Conclusioni
Il
quadro delineato nelle pagine precedenti mette
in luce che l'area prescelta è inserita
in un contesto particolarmente idoneo alla
realizzazione del progetto.
Ferme restando le difficoltà contingenti
di questo Paese, il luogo individuato per
l'intervento progettuale racchiude in sé
una serie di caratteristiche decisamente favorevoli:
le condizioni climatiche e pedoclimatiche,
la grande offerta di materia prima, la domanda
di interventi strutturali nel settore energetico
e di riconversione verso energie pulite, l'esistenza
di accordi bilaterali tra i due Paesi, la
disponibilità degli amministratori
locali - che hanno ribadito più volte
il loro interesse al progetto - fanno ritenere
che il sito prescelto sia il più idoneo
tra quelli inizialmente individuati.
Il progetto ha un primo punto di forza nella
risorsa forestale, in un'area in cui questa
gioca un ruolo di assoluto primo piano, anche
sotto il profilo strettamente economico. Dalle
analisi, dalle visite e dagli incontri realizzati
in loco è stata ampiamente confermata
la particolare sensibilità e dinamicità
del settore forestale. Non da meno le condizioni
ambientali e climatiche, riscontrate in specifiche
aree, sono capaci di garantire una rapidità
di crescita di alcune specie, tale da rendere
molto interessanti gli interventi previsti
dal progetto.
Dal coinvolgimento di partners affidabili
(tra i quali la già citata Società
Agromadera SpA afferente al Gruppo Macri)
ci si attende un ulteriore consolidamento
dell'altro punto di forza del progetto: garantire
uno sviluppo locale ed una forma di tutela
ambientale derivanti dalla gestione equilibrata
della risorsa forestale. Il contatto con soggetti
privati interessati al progetto, individuati
tra i maggiori gruppi del mercato energetico
e forestale locale, è proprio uno degli
obiettivi raggiunti in questa iniziale fase
di lavoro. Agli investitori è stata
prospettata l'esistenza di un fattore tutt'altro
che irrilevante: il trasferimento di conoscenze
e di know how realizzato al fine di utilizzare
al meglio le risorse, sia dal punto di vista
della professionalità delle competenze
messe in campo, che dal lato più prettamente
tecnico, un elemento, quest'ultimo, che può
facilitare altrove la replicabilità
del progetto.
Dal canto loro, le istituzioni pubbliche e
le nuove autorità politiche, contattate
nelle varie missioni effettuate, hanno ribadito
il loro interesse al progetto, e confermato
la disponibilità delle figure competenti
in materia a sostenerne il successivo sviluppo.
Questo complesso di relazioni istituite tra
soggetti pubblici da un lato e realtà
imprenditoriali dall'altro, richiede che si
possa pervenire ad un incontro con la corrispondente
controparte italiana, teso alla definizione
di un endorsement tra i due governi che:
- poggi
le sue basi su reciproche garanzie di assistenza
tecnico e scientifica nel settore energetico-forestale;
- implichi
per il governo argentino il mantenimento
delle esistenti facilitazioni economiche
e fiscali ai diversi livelli di intervento,
nei riguardi degli investitori esteri, e
il sostegno agli stessi ai fini della migliore
individuazione dell'area da destinare alla
realizzazione del progetto di forestazione
e produzione energetica;
- comporti
per il governo italiano una compartecipazione
al finanziamento della fase esecutiva del
progetto e per gli investitori l'opportunità
di diffondere buone pratiche di gestione
della filiera e di trasferire tecnologie
finalizzate alla conversione energetica
della biomassa prodotta;
- impegni
entrambe le Parti a istituire un Gruppo
di Lavoro per la verifica dell'effettiva
realizzazione degli obiettivi di riduzione
delle emissioni e la loro contabilizzazione
da destinare al mercato delle quote, e a
sostenere il progetto presso le Organizzazioni
competenti, ricercando l'accesso alle linee
di finanziamento disponibili in sede internazionale.
A quest'ultimo proposito, il GEF (Global Environmental
Facility), fondo istituito dalla Banca Mondiale
nel 1991, si presenta quale opportuno strumento
di finanziamento a livello internazionale.
Il GEF, infatti, ha tra i suoi obiettivi primari
la protezione dell'ambiente globale attraverso
il finanziamento di progetti mirati alla salvaguardia
di diversi settori, tra cui il settore dei
cambiamenti climatici. Beneficiari di questi
finanziamenti possono essere indifferentemente
le imprese, gli operatori pubblici, le banche
multilaterali di sviluppo, le ONG e le Università.
Tra le condizioni poste alla base della procedura
di accesso al finanziamento si possono rintracciare
i requisiti caratteristici dell'intervento
preso in esame; in primo luogo, infatti, destinatario
dei finanziamenti può essere un qualunque
Paese in Via di Sviluppo, purchè sia
eleggibile secondo i criteri stabiliti dalla
Conferenza delle Parti. In secondo luogo,
nel settore dei cambiamenti climatici, è
previsto il finanziamento di progetti riguardanti
l'investimento e il trasferimento di tecnologie,
di grande e media dimensione. Questi ultimi
devono prevedere un contributo di ammontare
non superiore a 1 milione di dollari, proposti
da soggetti privati o pubblici e caratterizzati
da una procedura di attivazione del contributo
finanziario snella e semplificata.
Inoltre particolare rilevanza è data
alla promozione dell'adozione di energie rinnovabili,
all'efficienza energetica e alla riduzione
dei costi delle tecnologie energetiche per
la bassa emissione di gas serra. Le esperienze
precedenti dimostrano che il finanziamento
del GEF è stato rivolto finora a iniziative
che vedono in prima linea l'installazione
di impianti che prevedono l'uso di fonti energetiche
rinnovabili, tra cui le iniziative di produzione
di biomassa.
Alla luce di queste indicazioni, dunque, la
presente proposta è in linea non solo
con le tipologie di attività finanziate
dal fondo GEF, ma risponde anche agli ulteriori
requisiti di carattere sociale stabiliti dal
fondo, quali la conformità con le politiche
locali di sviluppo sostenibile, il buon rapporto
costi-benefici e l'assenza di impatti ambientali
negativi.
In estrema sintesi sono due i grandi punti
di forza del progetto:
1.
In Argentina esiste già una notevole
disponibilità di biomassa, diffusa
nell'intero Paese, che aumenterà
con la progressiva attuazione del programma
di riforestazione; ne consegue che si può
ritenere già disponibile la materia
prima per attuare un programma di produzione
di energia elettrica da biomassa.
2.
La produzione di energia elettrica da biomassa
è di grande interesse sociale - ambientale
- economico, in quanto:
- utilizza risorse naturali
rinnovabili e contribuisce alla diminuzione
dell'inquinamento;
- incrementa l'occupazione
dovuta alle attività di coltivazione,
raccolta, preparazione della biomassa;
- utilizza biomasse forestali
di limitato valore economico che normalmente
vengono abbattute o distrutte;
- utilizza scarti prodotti
dalla lavorazione del legno che in gran
parte (residui del taglio che restano nel
bosco) non vengono utilizzati o valorizzati
energeticamente;
- utilizza il prodotto
della manutenzione boschiva o dei parchi,
evitando che lo stesso costituisca un problema
se abbandonato nei vari punti di raccolta
organizzati nelle aree soggette a manutenzione.
Le attività programmate potrebbero
avere nel contesto prescelto favorevoli ricadute
sia dal punto di vista ambientale - di cui
potrà beneficiare anche l'Italia -
che dal punto di vista energetico - realizzazione
di una vera e propria Energy Farm - con la
possibilità che l'energia prodotta
in eccesso venga immessa in rete.
Il positivo impatto di collaborazione e integrazione
con attività economiche già
presenti, rappresentate nella fattispecie
da piccole imprese e grandi gruppi, può
offrire una concreta possibilità di
migliorare le condizioni di vita della popolazione
residente, creando nuova occupazione e qualificando
attività connesse: in sostanza, un
generale miglioramento delle condizioni sociali
ed economiche, realizzate tramite uno sviluppo
sostenibile dell'area prescelta per l'intervento.
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