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SPECIALE ACQUA
ACQUA > SPECIALE ACQUA > GLI ACCORDI PER L'ACQUA

Indice dei contenuti
L'acqua da Johannesburg a Kyoto
La desertificazione
I numeri dell'acqua
Gli accordi per l'acqua
 
Le iniziative internazionali e nazionali
Acqua per la pace
A scuola di acqua
I links dell'acqua
La politica dell'acqua
Le notizie dell'acqua
La scienza per l'acqua
Hanno detto dell'acqua
La cultura dell'acqua
Le dighe e l'acqua
   

Gli accordi per l'acqua

Conferenza Internazionale delle Nazioni Unite su Acqua e ambiente (ICWE):

500 partecipanti in rappresentanza di 114 ONG, 14 organizzazioni intergovernative e 28 organi e istituzioni ONU.


DICHIARAZIONE DI DUBLINO



L'ACQUA NELLA PROSPETTIVA DI UNO
SVILUPPO SOSTENIBILE


La scarsità ed il cattivo utilizzo dell'acqua dolce minacciano seriamente e in modo crescente la possibilità di uno sviluppo sostenibile e della protezione dell'ambiente. La salute ed il benessere dell'uomo, la sicurezza alimentare, lo sviluppo industriale e gli ecosistemi dai quali dipendiamo, sono fortemente a rischio, a meno che le risorse idriche e del territorio non vengano, da questo decennio in poi, gestite in modo più efficace. [...]
Gli esperti definiscono critico il quadro mondiale attuale delle risorse idriche [...]. I problemi emersi non sono di carattere teorico e non affliggeranno il Pianeta in un futuro lontano: sono attuali ed affliggono già l'umanità. La sopravvivenza futura di molti milioni di persone richiede un'azione immediata ed efficace.
I partecipanti alla Conferenza richiedono che l'approccio fondamentale alla valutazione, sviluppo e gestione delle risorse idriche avvenga attraverso l'impegno ed il coinvolgimento politico istituzionale di tutti, dalle più alte cariche governative alle più piccole comunità.
Questo impegno deve essere sostenuto da investimenti considerevoli e immediati, campagne pubbliche di sensibilizzazione, modifiche istituzionali e legislative, sviluppo tecnologico e programmi di potenziamento. Ciò necessità del pieno riconoscimento dell'interdipendenza di tutti i popoli e della loro presenza nel mondo naturale.
Inviando questa Dichiarazione ai leader mondiali che si riuniranno a Rio de Janeiro nel giugno 1992 per la Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo (UNCED), i partecipanti alla Conferenza di Dublino invitano tutti i Governi a studiare attentamente specifiche attività e strumenti di attuazione così come raccomandato nella relazione di questa stessa Conferenza e di tradurli in immediati programmi d'azione concernenti l'acqua e lo sviluppo sostenibile.

Principi Fondamentali
È necessaria un'azione concertata affinché si invertano le attuali tendenze di consumo eccessivo, inquinamento e aumento di siccità ed inondazioni. La relazione finale di questa Conferenza raccomanda l'intervento locale, nazionale e internazionale indicando quattro principi-base.

Principio No. 1:
L'acqua dolce è una risorsa limitata e fragile, indispensabile per la vita, lo sviluppo e l'ambiente.
Poiché l'acqua è indispensabile alla vita, un'efficace gestione delle risorse idriche esige un approccio globale che concili lo sviluppo socio-economico con la protezione degli ecosistemi naturali. La gestione efficace coordinerà l'utilizzo del suolo e dell'acqua nella totalità di un bacino idrico o di una falda acquifera.

Principio No. 2:
La gestione e valorizzazione delle risorse idriche devono essere basate sul coinvolgimento partecipativo degli utenti, pianificatori e responsabili politici a tutti i livelli.
L'approccio partecipativo comporta una crescente consapevolizzazione dei politici e della popolazione riguardo l'acqua. Ciò significa che le decisioni andranno prese il più possibile con il coinvolgimento e la piena consultazione degli utenti sia per quanto riguarda la pianificazione che l'attuazione dei progetti idrici.

Principio No. 3:
Le donne svolgono un ruolo fondamentale nell'approvvigionamento, gestione e conservazione dell'acqua.
Questo ruolo cardine delle donne come approvvigionatrici e utenti nonché custodi dell'ambiente si riflette raramente nei programmi istituzionali per lo sviluppo e la gestione delle risorse idriche. L'adozione e l'applicazione di questo principio richiede politiche e interventi indirizzati specificatamente ai bisogni specifici delle donne conferendo loro mezzi e potere decisionale a tutti i livelli nei programmi riguardanti le risorse idriche, includendone la definizione e l'attuazione secondo modalità da esse stesse definite.

Principio No. 4:
L'acqua ha un valore economico in tutti i suoi utilizzi e dovrà essere riconosciuta come bene economico.
In virtù di questo principio, è di vitale importanza riconoscere prima di tutto il diritto fondamentale di tutti gli esseri umani all'accesso ad acqua salubre e igiene ambientale ad un prezzo abbordabile.
Nel passato, il mancato riconoscimento del valore economico dell'acqua ha comportato sprechi e utilizzi che hanno danneggiato l'ambiente. Gestire l'acqua come un bene economico rappresenta una via al raggiungimento di un suo uso equo e redditizio e all'incoraggiamento della conservazione e protezione delle risorse idriche.

 
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