CherNObyl
Risale
ormai a 20 anni fa, l'esplosione
del reattore nucleare di Chernobyl.
Le conseguenze sulla salute delle popolazioni
colpite si sentono ancora oggi.
Il 26 aprile del 1986 il reattore
numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl
esplode. Nonostante la 'Glasnost', la nuova
politica di trasparenza dell'allora Urss,
il fatto diviene pubblico dopo un giorno
e mezzo.
Le radiazioni, 200 volte maggiori delle
esplosioni atomiche a Hiroshima e Nagasaki
messe insieme, si diffondono in tutta Europa.
E' il più grave disastro ambientale
e tecnologico della storia.
Si stima che le vittime della catastrofe
siano arrivate a 200.000. Inoltre l'esposizione
a basse dosi di radiazioni, a seguito dell'incidente,
ha fatto aumentare i casi di cancro, leucemia
e sindromi immunodepressive.
Particolarmente
delicata è la situazione della catena
alimentare nella quale si inseriscono elementi
come il cesio 137, lo stronzio
90 e il plutonio.
Molti sono i progetti di solidarietà
che si sono sviluppati in tutto il mondo
verso le popolazioni locali di Russia Bielorussia
e Ucraina.
Uno dei programmi fondamentali di Green
Cross International è dedicato a
questi paesi e vede l'impegno delle organizzazioni
nazionali di Svizzera e Stati Uniti.
Ora più che mai, in un periodo in
cui un po' in tutto il mondo vi è
una ripresa della volontà di rilanciare
l'utilizzo dell'energia nucleare, il ricordo
di quel 26 aprile dove servire da monito.