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SPECIALE ACQUA

ACQUA > SPECIALE ACQUA > L'ACQUA DA JOHANNESBURG A KYOTO > IL PIANO D'ATTUAZIONE PER L'ACQUA DI JOHANNESBURG
Indice dei contenuti
L'acqua da Johannesburg a Kyoto
 
L'agenda di Kyoto
Le premesse di Kyoto
Il Documento preparatorio al World Water Forum (PDF)
Il documento preparatorio di Johannesburg
Il piano d'attuazione per l'acqua di Johannesburg
L'Europa per l'acqua (PDF)
Le conclusioni dell'Unione Europea a Johannesburg
  
La desertificazione
I numeri dell'acqua
Gli accordi per l'acqua
Acqua per la pace
A scuola di acqua
I links dell'acqua
La politica dell'acqua
Le notizie dell'acqua
La scienza per l'acqua
Hanno detto dell'acqua
La cultura dell'acqua
Le dighe e l'acqua
  

L'acqua da Johannesburg a Kyoto

Il piano d'attuazione per l'acqua di Johannesburg


IV PROTEGGERE ED AMMINISTRARE LE RISORSE BASE DELLO SVILUPPO ECONOMICO E SOCIALE

23. Le attività umane stanno avendo un impatto crescente sull'integrità degli ecosistemi che forniscono le risorse e i servizi essenziali per il benessere dell'umanità e le attività economiche. Amministrare le risorse naturali principali in modo sostenibile ed integrato è essenziale per lo sviluppo sostenibile. Al riguardo, per invertire il prima possibile il trend corrente del deterioramento delle risorse naturali, è necessario realizzare strategie che includano obiettivi adottati a livello nazionale, e dove è il caso, a livello regionale per proteggere gli ecosistemi e per realizzare una amministrazione integrata delle terra, dell'acqua e delle risorse naturali, con il consolidamento delle capacità regionali, nazionali e locali.

Questo include azioni a tutti i livelli per:

24. Avviare un programma di azioni, con aiuti finanziari e tecnici, per realizzare l'obbiettivo di sviluppo del Millennio sull'acqua potabile. A questo riguardo, abbiamo deciso di dimezzare, entro l'anno 2015, la proporzione di persone che non possono avere o permettersi acqua potabile come stabilito nella Dichiarazione del Millennio e di dimezzare la quantità di persone senza accesso al livello basi di sanità, questo include azioni a tutti i livelli per:

a) mobilitare a tutti i livelli risorse finanziarie internazionali e locali, trasferire tecnologia, promuovere migliori esperienze e assistere lo sviluppo di capacità per la costruzione di infrastrutture idriche e per il trattamento sanitario e per lo sviluppo dei servizi, garantendo che tali infrastrutture e servizi vadano incontro ai bisogni dei poveri e promuovano un approccio di genere (utili a tutti);

b) facilitare l'accesso all'informazione pubblica e la partecipazione, includendo le donne, a tutti i livelli in supporto alla politica e alle decisioni che riguardano la gestione delle risorse idriche e al potenziamento di progetti;

c) promuovere azioni prioritarie dei governi, con il supporto di tutti gli stakeholders, nell'amministrazione per la gestione delle acque e nella sviluppo di capacità a livello nazionale e, dove opportuno, a livello regionale, e promuovere e provvedere nuove e maggiori risorse finanziarie e tecnologie innovative per realizzare il capitolo 18 dell'Agenda 21;

d) intensificare la prevenzione all'inquinamento dell'acqua per ridurre rischi alla salute e proteggere ecosistemi introducendo tecnologie per il possibile trattamento sanitario , industriale e domestico delle acque di scolo, mitigando l'effetto della contaminazione delle acque sotterranee, e stabilendo, a livello nazionale, sistemi di monitoraggio e effettive strutture legislative;

e) adottare misure di prevenzione e di protezione per promuovere un uso sostenibile dell'acqua e per affrontare le scarsità d'acqua.



25. Sviluppare la gestione di risorse d'acqua integrate e di piani d'efficienza sull'acqua per il 2005, con il supporto ai paesi in via di sviluppo, attraverso azioni a tutti i livelli per:

a) sviluppare e implementare strategie nazionali e regionali, piani e programmi riguardanti l'integrazione di bacini dei fiumi, cascate, sorgenti sotterranee ed introdurre misure atte a migliorare l'efficienza delle infrastrutture idriche allo scopo di ridurre le perdite ed aumentare il riciclaggio dell'acqua;

b) Adoperare tutta la gamma di strumenti politici, tra cui la normativa, il monitoraggio, il volontariato, e di strumenti di mercato e informazione, controllo dell'uso della terra ed il recupero dei costi per i servizi idrici, senza che l'obiettivo di tale recupero divenga un ostacolo all'accesso all'acqua potabile da parte dei poveri e adottando un approccio integrato dei bacini idrici;

c) Migliorare l'uso efficiente delle risorse d'acqua e promuovere la loro collocazione in modo da dare priorità alla soddisfazione dei bisogni umani primari e di bilanciare la richiesta di preservare e ripristinare gli ecosistemi e le loro funzioni, in particolare in ambienti fragili, con i bisogni umani domestici, industriali ed agricoli, inclusa la salvaguardia della qualità dell'acqua potabile;

d) Sviluppare programmi per mitigare gli effetti degli eventi straordinari riguardanti l'acqua;

e) Supportare la diffusione di tecnologie e di formazione per risorse d'acqua non convenzionali e tecnologie di conservazione, per paesi in via di sviluppo e regioni che si trovano in condizioni di scarsità d'acqua o soggetti a siccità e desertificazione attraverso un supporto tecnico e finanziario ed una attività di formazione;

f) Supportare, dove è opportuno, lavori e programmi per una efficienza energetica, sostenibile ed efficiente desalinazione dell'acqua marina, il riciclaggio dell'acqua e la raccolta d'acqua della nebbia costiera nei paesi in via di sviluppo, attraverso diverse misure di assistenza tecnologiche, tecniche e finanziarie e altre modalità;

g) Facilitare la realizzazione di partnership pubblico-privato ed altre forme di partnership che diano priorità ai bisogni dei poveri, con programmi regolatori nazionali stabili e trasparenti realizzati dai Governi, che rispettino le condizioni locali, includano tutti gli stakeholders interessati, e che controllino le attività e l'incremento delle responsabilità delle pubbliche istituzioni e delle compagnie private.


26. Aiutare paesi in via di sviluppo e paesi con economie in transizione nei loro sforzi di monitoraggio e stima della quantità e qualità delle risorse d'acqua, anche attraverso l'istituzione e/o l'ulteriore sviluppo di reti di monitoraggio nazionali e di data-base delle risorse idriche e lo sviluppo di strumenti indicatori di rilievo a livello nazionale.

27. Migliorare l'amministrazione delle risorse d'acqua e la conoscenza scientifica del ciclo dell'acqua attraverso la cooperazione congiuntamente nell'osservazione e nella ricerca, e per questo proposito incoraggiare e promuovere lo scambio di conoscenze e migliorare la formazione e il trasferimento di tecnologia, come concordato congiuntamente, includendo il telerilevamento e le tecnologie satellitari, particolarmente nei paesi in via di sviluppo e nei paesi con economie in transizione.

28. Promuovere un reale coordinamento tra i vari organi internazionali ed intergovernativi ed i processi che si riferiscono ai problemi relativi all'acqua sia con il sistema delle Nazioni Unite e sia tra le istituzione delle Nazioni Unite e quelle finanziarie internazionali, ricevendo i contributi di altre istituzioni internazionali e della società civile, con il fine di informare i responsabili delle decisioni intergovernative; una più stretta collaborazione dovrebbe inoltre essere promossa al fine di elaborare e supportare proposte ed intraprendere attività correlate al 2003, Anno Internazionale dell'Acqua, ed anni successivi.

 
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