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> ALLARME ACQUA: DIAMO I NUMERI
I
numeri dell'acqua ALLARME ACQUA:
ecco i numeri -
L'acqua è una preoccupazione relativa, almeno per ora, nei Paesi ricchi.
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Le
Nazioni Unite parlano della crisi dell'acqua come del problema più serio
tra quelli ambientali con cui è alle prese il nostro Pianeta. -
Il
fabbisogno minimo biologico pro-capite per la sopravvivenza umana è di
5 litri d'acqua nelle 24 ore. Senza cibo si può vivere un mese. Senz'acqua
non si supera una settimana. -
Per
poter parlare di condizioni accettabili di vita occorrono non meno di 50 litri
d'acqua al giorno per ogni essere umano. In realtà, per miliardi di persone
disporre di 50 litri d'acqua ogni giorno è pura utopia, al punto che le
Nazioni Unite hanno fissato in 40 litri il diritto minimo all'acqua come obiettivo
di mobilitazione della Giornata Mondiale del 22 marzo di ogni anno. L'OMS,
l'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma, però, che al di
sotto della soglia di 50 litri d'acqua al giorno si può già parlare
di sofferenza per mancanza di acqua e che il 40% della razza umana vive in condizioni
igieniche impossibili soprattutto per carenza di acqua. Un abitante su due della
Terra, tre miliardi di persone, abita in case che non hanno sistema fognario.
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Oltre
1 miliardo di persone beve acqua "non sicura" -
3,4 milioni di persone
ogni anno (5 mila bambini al giorno) muoiono a causa di malattie trasmesse dall'acqua.
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La
mappa mondiale della disponibilità di acqua e la carta dei prelievi idrici
mostrano che i Paesi del Medio Oriente sono quelli più a rischio. Per alcuni
Stati africani il problema non è la poca acqua, ma l'inesistenza di mezzi
finanziari per distribuirla alla popolazione. -
Il consumo d'acqua
nel mondo negli ultimi anni è aumentato di sei volte, ad un ritmo più
del doppio del tasso di crescita della popolazione - Lo dichiarano Agenzie internazionali
che si occupano di ambiente quali tra le altre WRI (World Resource Institute),
WCU (World Coservation Union), PAI (Population Action International); -
"La
Carenza d'acqua è una delle minacce ambientali più serie. Stiamo
usando più acqua di quanto la Terra può darci." (Jonhatan Lash
- WRI) -
Si
calcola che la Terra abbia 1.400 milioni di chilometri cubi di acqua. -
Il
71% della superficie terrestre è coperta di acqua. Il 97,5% è salata.
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Attualmente
un abitante della terra su cinque non ha acqua potabile a sufficienza: 1,2 miliardi
di persone. -
In
29 Paesi il 65% della popolazione è al di sotto del fabbisogno idrico vitale.
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Nel
mondo si passa da una disponibilità media di 425 litri al giorno di un
abitante degli Stati Uniti ai 10 litri al giorno di un abitante del Madagascar,
da 237 in Italia a 150 in Francia. -
Le
stime medie indicano un consumo di 350 litri d'acqua al giorno per una famiglia
canadese, di 165 per una europea e di 20 litri per una famiglia africana. -
Il
bilancio delle risorse idriche non è tuttavia attendibile (Accademia dei
Lincei 2001), è fatto di rilevazioni estemporanee e rischiose. Tuttavia,
un dato è certo: l'acqua di cui si dispone è poca in confronto alle
molte persone in più che hanno sete. Anche e soprattutto la sete spinge
all'esodo biblico di popolazioni intere e porta a conflitti e guerre in territori
inariditi quali quelli compresi nel triangolo mediorientale Turchia, Israele,
Iraq. -
I
rappresentanti di 140 Paesi, riuniti in Congresso ad Amman (novembre 2000). segnalano
che solo l'1% di tutta l'acqua presente nel Pianeta è utilizzabile per
le attività umane. -
Di
questo 1%, il 93% viene impiegato per usi agricoli. -
Primo responsabile
della carenza idrica nel mondo, oltre i mutamenti climatici (effetto serra e desertificazione),
è il degrado della qualità delle acque. -
In tutto il Bacino
del Mediterraneo nell'ultimo secolo si è verificata una diminuzione delle
precipitazioni estive pari a circa il 20%, accompagnata da un aumento delle temperature
di 1,5 gradi C. Gli scienziati ci dicono che il clima è di per sé
una variabile in continua evoluzione e che l'anomalia climatica che stiamo vivendo
consiste nel fatto che, diversamente dal passato, all'aumento della temperatura
non corrisponde un incremento delle precipitazioni. -
E queste si concentrano
in periodi di pioggia brevi ed intensi, provocando piene fluviali e inondazioni
improvvise ed eccezionali. -
L'acqua
vive e si manifesta nei due estremi del paradosso climatico attuale, rappresentati
da siccità e inondazioni, accentuati dal surriscaldamento del Pianeta.
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Penuria e improvvise e torrenziali abbondanze costituiscono una seria minaccia
da fronteggiare per uomini e cose, per l'ambiente e la natura, per l'economia
e le produzioni agricole -
La
cattiva gestione delle acque di scarto, d'altro verso, contaminate con sostanze
chimiche e da altre scorie, sta inquinando in tutti i Paesi del mondo le riserve
idriche che pur essendo rinnovabili rimangono sempre costanti. -
La
riserva idrica è impoverita dallo sfruttamento delle falde acquifere e
dalla incapacità delle stesse di rigenerarsi. -
Altro fattore di
riduzione della disponibilità d'acqua è costituito dalle opere artificiali
di sbarramento e deviazione del 60% dei maggiori fiumi del Pianeta. -
Viene
alterato l'ecosistema fluviale, impedito il deflusso regolare delle acque e dei
sedimenti con effetti devastanti sugli equilibri del sistema idrogeologico e del
ciclo naturale dell'acqua. -
Le dighe restano una delle principali cause di danno ambientale. -
In
Occidente si ha un rallentamento nella costruzione degli sbarramenti fluviali.
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Non
così in Asia, in Africa, in Cina, in Medio Oriente dove sono in atto opere
imponenti. -
D'altro
lato vanno prendendo corpo in territori critici di molti Paesi, per iniziativa
delle Nazioni Unite, di Organismi internazionali e di network ambientali, progetti
e programmi per milioni di dollari per migliorare le riserve di acqua dolce di
diverse comunità. -
Questi
progetti hanno lo scopo di dimostrare l'utilità della difesa e della gestione
degli ecosistemi in maniera da renderli capaci di rinnovare le riserve acquifere
e di far vedere, in generale, che sviluppo e protezione della natura possono andare
perfettamente d'accordo. Tuttavia, è stato stimato in 900 miliardi di dollari
in 10 anni il fabbisogno finanziario relativo al costo per consentire l'accesso
all'acqua potabile entro il 2020 a tutti i Paesi poveri. |
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