Consumo
interno lordo per fonte di energia. Italia
2004

Fonte:
elaborazioni dai dati Ministero Attività
Produttive
Tuttavia
le riserve di carbone, petrolio e gas
naturale si stanno consumando con velocità
crescente. Negli ultimi 25 anni, il
consumo di carbone è raddoppiato,
quello di petrolio è quasi decuplicato
(cresciuto cioè di 10 volte)
e quello di gas naturale è cresciuto
di 14 volte.
Per centinaia di anni questi combustibili
naturali sono stati estratti dalla Terra.
I risultati di recenti indagini geologiche
affermano che abbiamo petrolio per altri
30 anni, gas naturale per altri 50 anni
e carbone per 200 anni se nel mondo si
manterrà l'attuale tasso di sviluppo.
Gran parte dell'inquinamento atmosferico
è causata dall'uso dei combustibili
fossili (carbone e petrolio) e dei loro
derivati. L'80% delle emissioni di
anidride carbonica proviene dalla
combustione del petrolio, del metano
e del carbone.
Più del 90% degli ossidi di zolfo,
quasi il 40% degli ossidi di azoto e circa
il 40% delle polveri immesse nell'atmosfera
sul territorio italiano vengono rilasciate
da impianti di combustione alimentati
con combustibili fossili (centrali elettriche,
caldaie industriali e impianti di riscaldamento).
Responsabili
di una buona parte dell'inquinamento atmosferico
sono anche i fumi e i vapori liberati
dalle acciaierie, dagli impianti metallurgici,
dalle fonderie (soprattutto quelle in
cui vengono lavorati zinco, piombo e rame),
dagli inceneritori di rifiuti, dalle raffinerie
di petrolio, dai cementifici, ecc.
Di pari passo con il crescente uso di
combustibili fossili, a partire dalla
fine degli anni '40, è aumentata
nell'atmosfera anche la concentrazione
di anidride carbonica. Come il vetro che
costituisce le pareti di una serra, l'anidride
carbonica consente all'energia solare
di attraversare l'atmosfera, ma trattiene
le radiazioni infrarosse riflesse dalla
Terra. Di conseguenza anche il fenomeno
noto come effetto serra si è intensificato.
Già ora si assiste a un cambiamento
del clima, che produce un'alterazione
degli equilibri dell'ecosistema ed effetti
tragici per la vita di milioni di persone.
In un futuro non lontano questi cambiamenti
potrebbero portare a un riscaldamento
globale, tale da provocare il parziale
scioglimento delle calotte glaciali dei
poli, con effetti incalcolabili sull'equilibrio
ecologico del pianeta.