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Energie
di Pace > Risparmio ed efficienza |
Speciale
"Energie
di Pace"
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RISPARMIO
ED EFFICIENZA ENERGETICA |
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Il risparmio energetico
Il risparmio energetico è una considerevole
fonte di energia rinnovabile, è
anche la più immediata e accessibile
a tutti, spesso con tempi di recupero dell'investimento
inferiori a qualunque tecnologia energetica
e a cominciare da scale di investimento minime,
anche di poche centinaia di euro.
Attualmente in Italia, per soddisfare il fabbisogno
energetico, si consumano 198,46 Mtep (Consumo
Interno Lordo CIL) di energia totale, utilizzando
diverse fonti primarie, di questi 52,106 Mtep
(il 26,25%) si disperdono o consumano prima
dell'uso mentre 59,291 Mtep (il 29,87%) diventano
energia elettrica.
Nella tavola seguente sono specificate le
quantità di energia prodotte o importate
descritte per singole fonti ed espresse in
migliaia di tonnellate equivalenti petrolio,
(1 tep = 10.000.000 kcal).
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Fonte Ministreo
Attività Produttive (proiezioni per
il 2004)
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I consumi finali sono destinati
per la maggior parte ai tre settori più
energivori: trasporti, usi civili e industria.
La seguente tabella illustra la suddivisione
di questi impieghi.
Fonte Ministreo
Attività Produttive (proiezioni per
il 2004)
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Il risparmio energetico si realizza con due
azioni distinite:
- la riduzione dei consumi attraverso l'uso
razionale e controllato delle fonti energetiche
- il miglioramento dell'efficienza energetica
L'efficienza energetica può
essere definita come quella operazione con
la quale si intende conseguire l'obiettivo
di realizzare gli stessi prodotti o servizi
(in quantità e qualità) con
un minor consumo di energia primaria.
Quindi il concetto di efficienza energetica
non è altro che l'affermazione del
principio di un uso razionale dell'energia.
Perché risparmiare energia?
Per due buoni motivi:
1. Per ridurre i fattori di pressione
sull'ambiente. Il risparmio energetico
rappresenta senza dubbio il mezzo più
rapido, efficace ed efficiente in termini
di costi per ridurre le emissioni di gas
a effetto serra e per migliorare la qualità
dell'aria.
2. Per ragioni propriamente economiche.
Anche senza considerare i forti aumenti
e l'instabilità del prezzo del petrolio,
che hanno indotto a rivedere al ribasso
le prospettive di crescita economica in
Europa, esistono ottimi motivi, non solo
di protezione ambientale, per un forte impulso
alla promozione dell'efficienza energetica.
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Secondo
numerosi studi l'Unione Europea potrebbe
risparmiare almeno il 20 % rispetto al
suo consumo attuale d'energia, per un
importo pari a 60 miliardi di euro all'anno,
equivalente al consumo energetico di Germania
e Finlandia messe assieme. Inoltre una
politica attiva in materia di efficienza
energetica potrebbe contribuire in modo
significativo a migliorare la competitività
e l'occupazione nell'UE.
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Sulla
base delle tendenze attuali, entro il
2030 l'UE dipenderà per il 90 %
dalle importazioni per coprire il suo
fabbisogno di petrolio e per l'80 % per
quello di gas naturale. È impossibile
prevedere il prezzo del petrolio e del
gas naturale nel 2020, in particolare
se la domanda dei paesi in via di sviluppo
continuerà ad aumentare al ritmo
attuale. Come indicato nella riunione
ministeriale dell'Agenzia internazionale
dell'energia (AIE) del 2 maggio 2005,
l'efficienza energetica è uno degli
strumenti fondamentali per far fronte
a questa sfida.
Occorre un forte impegno per la valorizzazione
delle soluzioni ecocompatibili.
Incentivi, campagne di informazione, legislazione
e regimi fiscali ad hoc, certificazione energetica
degli edifici, sono solo alcuni degli strumenti
a disposizione.
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