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Diritti umani |
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La Situazione dell'abbandono
dei bambini in Romania: questa sfida può
essere vinta
Ancora bambini abbandonati negli ospedali romeni:
modello invariato per 30 anni, dice l'UNICEF
Bucarest/Ginevra, 20 gennaio - Mentre entra
in vigore la nuova legislazione sui diritti
dei minori, un rapporto scopre che i piccoli
hanno la probabilità di essere abbandonati
negli ospedali per la maternità e pediatrici
proprio come lo erano tre decenni or sono.
Secondo un'indagine condotta con il sostegno
del Ministero della Salute e dell'UNICEF, nel
2004 negli ospedali per la maternità
oltre 4.000 bambini appena nati sono stati abbandonati
immediatamente dopo il parto, ovvero l'1,8%
dei neonati. Il Rapporto sulla situazione dei
bambini abbandonati in Romania rivela che molte
delle madri che abbandonano le loro creature
sono molto povere, scarsamente istruite e che
versano in condizioni di estrema miseria. La
percentuale dei bambini abbandonati che sono
nati sotto peso (34%) è quattro volte
superiore alla norma per la Romania (8,5%).
(
)
Il Rapporto sulla situazione dei bambini abbandonati
in Romania deriva da un impegno da parte dell'UNICEF,
del Governo e delle ONG di individuare il problema,
scoprirne le cause che lo originano e suggerire
soluzioni per ridurre drasticamente il fenomeno
e le sue conseguenze. I risultati confermano
che questa sfida non è insuperabile e,
sebbene complessa, può essere vinta.
http://www.unicef.org/media/media_24892.html
L'ILO cerca una strategia
di lavoro congiunta per la ricostruzione dallo
tsunami
E' stato stimato che 1 milione di persone non
hanno di che sostenersi
Ginevra, 19 gennaio - L'Organizzazione Internazionale
del Lavoro(OIL) oggi ha posto urgenza sul fatto
che la creazione di strategie di "impiego
intensivo" sia integrata nella risposta
umanitaria e di ricostruzione al terremoto e
al disastro dello tsunami in Asia che ha distrutto
i sostentamenti di un milione di persone soltanto
in Indonesia e Sri Lanka. In un documento sulla
strategia pubblicato dall' Ufficio regionale
dell'OIL a Bangkok e che verrà presentato
ai donatori ad una Conferenza dell'ONU di cinque
giorni sulla riduzione del disastro, che si
apre a Kobe, Giappone martedì, l'OIL
ha affermato che la risposta alla tragedia dello
tsunami richiede un " un recupero dell'impiego
intensivo, ponendo particolare attenzione alle
necessità dei gruppi più vulnerabili
e al ristabilimento dei meccanismi di protezione
sociale". (
)
http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2005/3.htm
L'UNFPA accoglie l'enfasi
che il Progetto del Millennio dà al ruolo
delle pari opportunità e della salute
in ambito riproduttivo nella riduzione della
povertà
Gli esperti dello sviluppo sostengono i programmi
che promuovono i diritti e la sanità
in ambito riproduttivo definendoli "critici
per il successo mondiale nella crescita economica
e nella riduzione della povertà"
Nazioni Unite, New York, 17 gennaio - Thoraya
Ahmed Obaid, Direttore Esecutivo dell'UNFPA,
il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite,
ha accolto con favore le raccomandazioni espresse
nel documento del Progetto del Millennio dell'ONU
ed ha richiesto a tutte le entità coinvolte
nello sviluppo di attuare velocemente tali raccomandazioni
per salvare vite, ridurre la povertà
e promuovere lo sviluppo nei Paesi poveri. Il
Progetto del Millennio è un gruppo indipendente
di esperti dello sviluppo presieduto dal professor
Jeffrey Sachs della Columbia University di New
York. (
) Il documento sottolinea che tra
le priorità per lo sviluppo, dall'Africa
all'Asia passando per il Medio Oriente, dovrebbero
essere inseriti gli sforzi per raggiungere la
parità dei sessi. Gli esperti aggiungono
anche che alcuni paesi "devono porre particolare
attenzione alla situazione delle bambine e delle
donne, che tendono a dover fronteggiare gravi
barriere e pregiudizi di tipo legale, sociale
e politico".
Il documento, intitolato "Investire nello
Sviluppo: un piano pratico per raggiungere gli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio", è
stato sottoposto oggi al Segretario Generale
delle Nazioni Unite Kofi Annan e comprende raccomandazioni
pratiche ed azioni di rapida applicazione ("Quick
Win") per salvare e migliorare milioni
di vite, promuovere la crescita economica e
rendere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
non più ambizioni ma azioni concretamente
raggiungibili. (
)
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=548
Dopo gli accordi di pace
sudanesi, i bambini dovrebbero essere in prima
linea
L'UNICEF esorta tutte le parti a fare dei bambini
la prorità dell' agenda nella nuova era
di cooperazione in Sudan
Khartoum/ Nairobi / Amman / New York, 9 gennaio
- In seguito alla storica firma di un Accordo
di Pace totale tra il governo del Sudan e il
Movimento/Esercito di Liberazione del Popolo
Sudanese (SPLM/A) oggi a Nairobi, il Direttore
Esecutivo dell'UNICEF Carol Bellamy ha esortato
a fare dei bambini la priorità assoluta
col riprendere dei programmi di sviluppo dopo
più di due decenni di guerra.
Pur congratulandosi con le parti implicate nel
raggiungimento dell'Accordo di pace, Bellamy
ha notato che spesso i bambini vengono dimenticati
quando gli enti e i governi si lanciano in giganteschi
piani di recupero. (...) Delle attività
massiccie di recupero dovrebbero iniziare in
questo grande paese nel 2005. Il progresso dipenderà
da molti fattori. Il primo è il mantenimento
della fragile pace tra il governo e il SPLM/A.
Un altro è affrontare il conflitto in
corso nella regione occidentale del Darfur.
Anche i finanziamenti sono un problema. Parlando
al suo rientro da una visita di cinque giorni
nelle zone dell'Asia colpite dallo tsunami,
Bellamy ha osservato che il Sudan non deve essere
dimenticato. Il fabbisogno finanziario totale
definito dalle Nazioni Unite e da altri partner
per il 2005 ammonta a 1,48 miliardi di dollari.
Questo importo è necessario per aiutare
più di due milioni di persone sfollate,
tra rifugiati interni e profughi, a ritornare
nelle loro case del sud, e per aiutare altri
due milioni di persone colpite dalla guerra
. Un sostegno a tutte le zone colpite dalla
guerra sarà critico per assicurare una
pace duratura. Sull'importo totale, le Nazioni
Unite chiedono quasi 289 milioni di dollari
per programmi riguardanti l'acqua e i servizi
sanitari, la sanità, nutrizione, protezione,
istruzione e perizie legali.
http://www.unicef.org/media/media_24790.html
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Economia e sviluppo |
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Agenzie ONU richiedono
azioni immediate per conseguire gli Obiettivi
del Millennio
Roma, 18 gennaio - Tre agenzie che hanno base
a Roma chiedono azioni immediate da parte dei
paesi sviluppati e in via di sviluppo per assicurare
che vengano raggiunti gli obiettivi del Summit
Millennium 2000. (
) La dichiarazione congiunta
di Jacques Diouf, Direttore Generale dell'Organizzazione
per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO), James
Morris, Direttore Esecutivo del Programma Mondiale
per l'Alimentazione (WFP) e Lennart Bage, Presidente
del Fondo Internazionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura
(IFAD), è stata emessa alla presentazione,
a Roma, del Rapporto sul Progetto del Millennio.
Il Rapporto abbraccia tutti gli otto Obiettivi
di Sviluppo del Millennio, il primo dei quali
comprende un impegno a ridurre, entro il 2015,
della metà la proporzione delle persone
che vivono in estrema povertà e sono
ridotte alla fame. Questo obiettivo è
in linea con il traguardo dichiarato nel Summit
mondiale per l'alimentazione di Roma nel 1995.
(
)
I capi delle agenzie hanno riscontrato che i
tre quarti di coloro che vivono in estrema povertà,
circa 900 milioni di persone, abitano in zone
rurali e per il loro sostentamento dipendono
dall'agricoltura e dalle attività connesse.
(
) I contadini nei paesi poveri in via
di sviluppo hanno anche incontrato difficoltà
ad essere competitivi nella vendita dei loro
prodotti quando i mercati sono stati inondati
di prodotti a basso prezzo da parte di produttori
sovvenzionati in paesi più ricchi.(
)
La dichiarazione ha fatto rilevare che soltanto
una piccola frazione dell'Assistenza Ufficiale
allo Sviluppo va al sostegno diretto di cibo
e alimenti, una quantità insufficiente
per i programmati interventi necessari nelle
aree rurali, che possono salvare vite e fornire
fonti di reddito. (
)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/89043/index.html
La Commissione europea
elogia il progetto ONU del Millennio
Lancio del progetto a Bruxelles con Michel,
Sachs, Malloch Brown
Bruxelles, 18 gennaio - Al lancio europeo del
Progetto ONU per il Millennio Investire nello
sviluppo: di un progetto pratico per raggiungere
gli obiettivi di sviluppo del Millennio, Louis
Michel, Commissario UE per lo Sviluppo e l'aiuto
umanitario, ha elogiato il rapporto e affermato
che il progetto l'ha fatto sentire "ottimista"
per la prima volta da anni circa l'azione globale
contro la povertà estrema. Michel ha
lanciato oggi il rapporto insieme all'amministratore
UNDP Mark Malloch Brown e a Jeffrey D. Sachs,
Direttore del Progetto ONU per il Millennio.
Il rapporto è stato presentato ufficialmente
lo scorso lunedì a New York al Segretario
Generale ONU Kofi Annan, che lo ha accolto come
"un importante risultato intellettuale
- un lavoro impellente che contribuisce largamente
alla nostra comprensione del processo di sviluppo,
sia nel senso di opportunità che di ostacoli."
(
) Michel ha detto che la Commissione
Europea dovrebbe far uso del rapporto per guidare
i paesi donatori verso l'obiettivo di destinare
lo 0.7 per cento del loro reddito nazionale
all'assistenza allo sviluppo.
Il rapporto dettagliatissimo del Progetto per
il Millennio - risultato del lavoro di 265 esperti
di sviluppo, complessivamente circa 2,700 pagine
in 13 volumi - è stato anche elogiato
da Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale
come importante contributo al raggiungimento
degli obiettivi di sviluppo del Millennio. Il
rapporto richiede un rafforzamento delle agenzie
ONU, fondamento per una migliore programmazione
per il sostegno agli obiettivi. Nelle sue osservazioni
Mark Malloch Brown ha oggi sottolineato come
la partnership strategica tra UNDP e Commissione
Europea formata nel giugno 2004 aiuterà
entrambe le istituzioni a lavorare molto più
efficacemente nel decennio 2005 - 2015, anno
di scadenza per la realizzazione degli obiettivi.
(
)
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/january/pr18jan05.html
Porto Alegre: ad un mese
dallo tsunami il lancio internazionale della
campagna sugli Obiettivi del Millennio
Porto Alegre, 26 gennaio - In occasione del
quinto Forum Sociale Mondiale, 15 fra le maggiori
realtà cattoliche provenienti da Europa
e Nord America, tutte aderenti al network CIDSE,
sono presenti a Porto Alegre per chiedere ai
Governi di raddoppiare il volume dell'aiuto
pubblico allo sviluppo, cancellare il debito
dei paesi in via di sviluppo e promuovere riforme
per un commercio più equo, a beneficio
dei paesi svantaggiati.
La Campagna sugli Obiettivi del Millennio, che
si colloca nella significativa mobilitazione
mondiale lanciata per il 2005 dalla società
civile internazionale, la "Global Call
for Action Against Poverty", è promossa
in Italia da Volontari nel mondo - Focsiv, insieme
a Caritas Italiana e alle principali associazioni
del mondo cattolico. Strumento principale di
sensibilizzazione sarà una cartolina
postale che, in vista del prossimo G8, i cittadini
di tutto il mondo sono chiamati ad inviare al
premier britannico Blair, rappresentante del
paese che ospita il G8, ed ai propri rispettivi
Governi per ricordare loro l'impegno assunto
cinque anni fa per il raggiungimento degli otto
Obiettivi del Millennio, primo fra tutti dimezzare
povertà e fame entro il 2015.
Chi volesse partecipare attivamente o richiedere
le cartoline postali della campagna mondiale
contro la povertà può contattare
la FOCSIV ai seguenti numeri: 06 6877867/6832061/6877796.
La campagna è promossa da Volontari nel
mondo - Focsiv e Caritas Italiana, in collaborazione
con ACLI, Associazione Comunità Papa
Giovanni XXIII, Azione Cattolica Italiana, Cisl,
CVX, FUCI, MASCI, MCL, Movimento Giovanile Salesiano.
Per informazioni: Ufficio stampa FOCSIV - Sabina
Zaccaro tel 06.6877867 cell 347.9055169
Il Forum Economico Mondiale.
Davos, 26-30 Gennaio
Ginevra, 19 gennaio - Il Forum Economico Mondiale
oggi ha divulgato i dettagli sul suo Incontro
Annuale a Davos, inclusi i partecipanti principali,
i temi e gli obbiettivi. L'incontro, che avrà
luogo dal 26 al 30 gennaio, avrà come
tema "Assumersi la responsabilità
di scelte difficili". (
) Durante
i cinque giorni di incontro, più di 2.250
partecipanti da 96 paesi si icontreranno a Davos,
inclusi più di 20 capi di stato o di
governo, 70 ministri, 26 leader religiosi, 15
leader sindacali e più di 50 capi di
organizzazioni non governative. Circa il 50%
dei partecipanti sono leader del mondo degli
affari e membri del Forum - che comprende 1000
delle principali società da tutto il
mondo e da tutti i settori economici.
La sessione di apertura del meeting annuale
2005, la Global Town Hall, costituirà
la maggiore innovazione, ossia una sessione
plenaria interattiva concepita per mettere insieme
diverse persone, voci e punti di vista intorno
al tema della riunione annuale. L'obiettivo
per i partecipanti è quello di concentrarsi
sulle dure sfide da affrontare ed elencare in
ordine di priorità le sei questioni che
dovranno essere in cima all'agenda globale del
2005. (
)
http://www.weforum.org/
Piano d'azione pratico
per combattere la povertà reso noto alle
NU quest'oggi
Il Progetto Millennium delle Nazioni Unite "Investing
in Development" presentato al Segretario
Generale Annan, salutato dagli esperti come
un progetto efficace per raggiungere gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio entro il 2005
Nazioni Unite, 17 gennaio - Nella strategia
più esauriente mai portata avanti per
combattere la povertà globale, la fame
e le malattie, un gruppo di prim'ordine di 265
dei migliori esperti dello sviluppo mondiale
ha proposto oggi un pacchetto di provvedimenti
specifici ed efficienti che insieme porterebbero
a dimezzare l'estrema povertà e a migliorare
radicalmente la vita di almeno un miliardo di
persone nei paesi poveri in via di sviluppo,
entro il 2015.
Le raccomandazioni dell' UN Millennium Project,
un organismo consultivo independente presso
il Secretario Generale delle NU, sono contenute
nella relazione Investire nello sviluppo: un
piano pratico per raggiungere gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio. La relazione è
stata presentata oggi al Segretario Generale
delle Nazioni Unite Kofi Annan. Il Segretario
Generale Annan ha detto che la lotta contro
l'estrema povertà dovrebbe essere la
priorità suprema della comunità
mondiale e del sistema delle NU nel 2005 (...).
Il Millennium Project ha studiato paesi con
alte concentrazioni di persone che vivono in
estrema povertà per determinare quanti
investimenti siano necessari per risolvere il
problema della fame, dell'istruzione, dell'uguaglianza
tra i sessi, della sanità, di acqua e
igiene, delle baraccopoli, energia e strade.
Nei paesi a basso reddito questo significherebbe
un aumento degli investimenti pro capite fino
a 70-80 dollari per il 2006, arrivando a 120-160
dollari pro capite nel 2015. Molti paesi a reddito
medio saranno largamente in grado di finanziare
tali investimenti da soli - anche se in molti
casi avranno bisogno di un'adeguata politica
del debito e di un'assistenza tecnica specializzata.
Ma per i paesi più poveri, le risorse
nazionali non saranno sufficienti. I finanziamenti
esterni dovranno colmare tale divario.
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/january/pr17jan05.html
Un programma di 35 milioni
di dollari aiuterà i piccoli coltivatori
etiopici a introdurre sul mercato i loro prodotti
nel modo migliore.
Roma, 20 gennaio - Un nuovo programma sostenuto
dall'IFAD aiuterà a ridurre gli effetti
della fluttuazione dei prezzi della merce sui
redditi dei piccoli coltivatori in Etiopia,
contribuendo con ciò a delle entrate
maggiori e alla sicurezza alimentare. I 35,1
milioni di dollari destinati al programma saranno
ampiamente finanziati da un prestito di 27,2
milioni di dollari alla Repubblica Democratica
e Federale dell'Etiopia da parte del Fondo Internazionale
per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). L'accordo del
prestito è stato firmato oggi presso
la sede centrale dell' IFAD a Roma dall' Ambasciatore
straordinario e plenipotenziario di Etiopia
in Italia Mengistu Hulluka e dal Presidente
dell' IFAD, Lennart Båge. (
)
Il Programma di miglioramento del marketing
agricolo rafforzerà la capacità
nazionale per le ricerche di mercato, la strategia,
e l'analisi e la formulazione delle procedure.
Nello specifico, consoliderà la capacità
di sviluppo e di implementazione di strategie
adatte e di linee di condotta atte a stabilizzare
i prezzi delle derrate e ad aumentare i collegamenti
tra i piccoli produttori, i commercianti agricoli,
gli artigiani e le catene del mercato. Il programma
sosterrà inoltre lo sviluppo di migliori
tecnologie post-raccolto per l'elaborazione,
l'immagazzinamento e il trasporto dei prodotti
agricoli in linea con un'economia liberalizzata
di mercato.
Con questo prestito, l'IFAD avrà fornito
fondi per 12 progetti di sviluppo in Etiopia,
per un totale di 190 milioni di dollari.
http://www.ifad.org/media/press/2005/2.htm
L'IFAD si impegna per
100 milioni di dollari iniziali per la ricostruzione
nelle comunità devastate dallo tsunami
Roma, 11 gennaio - L'IFAD si è impegnata
a mobilizzare 100 milioni di dollari in nuove
risorse per i paesi colpiti dallo tsunami. Quale
agenzia dell'ONU dedicata alla sradicamento
della povertà nelle aree rurali, l'IFAD
aiuterà le persone colpite dal disastro
nella ricostruzione delle loro comunità
e delle loro capacità di sostentamento.
L'obiettivo non è solo quello di aiutarli
a riprendersi, ma quello di aumentare la loro
capacità di far fronte a disastri naturali
futuri, permettendo loro di superare la povertà
che li rende così vulnerabili. (
)
Quando i disastri naturali colpiscono, sono
le persone più povere ad essere le più
vulnerabili e a sopportare le fatiche più
grandi e ad avere le minori capacità
di affrontarle. È a causa della povertà
che vivono in aree inclini al disastro. Vivono
in fragili ripari distrutti con facilità
dalle forze naturali. Non hanno risparmi che
li aiutino a pagare barche perdute, reti, semi
e altri mezzi di cui hanno bisogno per guadagnarsi
da vivere. Non hanno risparmi dove attingere
in caso di emergenza per cibo e ricovero. A
rendere le cose peggiori, molte comunità
rurali povere non hanno acqua da bere, cure
sanitarie o sistemi di comunicazione. Senza
un intervento rapido di emergenza seguito da
un appoggio a lungo termine per la ricostruzione,
il numero di morti e di sofferenze umane continuerebbero
ad aumentare in queste comunità. (
)
http://www.ifad.org/tsunami/
Il centro edilizio "Habitat
for humanity" fa gli straordinari per la
ricostruzione nelle zone devastate dal maremoto
Batticaloa, Sri Lanka, 21gennaio - Il centro
edilizio e di formazione di Habitat for Humanity
di Batticaloa, aperto ormai da cinque anni,
lavora con un ritmo di tre turni al giorno,
producendo 3.600 blocchi di cemento ogni 24
ore per soddisfare le richieste delle opere
di ricostruzione a seguito dello tsunami del
26 dicembre che ha devastato il bacino dell'Oceano
Indiano.
Il centro, originariamente creato dai soci di
Batticaloa per mantenere bassi i costi edilizi,
è diventato essenziale per le opere di
ricostruzione, poiché non fornisce solo
molti dei materiali più necessari per
la riedificazione, ma dà anche la possibilità
alle famiglie del progetto Habitat, che hanno
perso chi le manteneva, di lavorare al centro
per guadagnare una paga. Negli ultimi giorni
il centro ha consegnato 10.000 blocchi a proprietari
di immobili e altri 20.000 sono pronti all'uso.
Presto comincerà la produzione di pali
per steccati, travi e colonne, nonché
d'infissi per porte e finestre. Si è
deciso di costruire le varie parti necessarie
alle costruzioni in cemento così da "non
usare troppo legno", ha dichiarato Justice
Gregory, il coordinatore dei soci di Batticaloa,
aggiungendo che normalmente le compagnie fornitrici
di materiali edilizi donano i materiali grezzi.
L'operazione è un'apripista per altri
progetti di centri Habitat for Humanity da aprire
in quattro paesi per insegnare le tecniche e
fornire i materiali necessari a riparare ai
danni del terremoto e dello tsunami, che hanno
fatto più di 200.000 vittime e lasciato
altri milioni di persone senza casa. Il piano
è di costruire quattro centri sia in
Sri Lanka sia in India, due in Thailandia e
tre in Indonesia.
http://www.interaction.org/newswire/detail.php
I soccorsi per le aree
colpite dallo tsunami: la Global Unions lancia
un'iniziativa per la loro ricostruzione e chiede
un forte impegno internazionale
Bruxelles, 11gennaio- Mentre i sindacati di
tutto il mondo stanno raccogliendo milioni di
dollari da destinare agli aiuti per le vittime
dello tsunami, la CISL (Confederazione Internazionale
dei Sindacati Liberi) e i suoi soci della Global
Unions hanno oggi lanciato un'iniziativa sindacale
a livello internazionale per convogliare i fondi
in opere di ripristino e ricostruzione delle
zone colpite dal disastro. L'iniziativa concentrerà
il lavoro dove i sindacati hanno un ruolo specifico
da svolgere e dove l'esperienza sindacale è
più necessaria, cosa che include la ricostruzione
delle infrastrutture sindacali; inoltre contribuirà
ad assicurare la massima coesione dei movimenti
sindacali nelle attività di ricostruzione.
(
)
Alla riunione odierna, tenutasi a Nyon in Svizzera,
la Global Unions ha ricevuto i rapporti dai
sindacati nazionali di categoria sull'andamento
degli interventi di solidarietà nelle
aree disastrate, dal Comitato consultivo sindacale
per l'OCSE sulle discussioni riguardanti l'assistenza
allo sviluppo decise dal Comitato per l'assistenza
allo viluppo dell'OCSE, e dalla CISL per i resoconti
sulle promesse ricevute dai singoli affiliati
nazionali e sulle azioni sindacali nella regione
asio-pacifica. (
)
La CISL rappresenta 148milioni di lavoratori
con 234 organizzazioni affiliate in 152 paesi
e territori. La CISL è anche socio della
Global Unions: http://www.global-unions.org
http://www.icftu.org/displaydocument.asp?Index=991221128&Language=EN&Printout=Yes
Esperti dell' ECLAC partecipano
alla missione per valutare i danni causati dallo
tsunami in Indonesia
7 gennaio - per dare dei consigli sulla valutazione
dei danni causati dai disastri naturali, una
squadra di esperti della Commissione Economica
per l'America Latina e per i Caraibi (ECLAC)
sta prendendo parte ad una missione della Banca
Mondiale in Indonesia per valutare l'impatto
socioeconomico dello tsunami che ha colpito
il Sud Est Asiatico lo scorso 26 dicembre 2004.
Ricardo Zapata-Martí, focalizzatore per
la Valutazione del Disastro Naturale, e Roberto
Jovel, un consulente in questo campo, formano
la squadra dell'ECLAC la cui partecipazione
è stata richiesta direttamente dall'
Unità di gestione del rischio della Banca
Mondiale, al fine di sostenere l'Agenzia di
pianificazione e di sviluppo nazionale del governo
indonesiano (BAPPENAS). I risultati di questa
valutazione saranno presentati ad un gruppo
di consulenti creato dal governo.
Per questa missione L'ECLAC svolgerà
un ruolo consultivo, data l'ampia esperienza
e conoscenza relativa alla stima dei disastri
naturali accumulate da questa commissione regionale
delle Nazioni Unite, che ha sviluppato una metodologia
ampiamente usata ed altamente considerata in
America Latina e nei Caraibi (
)
http://www.eclac.org/
UN-HABITAT e la Commissione
Europea sottoscrivono un accordo per sovvenzioni
alla Somalia
Nairobi, 5 gennaio - UN-HABITAT e la Commissione
Europea hanno firmato un accordo, il 22 Dicembre
2004, per sovvenzioni pari a 5 milioni di euro
per la realizzazione del Programma per lo sviluppo
urbano della Somalia. Tale programma è
indirizzato a tutte le maggiori città
delle varie regioni somale attraverso la realizzazione
di progetti concreti e attività di costruzione
di edifici nel settore dello sviluppo urbano.
L'attuazione del programma è pianificata
su di un periodo di tre anni, a partire dall'
aprile 2005, con una possibile estensione di
altri tre anni.
Il costo totale della prima fase del Programma
è approssimativamente di 6,15 milioni
di euro. La Commissione Europea si è
impegnata a finanziare con 5 milioni di euro
l'80% del budget, mentre la rimanente parte
di 1,5 milioni di dollari statunitensi verrà
finanziata dall'UNDP, che agisce inoltre come
principale partner associato all'UN-HABITAT
per la realizzazione pratica del progetto.
Altri partner internazionali del Programma sono
l'ILO, l'UNICEF, il Consorzio Italiano di ONG
UNA e la NOVIB-Oxfam. Inoltre il Programma è
studiato per trarre beneficio dalle caratteristiche
peculiari di ciascun partner, compresa la gestione
politica e il supporto logistico dell'UNDP sul
territorio e l'esperienza operativa dell'UN-HABITAT
e degli altri partecipanti.
L'iniziativa proposta riconosce l'importanza
crescente, sia demografica che economica, del
settore urbano nel contesto somalo, ed è
diretta a sostenere un sistema di governo sempre
più democratico, organizzato ed affidabile
come pure pratiche di amministrazione locale
più efficienti e socialmente efficaci.
(
)
http://www.unhabitat.org/somalia_agreement.asp
Forum sociale mondiale
2005: la parola al Sud
Wto, EPA's, Cotone, Responsabilità sociale
delle imprese, commercio equo e solidale: tutte
le attività di Roba dell'Altro Mondo
al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre
Il 2005 sarà l'anno decisivo per tutte
le campagne che si battono nel mondo per promuovere
i diritti umani, un modello di sviluppo sostenibile
e un governo più giusto e solidale dell'economia
e del commercio internazionale. Roba dell'Altro
Mondo a Porto Alegre organizza e interviene
in numerose plenarie e seminari su Wto, Global
week of action sul commercio internazionale,
Cotone, Responsabilità sociale delle
imprese, ed è tra i promotori della due
giorni sugli Accordi bilaterali tra Europa e
Paesi poveri di Africa Carabi e Pacifico (i
cosiddetti EPA's). Roba sostiene le iniziative
promosse da Ifat (International federation of
Alternative Trade), per festeggiare insieme
a moltissimi dei suoi produttori del Sud del
mondo il primo anno del FTO Mark, Marchio internazionale
delle organizzazione del Commercio Equo e Solidale.
Dal 10 al 16 aprile prossimi in tutto il mondo
si celebrerà la Global Week of Action,
settimana di mobilitazione globale sul commercio
internazionale in vista della nuova ministeriale
dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO)
che a Hong Kong in dicembre deciderà
nuove regole per gli scambi internazionali,
provando a mettere sul mercato diritti essenziali
come la salute, l'istruzione, l'acqua, come
anche il diritto di ogni Stato a decidere autonomamente
il proprio modello di sviluppo. (
)
http://roba.coop
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Un mese dopo il disastro:
le operazioni di MSF per assistere le vittime
dello tsunami
Roma, 31 gennaio - A poco più di un mese
dallo tsunami che ha colpito il sud-est asiatico,
Medici Senza Frontiere (MSF) pubblica un rapporto
dettagliato sulle attività di soccorso
intraprese per assistere le vittime del disastro.
Dall'inizio di quest'emergenza, più di
200 operatori internazionali di MSF e 2.000
tonnellate di materiale sono stati inviati nella
regione. Oggi, 127 volontari internazionali
operano ad Aceh, in Indonesia, 36 in Sri Lanka
e 6 in India, lavorando fianco a fianco con
lo staff locale.
Entro 72 ore dallo tsunami, i primi team di
MSF hanno raggiunto le zone maggiormente colpite.
Dopo una prima valutazione dei bisogni, MSF
ha deciso di concentrare le proprie azioni prevalentemente
nella provincia di Aceh (a nord dell'isola di
Sumatra, Indonesia) e sulle coste nord, sud
ed est dello Sri Lanka. In Tailandia, MSF ha
donato materiale medico a diversi ospedali nella
provincia di Phang Na e ha deciso di avviare
un programma per aiutare gli emigrati birmani,
5.000 dei quali risultano dispersi a causa dello
tsunami, a ricevere assistenza medica. Nell'India
meridionale, MSF ha avviato un programma di
supporto psicologico poiché il trauma
mentale causato dallo tsunami rappresenta un
problema estremamente grave per le comunità
colpite. (
)
Grazie all'enorme generosità dei nostri
donatori, a livello internazionale, MSF ha ricevuto
più di 90 milioni di euro per assistere
le persone colpite dal disastro. Ad oggi sono
stati utilizzati più di 10 milioni di
euro, di cui otto in Indonesia e, in totale,
è stato stimato che un budget di circa
25 milioni di euro potrà garantire le
nostre operazioni nella prima fase dell'emergenza.
Sebbene MSF continuerà ad assistere le
vittime dello tsunami ad Aceh e nelle altre
regioni colpite dal disastro, le donazioni ricevute
da MSF e dedicate allo tsunami superano i bisogni
finanziari preventivati. In Italia, sono stati
raccolti circa 9 milioni di euro e anche la
sezione italiana sta predisponendo i meccanismi
più efficaci per chiedere ai propri donatori
il consenso di allocare parte dei loro contributi
su altre importanti emergenze in cui MSF è
impegnata in prima linea, come il Darfur e la
Repubblica Democratica del Congo. Se richiesto,
MSF restituirà le donazioni. (
)
Il rapporto dettagliato sulle attività
di MSF nei paesi colpiti dallo tsunami e sulle
informazioni finanziarie riguardo alle operazioni
di soccorso è disponibile sul sito www.medicisenzafrontiere.it
La Commissione Europea
adotta un pacchetto di misure umanitarie per
l'Africa del valore di oltre 80 milioni di Euro
Bruxelles, 21 gennaio - La Commissione Europea
ha adottato una serie di misure umanitarie per
le vittime delle perduranti crisi in Africa,
che includono: Africa occidentale costiera (€31,3
milioni), Uganda (€20,62 milioni), Burundi
(€20,99 milioni), e Tanzania (€13,5
milioni). I progetti verranno eseguiti da agenzie
umanitarie operanti nelle regioni interessate.
I fondi vengono amministrati dall'ufficio umanitario
della Commissione Europea (ECHO) sotto la responsabilità
del Commissario per lo sviluppo e l'aiuto umanitario
Louis Michel, il quale ha commentato: "È
essenziale che l'aiuto pubblico per le nuove
emergenze risultanti dallo tsunami asiatico
non sia dato a scapito delle crisi esistenti
che non sono più sotto i riflettori.
Le crisi dimenticate dell'Africa necessitano
del nostro continuo sostegno. Come testimoniano
queste decisioni di finanziamento, i fondi umanitari
della Commissione Europea vengono assegnati
dove le necessità sono massime".
(
)http://www.europa-eu-un.org/articles/en/article_4249_en.htm
I Sindaci e le autorità
del mondo intero si associano a favore delle
vittime dello tsunami
Parigi, 20 gennaio - I sindaci e i rappresentanti
delle autorità locali del mondo intero
hanno chiesto al loro organismo madre, Città
Unite e Governi Locali, (UCLG), di facilitare
l'applicazione di un piano d'azione per rispondere
alle specifiche necessità delle comunità
colpite dallo tsunami. Ad una riunione straordinaria
tenutasi nel comune di Parigi il weekend scorso,
i funzionari hanno conferito il mandato all'
UCLG - la più grande organizzazione attiva
mondiale di governi locali - di fare del proprio
Segretariato mondiale il punto focale per lo
scambio di informazioni tra governi locali.
(
)
I sindaci hanno espresso il loro desiderio di
dare la priorità all'assistenza all'infanzia
e alla ricostruzione delle infrastrutture, con
particolare attenzione alle forniture di acqua
potabile e attrezzature sanitarie. L'UCLG faciliterà
lo scambio di informazioni sulle varie iniziative,
e garantirà il coordinamento con le Nazioni
Unite e le sue Agenzie. (
)
I partecipanti alla riunione di Parigi hanno
ugualmente convenuto che l' UCLG dovrebbe creare
una base dati di esperti dei governi locali
per aumentare le risorse delle Nazioni Unite,
ONG e autorità nazionali, con le quali
l'UCLG collabora. La base dati conterrà
delle informazioni sull'eperienza tecnica disponibile
nei vari governi locali per rispondere a richieste
future di assistenza internazionale in settori
quali l'acqua, servizi sanitari, trasporti e
infrastrutture.
http://www.unhabitat.org/world_mayors.asp
WFP apprezza la donazione
di 60 milioni di dollari del Giappone ai cittadini
asiatici
Yokohama, Giappone, 17 gennaio - Il Programma
Mondiale per l'Alimentazione (WPF) delle Nazioni
Unite ha oggi espresso l'apprezzamento per il
"molto generoso" contributo da parte
del Governo del Giappone alle operazioni di
emergenza del WPF per assistere le persone colpite
dallo tsunami. La donazione di 60 milioni di
dollari, confermata oggi, è il più
generoso contributo singolo elargito da un paese
donatore all'appello di emergenza di 256 milioni
di dollari del WPF, che comprende aiuto alimentare
di emergenza e supporto logistico per sei mesi.
(
)
50 milioni di dollari verranno spesi per l'aiuto
di emergenza alimentare per Indonesia, Sri Lanka,
Maldive e altri paesi, e 10 milioni di dollari
saranno impiegati per la costruzione di supporto
logistico.
Il Direttore Esecutivo del WFP, James T. Morris,
compirà una visita in Giappone dal 18
al 20 gennaio per partecipare alla Conferenza
Mondiale delle Nazioni Unite, a Kobe, sulla
Limitazione delle Calamità, per trasmettere
una dichiarazione sul ruolo del WPF sulla preparazione
per le emergenze e la limitazione delle calamità.
Egli coglierà l'occasione per ringraziare
personalmente il Governo del Giappone per il
suo più che generoso contributo.
http://www.wfp.org/index.asp?section=2
La Caritas Internazionale
risponde al disastro dello tsunami
Ultimo aggiornamento: 17 gennaio 2005
Ammontare totale dei fondi disponibili nella
Confederazione Caritas per gli aiuti per le
aree colpite dallo tsunami: oltre 70 milioni
di dollari
Suddivisione: Sri Lanka: circa USD 7,110,000
India: " USD 4,232,000
Indonesia: " USD 6,056,00
Tailandia: " USD 324,000
USD 17,722,000
Non assegnati USD 52,278,000
La risposta
I membri della Confederazione stanno lavorando
in India, Indonesia, Sri Lanka e Tailandia,
assistendo le persone maggiormente colpite.
Aiuti immediati sono giunti sotto forma di cibo,
vestiario, medicine, potabilizzatori disinfettanti,
consulenza psicologica e altri servizi. La Caritas
sta inoltre lavorando per una riabilitazione
e ricostruzione a lungo termine per le comunità
colpite attraverso la ricostruzione di abitazioni
e il ripristino dei mezzi di sussistenza sostituendo
le barche e le reti da pesca distrutte e offrendo
finanziamenti per programmi di lavoro.
http://www.caritas.org
Sri Lanka: i giovani
si attivano per assistere i sopravvissuti allo
tsunami
I volontari del confezionano kit igienici per
le donne nelle aree colpite a Moratuwa, 20 km
a sud di Colombo.
Colombo, 17 gennaio - In una piccola e ombrosa
enclave nella capitale dello Sri Lanka, 35 giovani
volontari lavorano a mo' di catena di montaggio
per confezionare forniture igieniche di emergenza,
particolarmente necessarie alle donne e alle
bambine colpite dal devastante tsunami che ha
mietuto 30?000 vittime nell'isola ed ha lasciato
800?000 senzatetto.
Gli operatori, per la maggior parte tra i 15
ed i 25 anni, sono membri del Consiglio Nazionale
dei Giovani per i Servizi, una organizzazione
partner dell'UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite
per la Popolazione), con rappresentanti in quasi
tutte le comunità del Paese. Alcuni di
loro hanno lavorato instancabilmente sin dal
29 dicembre, giorno in cui è stata lanciata
l'iniziativa con i finanziamenti dell'UNFPA.
(
) Nel primo carico, sono stati trasportati
25?000 kit a tre dei distretti più colpiti,
Trincomalee, Galle e Hambantota, e ad un quartiere
della capitale, Moratuwa. Altri 300?000 circa
di questi kit igienici saranno inviati ad altri
sopravvissuti nelle prossime settimane. (
)
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=547
Il settore private unito
all'UNDP nella ricostruzione di case nelle Maldive
Male, Maldive, 12 gennaio - L'isola di Naalaafushi
è stata trasformata in un cantiere subito
dopo l'arrivo, avvenuto ieri, di sacchi di cemento,
tubi in acciaio, martelli ed altri strumenti
per la costruzione. Lo scorso 26 dicembre tutti
gli edifici di Naalaafushi sono stati gravemente
danneggiati o ridotti in macerie dallo tsunami
abbattutosi sull'isola e tutti gli abitanti
sono rimasti senza tetto.
"Il disastro ha messo fine a tutto sull'isola,"
dice Moez Doraid, Rappresentante Locale UNDP
per le Maldive. "Stiamo lavorando a stretto
contatto con il governo e il settore privato
per aiutare tutti gli abitanti dell'isola ad
avere un tetto sulla testa. Ogni nuova casa
è una nuova speranza."
All'inizio di questa settimana, due navi hanno
viaggiato per otto ore da Male, capitale delle
Maldive, all'isola situata a sud nell'atollo
di Meemu, trasportando 190 tonnellate di materiale
da costruzione fornito dall' UNDP. Muratori,
idraulici ed altri addetti alla costruzione
provenienti dall'impresa privata Banyan Tree
Resorts sono stati inviati sull'isola per assistere
la popolazione locale nei tentativi di ricostruzione
sull'isola.
Attraverso questa collaborazione, l' UNDP mira
a sistemare tutti i 291 abitanti in nuove abitazioni
prima che inizi la stagione dei monsoni in giugno.
Gli sforzi per la ricostruzione nell'atollo
di Meemu segnano l'inizio dell'impegno UNDP
a ricostruire 400 nuove abitazioni e riparare
2000 unità abitative nelle Maldive entro
i prossimi sei mesi. Lo tsunami ha spazzato
via il 10 percento di tutte le abitazioni dell'arcipelago,
lasciando oltre 12,000 persone senzatetto. (
)
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/january/pr12jan05.html
La ERD presta assistenza
alle famiglie in Costa Rica dopo le forti alluvioni
21gennaio- L'Ente episcopale per gli aiuti e
losSviluppo (ERD) sta fornendo aiuto agli abitanti
della provincia di Limon in Costa Rica, dopo
che le violente piogge hanno allagato case e
negozi. L'inondazione ha anche danneggiato i
raccolti e i sistemi di comunicazione. Le piogge
hanno fatto straripare diversi fiumi della provincia
provocando frane che hanno isolato molte comunità
e bloccato strade e ponti.
Il vescovo di Costa Rica, Hector Monterroso
ha dichiarato: "Circa 8.000 persone sono
state colpite dalle piogge torrenziali e dallo
straripamento dei fiumi. Molte di loro hanno
perso il raccolto e le loro case, e sono state
evacuate." A nome della Chiesa episcopale,
l'Ente episcopale per gli aiuti e lo sviluppo
sta fornendo una prima assistenza alle famiglie
della diocesi del Costa Rica che sono state
evacuate. L'ERD aiuterà la diocesi a
distribuire cibo in scatola, acqua, medicine,
pannolini e materiali di copertura in tutta
la regione.
http://www.interaction.org/newswire/detail.php
Aggiornamenti forniti
da CARE sul terremoto e lo tsunami: una risposta
alle esigenze delle donne profughe in Sri Lanka.
Batticaloa, Sri Lanka, 13 gennaio- CARE ha distribuito
acqua, cibo, vestiario ed altri beni di prima
necessità a quasi 90.000 persone nei
giorni successivi allo tsunami che ha colpito
lo Sri Lanka. In questi stessi giorni, le squadre
di emergenza stanno prestando un'attenzione
particolare alle esigenze delle donne, inclusa
la distribuzione di indumenti intimi e tovaglioli
sanitari, e stanno offrendo loro supporto psicologico
per aiutarle ad affrontare questa situazione
estremamente stressante. CARE inizierà
inoltre delle attività di riabilitazione
nello Sri Lanka a partire dal 15 gennaio.
Oltre a distribuire beni di prima necessità
alle donne, CARE sta lavorando in collaborazione
con organizzazioni locali per creare dei gruppi
di discussione all'interno dei campi di accoglienza,
al fine di fornire alle donne il supporto psicologico
necessario e di dare una risposta adeguata alle
esigenze delle donne profughe. I dibattiti sono
incentrati sui problemi delle donne e dei loro
figli e sulle possibilità di sopravvivenza
ed adattamento alla realtà in un momento
così drammatico (
)
http://www.careusa.org/newsroom/pressreleases/2005/jan/20050113_srilanka_women.asp
La Fondazione John e
Catherine MacArthur dona un milione e mezzo
di dollari a CARE
La donazione servirà a finanziare le
operazioni di assistenza alle popolazioni colpite
dallo tsunami nel sud dell'Asia e alle vittime
dei conflitti in Africa
13 gennaio- La Fondazione John D. e Catherine
T. MacArthur ha donato a CARE un milione e mezzo
di dollari che verranno utilizzati per due obiettivi:
il primo è rappresentato dalle operazioni
di assistenza e di ricostruzione nelle aree
colpite dallo tsunami nel sud dell'Asia; il
secondo, da progetti di assistenza nelle regioni
africane colpite da disastri causati dagli uomini,
che continuano a provocare un enorme numero
di vittime.
CARE gestirà i fondi messi a disposizione
dalla fondazione con molta flessibilità
ed utilizzerà il denaro per soddisfare
le necessità immediate dei paesi del
sud dell'Asia o per i bisogni costanti ed ancora
non soddisfatti di quelle regioni dell'Africa
dove il numero di vittime e di rifugiati è
paragonabile a quello causato dal disastro naturale
del mese scorso. (
)
http://www.careusa.org/newsroom/pressreleases/2005/jan/20050113_macarthurgrant.asp
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Pace e sicurezza |
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Il lavoro della IAEA
esaltato dalla Commissione ONU sulla sicurezza
globale
11 gennaio - In un nuovo rapporto sulle minacce
alla sicurezza che l'umanità si trova
ad affrontare e su come la politica e le istituzioni
debbano cambiare per combatterle, una commissione
di altissimo livello ha indicato la IAEA come
"uno strumento straordinario" per
il suo lavoro sulla prevenzione della diffusione
globale delle armi nucleari.
Il rapporto Un mondo più sicuro: le nostre
responsabilità comuni include 101 raccomandazioni
per la riforma delle Nazioni Unite e per la
formulazione di una risposta globale alle minacce
del terrorismo, della povertà, delle
malattie, delle armi di distruzione di massa
e della violenza civile. I suoi 16 autori comprendono
ex capi di stato, ministri degli esteri, della
sicurezza, della difesa, diplomatici e addetti
allo sviluppo. (
)
Commentando il rapporto, il Segretario Generale
delle Nazioni Unite Kofi Annan ha riaffermato
la necessità di una azione urgente, basata
sulle raccomandazioni ivi contenute, allo scopo
di rafforzare il regime di non-proliferazione
ed allontanare la possibilità di un attacco
nucleare. Tra queste ha ricordato le seguenti:
" Il Consiglio dei governatori dell'Agenzia
riconosca il Protocollo Aggiuntivo come standard
attuale per la salvaguardia dell'Agenzia;
" Fornire incentivi agli Stati per prevenire
lo sviluppo dell'arricchimento dell'uranio e
dei mezzi di rigenerazione; e
" La negoziazione di un trattato sulla
riduzione verificabile delle materie fissili
che vengono generate dalla produzione di uranio
altamente arricchito.
La Commissione enfatizza la dimensione umana
della sicurezza ed il bisogno di maggiori sforzi
per uno sviluppo sostenibile. (
) Le raccomandazioni
aiuteranno a predisporre l'agenda per un summit
speciale delle Nazioni Unite programmato per
i leader mondiali nel settembre 2005. http://www.iaea.org/NewsCenter/News/2005/iaea_singledout.html
Sudan, Firmata La Pace!
Domenica 9 gennaio 2005, presso lo stadio Nyayo
di Nairobi, Kenya, John Garang, leader del movimento
di liberazione del Sudan (SPLM/A) e Ali Osman
Taha, vice presidente del Sudan, hanno firmato
il tanto atteso accordo di pace che pone fine
al più lungo conflitto
africano. L'intesa giunge dopo l'accordo su
una serie di protocolli iniziato nel
luglio 2002 e la firma di un cessate il fuoco
permanente lo scorso 31 dicembre. Se gli accordi
verranno ratificati dal presidente sudanese
Omar Hassan el-Beshir e il suo parlamento e
da John Garang in accordo con gli altri leader
del movimento di liberazione, nascerà
una nuova coalizione di governo con Garang in
qualità di primo vicepresidente. Gli
accordi sono stati firmati sotto gli occhi del
segretario di stato americano Colin Powell,
il presidente del Kenya, Mwai Kibaki,
che ha ospitato gli incontri, e il presidente
ugandese Yoweri Museveni che ha coordinato l'intesa.
Oltre ai rappresentanti dell'ONU, della Lega
araba e diversi diplomatici internazionali,
per
l'Italia era presente il sottosegretario agli
esteri On. Alfredo Mantica. (
)
Da questo momento diventa necessario rinnovare
l'impegno affinché questa pace non rimanga
sulla carta ma si traduca in una condizione
reale che permetta al Sudan di raggiungere serenità
e prosperità. Anche per questo Amani,
insieme alla Campagna italiana per i diritti
umani e
la pace in Sudan, sta organizzando un forum
di riflessione sull'accordo di pace che si terrà
a Milano il prossimo 18-19 marzo 2005.
www.amaniforafrica.org
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Salute |
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L'UNFPA rifornisce materiale
per assicurare parti sicuri e porre rimedio
alle necessità delle donne colpite dallo
tsunami
Giacarta, 14 gennaio - Per proteggere le vite
delle donne colpite dal terremoto e dallo tuonami
dello scorso mese, l'UNFPA, il Fondo delle Nazioni
Unite per la Popolazione, ha inviato nella provincia
di Aceh 18 tonnellate di apparecchiature e materiale
per le gestanti. Il contenuto delle partite
varia dai semplici utensili per un parto in
casa sicuro e protetto dal punto di vista medico,
alle attrezzature ospedaliere per ristabilire
le cure ostetriche di emergenza necessarie alle
partorienti che sono sottoposte a complicanze
gravi durante il parto.
"Questa attrezzatura darà la possibilità
alle future madri della regione colpita dallo
tsunami di accedere alle cure mediche di base
e permette la prevenzione delle complicanze
gravi durante la gravidanza" ha affermato
Bernard Coquelin, Rappresentante dell'UNFPA
in Indonesia, sottolineando anche che ignorare
le necessità sanitarie in ambito riproduttivo
dopo un disastro naturale aumenta notevolmente
il prezzo in vite umane. (
)
Altre priorità dell'UNFPA sono proteggere
le donne sfollate e fornire opera di consulenza
post tsunami; finanziata dal Governo olandese,
l'Agenzia è ora impegnata a collaborare
con il Consiglio Nazionale Cingalese per le
Donne nella valutazione della sicurezza e in
opere di consulenza sulla gestione dei campi
di accoglienza in tutto il Paese.
Inoltre il fondo sta reclutando medici e personale
tecnico in grado di assistere a livello medico
i paesi colpiti promovendo come obiettivo primario
l'accesso equo e sicuro ai servizi, riconoscendo
come speciale la situazione delle donne, dei
giovani e delle fasce più vulnerabili.
http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=546
Ministri della salute
dell'Africa annunciano a Ginevra la strategia
anti-polio per il 2005
di Vukoni Lupa-Lasaga , Rotary International
News
14 gennaio - Ministri della salute dei paesi
africani più colpiti dalla polio hanno
stabilito una strategia di eradicazione per
il 2005, annuncia un comunicato stampa dei partner
dell'Iniziativa globale per l'eradicazione della
polio: Rotary International, UNICEF, Centri
statunitensi per il controllo e la prevenzione
della malattia e l'Organizzazione Mondiale della
Sanità.
Riuniti alla sede dell'OMS a Ginevra il 13 gennaio,
i ministri hanno concordato, quale elemento-chiave
della strategia, di condurre una serie di campagne
di immunizzazione di massa in 25 paesi. Anche
il monitoraggio della polio verrà intensificato.
"Noi, ministri degli otto paesi africani
più colpiti dalla polio, insieme con
i partner globali, ci impegniamo ad intensificare
ulteriormente le attuali attività anti-polio
con l'obiettivo di arrestare il contagio entro
la fine del 2005" hanno annunciato alla
fine della conferenza. I ministri, riferisce
il comunicato, si sono impegnati a condurre
almeno cinque tornate delle campagne di immunizzazione
nazionale e a coinvolgere tutti i settori dei
loro governi con l'obiettivo di vaccinare ogni
bambino.
Erano rappresentati a questo incontro i paesi
con una situazione endemica della malattia:
Egitto, Niger, Nigeria, Burkina Faso, Repubblica
centro-africana, Ciad, Costa d'Avorio e Sudan,
che stanno riscontrando una circolazione dell'infezione
virale originata dalla recrudescenza del 2003
in Nigeria. (
)
http://www.rotary.org/newsroom/polio/news01.html
Voci infondate di pesce
non sicuro nella zona dello tsunami
Nessun aumento di rischio per malattie del prodotto
della pesca
Roma, 14 gennaio - Secondo una nuova valutazione
della FAO, non vi è alcuna prova che
le malattie del pesce e dei prodotti del mare
siano aumentate nei paesi asiatici colpiti dallo
tsunami.
Voci che sia pericoloso mangiare pesce che è
stato nelle prossimità o che sia nutrito
dei corpi delle vittime si stanno incrociando
nell'Asia meridionale e i rapporti ipotizzano
che, come conseguenza, il consumo di pesce si
sta riducendo. Tuttavia, la FAO sostiene che
tali timori sono infondati. "Alla luce
delle informazioni disponibili, non vi è
alcuna prova, di carattere epidemico o di altra
natura, di un aumentato rischio di malattie
del pesce o di prodotti del mare nelle regioni
interessate," ha detto l'Organizzazione.
Questa valutazione è stata fatta sulla
base delle informazioni raccolte dal personale
della FAO e dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS) che sta operando sul territorio
nei paesi colpiti dal disastro.
Il pesce svolge un ampio ruolo nell'alimentazione
dei paesi colpiti dallo tsunami, dove la media
annua pro capite del consumo del pesce è
tra le più alte del mondo. Secondo la
FAO, eliminare il pesce dalla dieta potrebbe
avere impatti nutrizionali negativi, con possibili
conseguenze per la salute, specialmente per
gli indeboliti sopravvissuti dallo tsunami che
si stanno rimettendo dalle ferite. (
)
http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/88610/index.html
L'UNICEF mobilita gli
esperti di traumi infantili
Per le aree colpite dallo Tsunami in Tailandia
Phuket, 10 gennaio - L'UNICEF ha affermato oggi
che una squadra di specialisti in trauma infantili
della Thailandia è stata mobilitata e
sta iniziando un lavoro di assistenza nelle
provincie maggiormente colpite dallo Tsunami.
La squadra di 36 psicologi infantili, pediatri
e infermiere opererà in quattro provincie
- Pang Nga, Krabi, Phuket and Ranong - in cui
un notevole numero di bambini hanno perso i
genitori, i parenti e gli amici e sono stati
testimoni di orribili scene di distruzione.
Gli esperti lavoreranno con insegnanti e bambini
nelle scuole, faranno visite a domicilio alle
famiglie che hanno vissuto l'orrore del disastro,
incluse le famiglie allargate che si occupano
degli orfani. Le statistiche ufficiali del governo
parlano di più di 300 bambini tailandesi
rimasti orfani. (
)
Messaggi chiave includono il bisogno di attenzioni
speciali, molto affetto e dare l'opportunità
ai bambini di esprimere i loro sentimenti; parlare
delle loro esperienze e dell'importanza di mantenere
la solita routine, incluso andare a scuola,
mangiare e dormire ai soliti orari. Tutto ciò
dà ai bambini un senso di sicurezza e
normalità. Altri messaggi per i genitori
includono l'incoraggiare i bambini a giocare
e fare altre attività ludiche per aiutarli
a superare lo stress subito.
L'UNICEF afferma inoltre oggi che è importante
una stretta supervisione dei bambini per rilevare
segni di forte stress e per proteggerli dal
rischio di essere abusati.
http://www.unicef.org/media/media_24793.html
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Energia e sicurezza |
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La scienza nucleare aiuta
Città del Messico a respirare più
facilmente
21 gennaio - Nessuno ama riempirsi i polmoni
con l' inquinamento delle grandi città.
E meno che mai gli abitanti di Città
di Messico, la cui aria è così
contaminata che costituisce un serio rischio
per la salute. Ora la IAEA, attraverso il suo
Programma di cooperazione tecnica, sta aiutando
i messicani a respirare un po' meglio. L'Agenzia
ha collaborato con gli scienziati del posto
e con le autorità amministrative su un
progetto mirato a rendere l'aria nella capitale
più sana per i suoi cittadini.
Per due anni il "knowhow " nucleare
è stato usato per analizzare campioni
d'aria presi da qualsiasi punto della città.
Queste tecniche nucleari forniscono importanti
nuovi dati sulla grandezza, sul tipo e sul livello
di elementi contaminanti presenti nelle particelle
sospese nell'aria. Armati di questa conoscenza,
scienziati ed esperti della salute possono capire
meglio e dunque affrontare i pericoli della
salute associati all' inquinamento, come il
cancro e le malattie respiratorie. L'inquinamento
dell'aria a Città di Messico contribuisce
a circa 12.000 morti all'anno, con un livello
sempre più crescente di bambini e di
anziani curati a causa di malattie respiratorie.
I fumi di scappamento provenienti da quattro
milioni di veicoli della città sono la
causa principale della contaminazione.
A differenza dei metodi tradizionali utilizzati
per analizzare i campioni d'aria, gli strumenti
nucleari sono abbastanza sensibili per estrarre
informazioni basilari della chiave sugli elementi
contaminanti presenti in minuscole particelle.
(
) Normali campioni d'aria presi in tutti
i punti di Città del Messico sono analizzati
con una tecnica nota come PIXE (il protone provoca
l'emissione dei raggi X). L'IAEA sta provvedendo
a circa 300.000 dollari per l'equipaggiamento
e l'addestramento di scienziati all'Istituto
Nazionale di Ricerca Nucleare del Messico (ININ)
che attualmente conduce l'analisi. (
)
http://www.iaea.org/NewsCenter/News/2005/mexicocity.html
Iniziativa Internazionale
Inondazioni lanciata alla Conferenza Mondiale
sulla Riduzione dei Disastri
19 gennaio - Una nuova iniziativa tra agenzie
volta a ridurre decessi e danni causati da inondazioni
è stata lanciata oggi dal Direttore Generale
UNESCO Koïchiro Matsuura. Le basi per il
nuovo progetto saranno situate in un centro
predisposto per il rischio idrico e gestione
del rischio (CHARM) ospitato dall'Istituto di
Ricerca per i Lavori Pubblici a Tsukuba, Giappone.
(
)
L'Iniziativa internazionale per le inondazioni
è una risposta al numero crescente di
disastri naturali collegati all'acqua, nonché
a decessi e danni diffusi a beni e infrastrutture.
Dal 1992, il numero di simili disastri per anno
è cresciuto da poco più di 50
ad oltre 150, causando circa 25.000 decessi
e oltre 500 milioni di feriti, e costi per l'economia
mondiale ammontanti ad oltre 60 miliardi di
dollari (da circa 10 miliardi nel 1950). E questi
numeri non comprendono i danni ad infrastrutture
culturali e risorse naturali. (
)
L'Iniziativa internazionale per le inondazioni
promuoverà un approccio integrato alla
gestione delle inondazioni per massimizzare
i benefici a lungo termine delle inondazioni
e ridurre le sofferenze, le perdite di vite
umane e i danni causati a beni e infrastrutture
conseguenti alle inondazioni. Per raggiungere
tale risultato, l'iniziativa si concentrerà
sulla ricerca, formazione, creazione di reti
informative, promozione di una buona amministrazione
e fornitura di assistenza tecnica.
http://portal.unesco.org/
La tecnologia spaziale
per promuovere l'Africa Water Vision 2025
di Yinka Adeyemi, ECA
14dicembre - Secondo un rapporto del secondo
seminario TIGER, tenutosi recentemente in Sud-Africa
su invito del governo locale, il progetto Africa
Water Vision 2025 verrà accelerato grazie
alla possibilità d'usare la tecnologia
spaziale, introdotta dall'Agenzia Spaziale Europea.
Il progetto Africa Water Vision 2025 mira a
realizzare "un' Africa dove ci sia un uso
e una gestione delle risorse idriche equo e
sostenibile, così da ridurre la povertà,
favorire lo sviluppo socio-economico, la cooperazione
regionale e l'ambiente." (
)
Per delineare ulteriormente le strutture, i
programmi e le collaborazioni per l'attivazione
della tecnologia spaziale che servirà
per la gestione delle risorse idriche africane,
si è chiesto alle istituzioni africane
di presentare proposte concrete per progetti-pilota
che daranno la precedenza alla gestione della
zona di attuazione, alla creazione di una mappa
idrologica, ai problemi delle inondazioni e
alle questioni idriche legate alla salute. Nel
rapporto si dice che queste proposte saranno
le prime per il programma TIGER e serviranno
per la realizzazione di capacità istituzionali
e personali per un' informazioni spaziale a
disposizione della gestione delle risorse idriche.
http://www.uneca.org/
UNESCO prevede il varo
di un sistema mondiale di avvertimento tsunami
entro metà 2007
13 gennaio - Il Direttore Generale dell'UNESCO
Koichiro Matsuura, ha affermato che l'Agenzia
sta lavorando all'attuazione di un sistema mondiale
di avvertimento tsunami che sarà operativo
entro giugno 2007. Durante il suo intervento
di mercoledì ad una conferenza stampa
nell'ambito dell'Incontro Internazionale alle
Mauritius sui piccoli Stati insulari in via
di Sviluppo, Matsuura ha reso noto che nei paesi
dell'Oceano Indiano sono già in corso
missioni di valutazione per l'attuazione della
prima componente parziale del sistema, prevista
per giugno 2006, aggiungendo che "il costo
stimato delle infrastrutture scientifiche per
l'Oceano Indiano formato da un centro regionale
e vari centri nazionali debitamente equipaggiati
è di circa 30 milioni di dollari mentre
il costo di manutenzione annuale di un centro
regionale sarà probabilmente compreso
tra uno e due milioni di dollari"Il Direttore
Generale ha affermato che in marzo si terranno
due simposi di esperti per analizzare il recente
terremoto e conseguente tsunami nell'Oceano
Indiano, definire cosa necessita un sistema
di allarme mondale, nonché tentare di
armonizzare tutti gli sforzi internazionali
volti alla creazione di un precoce sistema di
avvertimento per l'Oceano Indiano. (
)
http://portal.unesco.org/
L'Africa si prepara alla
seconda fase del Summit Mondiale sulla Società
dell'Informazione
Addis Abeba, 11gennaio (ECA)- Circa 1.000 persone,
tra settore privato, comunità sociale,
media, governi e istituzioni internazionali,
s'incontreranno in Ghana il mese prossimo per
discutere di un "Piano d'azione per l'Africa
e il Mercato dell'Informazione" (APAKE)
per dare al continente un maggior accesso e
uso delle tecnologie d'informazione e comunicazione.
L'argomento della Conferenza preparatoria dell'Africa
per il Summit mondiale sulla Società
dell'Informazione (WSIS) è "Accesso:
la chiave dell'Africa a una Società dell'Informazione
inclusiva". L'incontro è previsto
per il 2 febbraio. (
) I ministri muniti
di tecnologie all'avanguardia useranno il forum
per valutare i progressi fatti dalla creazione,
nell'aprile 2004, di un Comitato ministeriale
africano incaricato di mettere in atto le proposte
provenienti dal WSIS di Ginevra. Il Comitato
è formato da 13 stati-membri, con l'Unione
Africana e la ECA che forniscono aiuto istituzionale
e logistico.
http://www.uneca.org/eca_resources/Press_Releases/2005_pressreleases/pressrelease0105.htm
Un primo sguardo alle
emissioni inquinanti di più di 1000 impianti
a combustione fossile nel Nord America.
Montreal, Canada. 11 gennaio - La Commissione
per la Cooperazione Ambientale (CEC) ha pubblicato
oggi il primo rapporto di compatibilità
sulle emissioni di più di 1000 impianti
a combustibile fossile in Canada, Messico e
negli Stati Uniti. Il rapporto, chiamato "Emissioni
aeree degli impianti industriali nel Nord America",
rappresenta il primo passo verso il possibile
sviluppo di un inventario comune delle emissioni
per quella regione.
Secondo il rapporto, una piccola percentuale
di impianti sarebbe responsabile di gran parte
delle emissioni, provenienti dal settore dell'elettricità,
di biossido solforoso, ossido di nitrogeno,
mercurio e biossido di carbonio nel Nord America.
Queste emissioni sono considerate una delle
cause di piogge acide, foschia, smog e cambiamenti
climatici, oltre che dei residui di mercurio
rinvenuto nel pesce consumato dalla popolazione.
"Il rapporto mostra che, a livello locale,
gli impianti a carbone sono la fonte principale
di emissioni dannose derivanti dal settore dell'elettricità
nel Nord America", ha dichiarato William
Kennedy, direttore esecutivo del CEC.
Il rapporto, che riunisce i dati del 2002, sottolinea
che ogni nazione fa ricorso ad un mix unico
di carburanti e tecnologie per produrre elettricità.
Mentre gli Stati Uniti producono metà
della loro elettricità dal carbone, il
Messico si ferma a circa l'8% mentre affida
la produzione di oltre due terzi dell'energia
agli impianti a petrolio o a gas naturale. Al
contrario, il Canada produce la maggior parte
della sua elettricità attraverso impianti
idroelettrici. (
)
http://www.cec.org/news/details/index.cfm?varlan=english&ID=2648
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Ambiente e natura |
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Comincia la pulizia:
gli abitanti di Aceh assunti per rimuovere le
macerie dello tsunami
Giacarta, 13 gennaio - Trecento persone sfollate
colpite dallo tsunami nella provincia indonesiana
di Aceh sono state oggi assunte dal Ministero
dei Lavori Pubblici con il sostegno del Programma
di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) per rimuovere
i detriti causati dello tsunami che ha colpito
l'Oceano Indiano. Questa iniziativa di impiego
di massa per la rimozione delle macerie è
volta a fornire reddito ai profughi aiutandoli
allo stesso tempo ad iniziare la ricostruzione.
"Per riportare la normalità nelle
vite delle persone deve essere data loro l'
opportunità di iniziare a riorganizzarsi
in un modo che li aiuti a guadagnare del denaro
per garantire che abbiano una scelta nel mercato,
possano scegliere cosa vogliono fare",
queste le parole di Kristanto Sinandang, capo
della squadra UNDP di soccorso alla crisi ad
Aceh. (
)
Lo sforzo per il soccorso all'emergenza ad Aceh
sta crescendo costantemente. L' UNDP con i suoi
partner sta lavorando per assistere le popolazioni
nel lungo processo di ricostruzione dei loro
mezzi di sostentamento. Il disastro ha ostacolato
lo sviluppo a nord dell'isola di Sumatra e minacciato
la capacità della regione di raggiungere
gli obiettivi di sviluppo del Millennio.
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/january/pr13jan05.html
Governi e ONG promettono
aiuti per lo sviluppo delle barriere coralline
e dei piccoli Stati insulari
14 gennaio - Il Segretario Generale delle nazioni
Unite Kofi Annan, insieme al Presidente delle
Seychelles e al Vice Presidente di Palau, ha
annunciato il lancio di nuove iniziative in
favore della conservazione delle barriere coralline
e della sopravvivenza delle comunità
insulari. (
) Sono state garantite donazioni
per 20 milioni di dollari da parte di governi
nazionali e di diverse ONG, tra cui il WWF,
l'ICRAN (International Coral Reef Action Network)
e Nature Conservancy, in favore della salvaguardia
di una serie di aree protette nei piccoli Stati
insulari in via di sviluppo di tutto il mondo.
"Questo supporto finanziario consentirà
ai piccoli Stati insulari di trasformare il
loro impegno politico in azioni concrete in
grado di aumentare la capacità di recupero
dei sistemi naturali e di creare posti di lavoro,
incrementare il reddito pro capite e la sicurezza
alimentare, sia oggi che per i giorni a venire.",
ha dichiarato Sian Owen, Coordinatore del Progetto
del WWF per la Difesa delle barriere coralline"
(
)
http://www.panda.org/news_facts/newsroom/news.cfm?uNewsID=17895
UNDP fornisce attrezzatura
per immersioni per ripulire corallo thailandese
Volontari sub per ripulire i detriti dello tsunami,
dalle sedie d'ufficio ai lavabi da cucina
11 gennaio, Bangkok, Thailandia - Una missione
di valutazione congiunta condotta questa settimana
da Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite
(UNDP), Banca Mondiale e FAO ha chiesto all'
UNDP di fornire attrezzatura utile per aiutare
nelle operazioni di ripulitura e recupero della
barriera corallina al largo della costa tailandese
colpita dallo tsunami lo scorso 26 dicembre.
Detriti pesanti, dagli arredi d'ufficio ai lavabi
da cucina, stanno minacciando il corallo.
L'attrezzatura, che comprende un veicolo e nave
rimorchio, un gommone veloce, GPS, equipaggiamento
per immersioni, macchine fotografiche subacquee
e sacche subacquee di sollevamento, verrà
consegnata al Dipartimento per le Risorse Marine
(DMR) per iniziare immediatamente a lavorare
sulle aree colpite. (
) Il Dipartimento
ha anche chiesto aiuto per mobilitare 100 volontari
sub ogni domenica per i prossimi due mesi. Le
squadre di volontari aiuteranno a rimuovere
i detriti dal corallo lungo la costa occidentale
tailandese e a ripristinare attentamente la
barriera laddove è andata in pezzi (
).
http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/january/pr11jan05.html
Croazia - La Banca Mondiale
lancia un progetto anti-inquinamento di 80 milioni
di euro
La Banca Mondiale sosterrà un progetto
di 80 milioni di euro (106 milioni di dollari)
per combattere l'inquinamento delle acque lungo
la costa adriatica della Croazia, la principale
risorsa turistica del paese dei Balcani. Il
progetto, da realizzarsi da parte della compagnia
Acque Croate, è diretto a migliorare
la qualità dell'acqua e la protezione
dell'ambiente, la salute pubblica e il potenziale
sviluppo di questo importante settore turistico.
(
)
Nei prossimi 10-15 anni un totale di 177 città
e comuni costieri beneficeranno di un migliore
trattamento della acque reflue, di infrastrutture
per lo scarico e di migliorate condizioni igienico-sanitarie
grazie alla realizzazione del programma. La
conservazione delle risorse naturali costiere
croate è vitale per la locale industria
turistica, vista come elemento chiave per lo
sviluppo economico nazionale a medio termine.
L'industria turistica croata, che è stata
duramente colpita dalla guerra di indipendenza
del 1991-95, si è lentamente riportata
ai livelli prebellici. Più di nove milioni
di turisti hanno visitato la Croazia nei primi
10 mesi del 2004, sei per cento in più
rispetto allo stesso periodo del 2003. La Banca
Mondiale ha avviato 24 progetti in Croazia per
un totale di oltre 1,2 miliardi di dollari a
partire dal 1993. (Fonte: European Water Management
News, www.nwp.nl )
http://www.seeurope.net/en/Story.php?StoryID=54170&LangID=1
Secondo le proiezioni,
gli obiettivi di Kyoto all'interno della UE
possono essere raggiunti solo con l'adozione
di tutte le misure e i progetti individuati
Copenhagen, 21 dicembre - L'Unione Europea è
intenzionata a ridurre l'emissione dei gas serra
in quantità leggermente maggiore di quanto
prevista dal protocollo di Kyoto a patto che
i Paesi Membri mettano in atto tutte le politiche,
le misure ed i progetti previsti per i paesi
terzi, e parecchi di essi diminuiscano le emissioni
in misura maggiore di quanto stabilito. Le previsioni
più recenti, fornite dalla European Environment
Agency evidenziano come i 15 Paesi Membri, prima
dell'allargamento del 2004, dovrebbero ridurre
entro il 2010 le loro emissioni totali del 7,7%
al di sotto del livello del 1999, sulla base
delle singole politiche interne già previste,
e, cosa più importante, identificare
ulteriori politiche e misure addizionali.
Progetti di sei Stati Membri tra quelli prima
del 2004, volti ad usare crediti per progetti
a scarsa emissione, in paesi terzi, avvalendosi
dei "meccanismi flessibili" previsti
dal Protocollo di Kyoto, dovrebbero contribuire
ad una ulteriore riduzione di circa 1,1%, portando
il tasso totale all'8,8%.
Il che rappresenta un passo ulteriore rispetto
alla prevista diminuzione dell'8%, sulla base
del 1990, per la quale i 15 Paesi dell'UE si
erano impegnati per combattere i cambiamenti
climatici.
Ciascuno dei 15 deve anche far fronte all'obiettivo,
concordato e legalmente vincolante, di ridurre
le proprie emissioni in modo tale che la riduzione
globale dell'8% sia assicurata.
Le previsioni invece, indicano che al momento
presente per Danimarca, Italia, Portogallo e
Spagna vanno delineandosi tassi superiori di
emissioni, alcuni con ampio margine di sforamento,
nonostante l'adozione dei meccanismi previsti
a Kyoto e di misure addizionali. Dal canto suo
la Germania sembra a rischio di superare leggermente
il limite, sulla base delle politiche e delle
misure esistenti.
http://org.eea.eu.int/documents/newsreleases/ghg_emissions-trends2004-en
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Cultura e educazione |
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Programma di soccorso
tsunami: l'organizzazione Education International
intende sostenere il rapido ripristino dei sistemi
scolastici
11 gennaio - I sindacati degli insegnanti della
regione colpita dallo tsunami sospettano che
più di 75.000 insegnanti siano stati
colpiti dal disastro. (
) L'assistenza
fornita dai sindacati degli insegnanti di tutto
il mondo attraverso l'organizzazione Education
International è indirizzata in prima
istanza all'Indonesia e allo Sri Lanka. Le organizzazioni
membro di Education International presenti nella
regione si sono mobilitate immediatamente per
rispondere all'emergenza, fornendo assistenza
umanitaria nei momenti immediatamente successivi
al disastro e lavorando per ripristinare i servizi
scolastici.
Per iniziativa di Education International, una
missione internazionale sindacale si recherà
in Indonesia/Aceh e in Sri lanka dal 16 al 22
gennaio. La missione sarà guidata dal
Segretario Generale di Education International
Fred van Leeuwen, che verrà accompagnato
dai rappresentati delle organizzazioni membro
di Education International e del movimento sindacale
internazionale. L'auspicio è che la missione
ottenga informazioni utili all'organizzazione
per ulteriori interventi di sostegno agli insegnanti
e agli studenti nei paesi colpiti dal disastro
e per il ripristino dei servizi scolastici locali.
http://www.ei-ie.org/pub/english/pressrelease/20050111.htm
La Carta della Terra
- Rapporto sui progressi dal mondo
La Consultazione internazionale sull'educazione
ad uno sviluppo sostenibile sottolinea l'importanza
della Carta della Terra.
Svezia, dicembre 2004 - E' stato pubblicato
questo mese il Bollettino dell'International
Consultation, "Impariamo a cambiare il
mondo", un'iniziativa del Governo svedese,
che risale ai primi di quest'anno, in vista
del decennale delle NU sull'Educazione verso
uno Sviluppo Sostenibile. Nel rapporto conclusivo
la Carta della Terra viene menzionata numerose
volte. Vengono sottolineati il suo ruolo di
documento internazionale di valori e principi
per uno sviluppo sostenibile, e l'importanza
di "esplorarne l'uso come mezzo fondamentale
per la formazione educativa degli insegnanti,
oltre ad una nota a proposito dell' Online Research
Center del Segretariato ( www.earthcharter.org/resources
), a testimonianza dell'importanza del Trattato
nel decennio a venire. A proposito dell'Earth
Charter Iniziative, secondo le stesse parole
del Primo Ministro svedse Goran Persson, ciò
che dobbiamo fare è "riunire tutte
le forze, precisare i nostri piani d'azione
e perfezionarne gli strumenti attuativi."
La Carta della Terra in evidenza nel rapporto
finale dell'Asia Pacific Forum per l'Ambiente
e lo Sviluppo.
Giappone, dicembre 2004 - L'APFED, Asia Pacifica
Forum for Environment and Development ha incluso,
nella sua relazione finale, la Carta della Terra
tra i principi fondamentali alla base dell'elaborazione
di ogni politica innovativa: " la sostenibilità
da conseguire non è un mero problema
tecnico. Essa si basa anche sul sentire dei
popoli. Le iniziative politiche da seguire saranno
dunque tanto più efficaci quanto più
il loro profilo sarà fondato su principi
etici, quali quelli enunciati dalla Carta della
Terra. " L'APFED si propone di far fronte
ai problemi più critici in Asia e nella
regione del Pacifico proponendo un nuovo modelli
per un equo sviluppo sostenibile in quest'area.
More information.
L'Istituto di Lingue Moderne si propone di usare
la Carta della Terra nelle lezioni di Spagnolo.
L' Università del Queensland sta progettando
la diffusione di metodi di assistenza agli insegnanti
spagnoli presso l'Institute of Modern Languages
e in due altre scuole secondarie private del
Queensland nell'insegnamento di quella lingua.
La Carta della Terra sarà usata come
ricca fonte di stimoli per l'apprendimento.
More information.
L'ispirazione artistica ad illustrazione dei
principi dela Carta della Terra per il magazine
di un network.
The Friour Project, la rivista di network basata
sui principi della Carta della Terra apparve
per la prima volta alla fine del2002, come reazione
alla preparazione della guerra contro l'Iraq,
presentandosi come terreno d'incontro di networks
diversi, ma aperta al contributo di singoli
artisti e poeti, con l'idea di fare una rivista
collettiva, in cui ogni network potesse produrne
un numero, incentrato sugli sforzi di pace compiuti
nel mondo. La rivista sollecita ora la partecipazione
di artisti visuali, poeti e scrittori nell'espressione
dei principi base della Carta della Terra. Ogni
contributo dovrà essere fatto pervenire
entro la fine di Giugno 2005, e tutti verranno
pubblicati nel nuovo numero del Friour Network
Magazine. Further information.
Nuovi parteners per Earth Charter Comunità
Indicators Project.
USA, dicembre 2004 - Il Hillsborough Community
College, la University of Tampa e The International
Network sono recentemente entrati a far parte
del Progetto della Carta della Terra per gli
Indicatori della Qualità della Vita.
Parte dell'attività di tale Progetto
è intesa a stimolare incontri nelle diverse
comunità e in luoghi diversi, per l'approfondimento
del tema " Cosa rende secondo voi la vita
degna di essere vissuta?" I direttori delle
attività studentesche in ogni campus
saranno incoraggiati a far partecipare tutte
le organizzazioni studentesche all' elaborazione
e alla rassegna degli indicatori More information.
L'innovativo programma
EDC per l'alfabetizzazione degli adulti festeggia
10 anni di attività.
Migliaia di studenti adulti seguiti attraverso
programmi di studio multimediali
New York, 3 gennaio - Cosa si può fare
per raggiungere i 70 milioni di adulti nel continente
americano che hanno bisogno di istruzione di
base, considerando che la maggior parte di loro
non può frequentare le lezioni per non
perdere il posto di lavoro, per la mancanza
di trasporti e per la necessità di accudire
i figli? La ALMA (Adult Literacy Media Alliance)
lo fa sfruttando la popolarità della
televisione e sviluppando programmi divertenti
con la collaborazione di personaggi famosi,
atleti ed attori in grado di catturare l'interesse
degli spettatori. (
) ALMA, che ha la sua
sede principale a New York e festeggerà
questo mese i suoi dieci anni di attività,
ha creato una serie trasmessa dalla televisione
sull'intero territorio nazionale (chiamata TV411)
quale elemento cardine della sua offerta multimediale.
Tali offerte includono ora un sito internet
interattivo, materiale da stampare e schede
didattiche che hanno aiutato migliaia di adulti
ad imparare a leggere. scrivere e fare di conto,
oltre ad aver insegnato loro alcune abilità
fondamentali per aiutarli a farsi strada nella
vita. (
) Dal 1994, ALMA ha prodotto 30
episodi di mezz'ora ciascuno della serie TV411,
attualmente trasmessi da emettenti nazionali
e via cavo (
); si è unita a decine
di stazioni trasmittenti pubbliche per la messa
in onda di TV4111 per più di 14.000 volte;
ha registrato picchi di ascolto di 85.000 spettatori
al giorno nella città di New York, più
di quanti ne abbia avuti in un anno di attività
il programma di alfabetizzazione per adulti
della città; ha prodotto e distribuito
700.000 copie della sua rivista "TV411
su carta" (
); ha addestrato migliaia
di insegnanti, amministratori ed i membri delle
comunità di 31 stati (
).
ALMA riceve donazioni e supporto finanziario
da fondazioni, dal governo e da partner industriali.
http://main.edc.org/newsroom/press_releases/alma2005.asp
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