla Conferenza delle Parti. In secondo luogo, nel settore dei cambiamenti climatici, è previsto il finanziamento di progetti riguardanti l'investimento e il trasferimento di tecnologie, di grande e media dimensione. Questi ultimi devono prevedere un contributo di ammontare non superiore a 1 milione di dollari, proposti da soggetti privati o pubblici e caratterizzati da una procedura di attivazione del contributo finanziario snella e semplificata.

Inoltre particolare rilevanza è data alla promozione dell'adozione di energie rinnovabili, all'efficienza energetica e alla riduzione dei costi delle tecnologie energetiche per la bassa emissione di gas serra. Le esperienze precedenti dimostrano che il finanziamento del GEF è stato rivolto finora a iniziative che vedono in prima linea l'installazione di impianti che prevedono l'uso di fonti energetiche rinnovabili, tra cui le iniziative di produzione di biomassa.

Alla luce di queste indicazioni, dunque, la presente proposta è in linea non solo con le tipologie di attività finanziate dal fondo GEF, ma risponde anche agli ulteriori requisiti di carattere sociale stabiliti dal fondo, quali la conformità con le politiche locali di sviluppo sostenibile, il buon rapporto costi-benefici e l'assenza di impatti ambientali negativi.



In estrema sintesi sono due i grandi punti di forza del progetto:

    1. In Argentina esiste già una notevole disponibilità di biomassa, diffusa nell'intero Paese, che aumenterà con la progressiva attuazione del programma di riforestazione; ne consegue che si può ritenere già disponibile la materia prima per attuare un programma di produzione di energia elettrica da biomassa.

    2. La produzione di energia elettrica da biomassa è di grande interesse sociale - ambientale - economico, in quanto:

  • utilizza risorse naturali rinnovabili e contribuisce alla diminuzione dell'inquinamento;
  • incrementa l'occupazione dovuta alle attività di coltivazione, raccolta, preparazione della biomassa;
  • utilizza biomasse forestali di limitato valore economico che normalmente vengono abbattute o distrutte;
  • utilizza scarti prodotti dalla lavorazione del legno che in gran parte (residui del taglio che restano nel bosco) non vengono utilizzati o valorizzati energeticamente;
  • utilizza il prodotto della manutenzione boschiva o dei parchi, evitando che lo stesso costituisca un problema se abbandonato nei vari punti di raccolta organizzati nelle aree soggette a manutenzione.


Le attività programmate potrebbero avere nel contesto prescelto favorevoli ricadute sia dal punto di vista ambientale - di cui potrà beneficiare anche l'Italia - che dal punto di vista energetico - realizzazione di una vera e propria Energy Farm - con la possibilità che l'energia prodotta in eccesso venga immessa in rete.

Il positivo impatto di collaborazione e integrazione con attività economiche già presenti, rappresentate nella fattispecie da piccole imprese e grandi gruppi, può offrire una concreta possibilità di migliorare le condizioni di vita della popolazione residente, creando nuova occupazione e qualificando attività connesse: in sostanza, un generale miglioramento delle condizioni sociali ed economiche, realizzate tramite uno sviluppo sostenibile dell'area prescelta per l'intervento.

 
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