|
|
|
| |

|
Legislazione
internazionale |
|
|
Ginevra
e Roma ospiteranno il segretariato della Convenzione di Rotterdam 14 nuovi
prodotti chimici e antiparassitari pericolosi aggiunti alla lista di sorveglianza
commerciale Ginevra/Roma, 24 settembre - Ginevra e Roma hanno vinto la competizione
per ospitare il segretariato permanente della Convenzione di Rotterdam. La decisione
è stata presa alla prima Conferenza ministeriale della "Convenzione
di Rotterdam sulla procedura di consenso previo informato (PIC) per alcuni prodotti
chimici e antiparassitari pericolosi nel commercio internazionale", conclusasi
oggi a Ginevra. Il segretariato continuerà ad essere gestito congiuntamente
dal quartiere generale della FAO, l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricultura
delle NU, a Roma, e dall'ufficio dell'UNEP, Programma delle NU per l'ambiente,
a Ginevra. I ministri e gli alti funzionari di 130 governi hanno convenuto
inoltre di aggiungere 14 nuove sostanze chimiche e pesticidi pericolosi alla iniziale
lista di controllo di 27 sostanze. Non vi è stato, per il momento, consenso
per aggiungere un 15° elemento, l'amianto crisotilo. "Aumentando del
50% circa il numero di sostanze chimiche e pesticidi pericolosi che richiedono
il consenso previo informato prima di essere esportate, i governi hanno dato alla
Conferenza di Rotterdam un entusiastico voto di fiducia", ha detto l'assistente
del direttore generale della Fao Louise Fresco. La Conferenza ha inoltre creato
una Commissione chimica d'esame, per valutare le proposte future di aggiungere
nuove sostanze chimiche e pesticidi pericolosi alla lista del PIC, mantenendo
così aggiornata la dinamica della Convenzione. (...) http://www.fao.org/newsroom/

Lanciata
campagna per aree libere da OGM 21 settembre - Lo scorso 14 settembre a
Strasburgo l'Assemblea delle Regioni Europee (AER) e Amici della Terra (FoE) hanno
lanciato una campagna congiunta che mira a proteggere i raccolti tradizionali
dalle conseguenze dell'introduzione di nuove tecnologie genetiche. AER e FoE si
adopereranno, tra le altre cose, a sostenere un quadro legislativo europeo sulla
coesistenza draccolti tradizionali e transgenici nonché un riconoscimento
legale delle aree libere da OGM in Europa. I due gruppi chiedono che vengano
realizzate diverse misure tra cui: ¨Distanze di separazione¨ tra raccolti
geneticamente modificati e non e l'istituzione di un registro per i primi. Introduzione
di un sistema di responsabilità, per risarcire la contaminazione di raccolti
convenzionali o organici, e dei loro semi, attraverso OGM. Il diritto per
gli Stati membri e le autorità regionali di restringere l'uso e la vendita
di OGM all'interno del mercato comune in presenza di prove di un loro impatto
negativo sull'ambiente o di rischi di disseminazione estensiva. Possibilità
per le regioni di definire i loro territori o parte di essi come aree o regioni
libere da OGM, senza che tale decisione venga vista come un'infrazione al principio
della libera circolazione delle merci. (
) http://www.epha.org/a/1427

L'Italia
dona cinque milioni di euro per la riforma penale in Afghanistan Vienna,
17 settembre (Servizio Informazioni ONU) - Il Ministro degli Affari Esteri italiano
ha promesso cinque milioni di euro a supporto del Programma di riforma penale
in Afghanistan promosso dall'Ufficio delle Nazioni Unite sulle droghe e il crimine
(UNODC). Il denaro verrà stanziato per il progetto "Riforma del Sistema
Penitenziario in Afghanistan - Estensione alle Province". L'UNODC, che è
l'agenzia guida delle Nazioni Unite che lavora alla riabilitazione del sistema
penitenziario afgano, baserà il suo lavoro su quanto appreso dal progetto
pilota a Kabul, anch'esso finanziato dall'Italia. Tale progetto pilota, attualmente
in fase di realizzazione, è stato concepito per rivedere regole e ordinamenti
del sistema penitenziario afgano. Altre attività comprendono la riabilitazione
e costruzione dei principali centri di detenzione di Kabul. Le attività
del nuovo progetto si riferiscono alla riforma penitenziaria in province e distretti
selezionati, richiesta dalla Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan
(UNAMA), dalle autorità afgane e da altre parti interessate. Come nel caso
del progetto pilota, il nuovo progetto verrà realizzato in stretta consultazione
con la Commissione afgana per la riforma giudiziaria, il ministero della Giustizia
afgano e le agenzie delle Nazioni Unite. (
) L'Italia è il paese
leader nell'assistenza alla riforma del Sistema penale afgano. L' UNODC ha sviluppato
questo progetto sotto la guida dell'ex Presidente della Corte Suprema d'Italia
e del Coordinatore Speciale per l'assistenza alla giustizia in Afghanistan Giuseppe
di Gennaro. Con questo stanziamento il contributo italiano al programma UNODC
di riforme della giustizia penale in Afghanistan ha raggiunto quota 8,5 milioni
di euro. http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2004/unisnar858.html Torna
su
|

|
Diritti
umani |
|
La
Commissione sulla Sicurezza Alimentare Mondiale adotta il Diritto alle Linee Guida
Alimentari. Una svolta nei negoziati. Roma 24 settembre - La Commissione
FAO per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) ha adottato ieri sera le Linee
Guida Volontarie per "supportare la progressiva realizzazione del diritto
ad un'alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale".
Da molti l'adozione del Diritto alle Linee Guida Alimentari è visto come
una svolta e giunge dopo due anni di negoziazioni chiaramente difficili ma costruttive. L'obiettivo
delle Linee Guida, afferma la FAO, è "fornire una guida pratica"
agli stati per realizzare i loro obblighi relativi al diritto di un'alimentazione
adeguata. Questo dovrebbe migliorare le possibilità di ottenere una riduzione
della fame nel mondo, obiettivo del Vertice Mondiale sull'Alimentazione. Le
Linee Guida Volontarie prendono in considerazione una vasta gamma di principi
importanti, che includono l'equità e la non discriminazione, la partecipazione
e l'inclusione, la responsabilità e il ruolo della giurisprudenza e il
principio che tutti i diritti umani sono universali, indivisibili, correlati e
interdipendenti. Secondo la FAO, vari partecipanti non governativi e organizzazioni
intergovernative hanno contribuito in modo significativo alla preparazione delle
Linee Guida. Tra questi, l'Ufficio dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani,
l'UN Special Rapporteur sul Diritto all'Alimentazione e la Commissione sui Diritti
Economici, Sociali e Culturali e la North-South Alliance, una coalizione di un
vasto numero di ONG. (
) http://www.fao.org/newsroom/en/news/2004/50821/index.html

Giordania:
i professori portano a termine il seminario regionale sul diritto umanitario internazionale 16
settembre - L'ICRC ha recentemente organizzato un seminario sul diritto umanitario
internazionale che ha visto convenire 40 professori di legge provenienti da 15
paesi arabi e dal Pakistan. All'apertura dell'evento ad Amman, il ministro dell'Educazione
e della Ricerca Scientifica di Giordania, Issam Za'balawi, si è rivolto
ad un pubblico di 250 diplomatici giordani e di altri paesi, professori di legge
e rappresentanti delle forze armate e della società civile riferendo che
la Giordania continua ad essere impegnata nel potenziamento dell'insegnamento
del diritto umanitario nelle proprie scuole ed università. Egli ha sottolineato
che otto facoltà di legge hanno già iniziato l'insegnamento di questa
materia e che altre seguiranno. I partecipanti sono stati particolarmente interessati
nello scoprire come coloro che violano il diritto internazionale umanitario possono
essere ritenuti responsabili per le loro azioni. Questa questione è stata
discussa da un gruppo di esperti. Presieduto dal Ministro di Stato e Rappresentante
del Governo della Giordania, Asma Khader, il seminario ha coinvolto il giudice
Sang-Hyun Song della Corte Criminale Internazionale e il giudice Amin Mehdi del
Tribunale Penale Internazionale per l'ex Iugoslavia. Molti partecipanti hanno
concluso il seminario con la determinazione di estendere ulteriormente la rete
di professori arabi che insegnano la legge internazionale umanitaria, e con il
forte intendimento a diffondere la conoscenza dei suoi principi e regolamenti
nelle facoltà arabe. (
) http://www.icrc.org/
|
 |
Economia e sviluppo |
|
Investitori
si incontrano per esplorare opportunità in Albania New York, 23
settembre - L'Albania, un paese che attualmente vive una fase di transizione tra
crisi e recupero a sviluppo e crescita, cerca ora di incrementare l'investimento
diretto estero. E' questa la premessa di un forum di investitori tenutosi oggi
a New York. Il forum promuoverà le opportunità di investimento in
Albania nei settori, tra gli altri, dell'energia e delle telecomunicazioni, a
potenziali investitori statunitensi attraverso discussioni con i leader del paese
ed un film documentario appositamente realizzato per l'evento. Creando opportunità
di collegamento tra i partecipanti, il forum prepara le basi per attività
future tra Governo albanese, investitori interessati e agenzie ed organizzazioni
sostenitrici tra cui il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).
(
) Il forum degli investitori viene convocato dal Ministero dell'Economia
albanese con il sostegno di UNDP, in collaborazione con il Dipartimento statunitense
per il Commercio e il gruppo Eurasia. (
) http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/september/pr23sept04.html
Giovani
leader dicono "No" al commercio come al solito nelle nei paesi Asiatici
e del Pacifico. Una nuova dichiarazione richiede una piattaforma giovanile
negli incontri regionali governativi New York, 22 settembre - In una dichiarazione
adottata questa settimana ad Hiroshima, cento giovani asiatici e del Pacifico
sfidano le prime organizzazioni internazionali della regione ad occuparsi delle
loro raccomandazioni sul modo di affrontare la povertà, la fame e la malattia.
La dichiarazione si concentra sugli Obiettivi dello Sviluppo del Millennio, otto
punti di riferimento globali da raggiungere entro il 2015. (
) Inoltre, essi
mettono in evidenza la loro preoccupazione secondo la quale, mentre alcuni paesi
dell'Asia e del Pacifico hanno compiuto degli sforzi notevoli verso gli Obiettivi,
la regione ha il più alto numero di persone in condizioni di povertà,
con 700 milioni di persone povere su 1,2 miliardi nel mondo I delegati, che
hanno firmato come sostenitori della Campagna giovanile per il Millennio, hanno
promesso di fare il possibile per incoraggiare le loro comunità a ridurre
la povertà e hanno preso l'impegno di organizzare una rete permanente di
giovani leader nella loro regione con lo scopo di redigere un loro programma comune
(
) http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/september/hiroshima.html
L'IFAD fornisce
fondi per la ricostruzione post-conflitto in Burundi per aiutare la popolazione
povera rurale a ricostruire la propria vita Roma 20 settembre - Il Fondo
Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) fornirà assistenza per ricostruire
il sostentamento nelle comunità rurali dopo il conflitto in Burundi. Il
Programma di Transizione per la Ricostruzione Post-Conflitto di 32,7 milioni di
dollari aiuterà a ricostruire l'agricoltura del paese, le infrastrutture
e il tessuto sociale danneggiato dalla lotta civile. Il programma beneficerà
circa 370.000 persone che vivono nelle province Bujumbura Rural, Bururi e Ruyigi.
Del costo totale del programma, l'IFAD fornirà un prestito di 16,3 milioni
di dollari che servirà per ricostruire il sostentamento delle popolazioni
e la sicurezza alimentare in circa 74.000 famiglie rurali. L'accordo sul prestito
è stato firmato oggi alla sede centrale dell'IFAD dal Ministro delle Finanze
della Repubblica del Burundi, Athena's Gahungu, e dal vice presidente dell'IFAD,
Cyril Enweze. Uno degli aspetti chiave del programma di ricostruzione sarà
lo sviluppo guidato dalla comunità. Il programma lavorerà per stabilire
un Comitato di Sviluppo della Comunità (CDC), responsabile per la pianificazione
dello sviluppo, la mobilitazione delle risorse e la realizzazione delle attività
correlate. Il programma formerà circa 10.000 persone che faranno parte
del CDC. Alcuni civili parteciperanno anche a formazione in consulenza legale.
Uno studio legale mobile offrirà supporto legale alle donne che hanno sofferto
varie forme di violenza durante il conflitto. (
) http://www.ifad.org/media/press/2004/31.htm

Accordo storico
tra HABITAT e UCLG Barcellona, 17 settembre - Nella conclusione del secondo
Forum Mondiale Urbano di Barcellona, i leader di Città e Governi Locali
Uniti (UCLG) e il Direttore Esecutivo di HABITAT, Anna Tibaijuka, hanno firmato
oggi un accordo per portare ad un nuovo livello la collaborazione tra le Nazioni
Unite ed i governi locali in tutto il mondo. L'accordo si riferisce essenzialmente
alla localizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio verso cui si sono
impegnati i leader mondiali nel 2000. L'UCLG, con sede a Barcellona, è
una nuova organizzazione dedicata a promuovere i valori, gli obiettivi e gli interessi
dei governi locali ed urbani in tutto il mondo ed è la maggiore organizzazione
di governi locali con partecipanti che rappresentano oltre la metà della
popolazione mondiale. L'UCLG dà voce a qualsiasi governo locale, sia esso
di piccole o grandi dimensioni, rurale o urbano, rappresentandone gli interessi
a livello mondiale e sottoponendo all'attenzione internazionale temi chiave per
il futuro delle città e dei cittadini. Il nuovo accordo avrà
come oggetto quattro punti principali, considerati di vitale importanza: governabilità,
democrazia locale, un nuovo partenariato urbano per localizzare gli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio nelle città, un dialogo internazionale sostenuto
dal Gruppo di Consulenza sul Decentramento (AGRED) ed una maggiore importanza
al Comitato Consultivo sulle Autorità Locali (UNACLA) delle Nazioni Unite.
(
) http://www.unhabitat.org/wuf/2004/UCLG_Sign_Historic.asp

Nuova
iniziativa congiunta dell'Unione Europea e di HABITAT Barcellona, 16 settembre
- L'Unione Europea e l'Agenzia dell'ONU HABITAT hanno lanciato questa settimana
un'iniziativa congiunta volta a rendere più sostenibili le città
del mondo e inserita in un nuovo quadro di maggior cooperazione tra le due organizzazioni. Negli
ultimi tre anni l'HABITAT e la Commissione dell'UE sono state impegnate in un
processo di rafforzamento della collaborazione nell'ambito dell'attuazione dell'Agenda
di HABITAT e nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, con
riferimento specifico alla riduzione della povertà urbana. Durante un
evento speciale del Forum Mondiale Urbano di Barcellona, alla presenza di rappresentanti
di oltre 10 Stati Membri dell'Unione Europea ed altri diplomatici, il Direttorio
di Ricerca della Commissione Europea e l'HABITAT hanno lanciato una pubblicazione
congiunta intitolata "Creare un mondo di città sostenibili".
Il Capo Settore della Direzione Generale di Ricerca della Commissione Europea,
signor Ponthieu, ha affermato che tale pubblicazione ha rivestito un ruolo di
vitale importanza sia per la Commissione Europea che per l'HABITAT dal momento
che le ricerche effettuate da entrambe le istituzioni avevano tutte lo scopo di
risolvere i problemi urbani e di applicare in tal senso nuove soluzioni vantaggiose
dal punto di vista economico. (
) http://www.unhabitat.org/wuf/2004/European_Union.asp
Torna
su
|
 |
Solidarietà |
|
La
Caritas risponde alla crisi dell'uragano di Haiti Caritas Internationalis
sta lanciando un appello di quasi 900.000 dollari per fornire aiuto immediato
agli Haitiani colpiti dal più recente ciclone che ha devastato il loro
paese. L'uragano Jeanne ha rapidamente seguito le orme di altri potenti cicloni
e tempeste tropicali, ed è considerato il peggiore che abbia colpito i
Caraibi nell'ultimo decennio. Secondo i funzionari locali della Caritas, le frane
hanno ucciso più di 1.000 persone nella sola Haiti, ferendone 100.000. Haiti
ha subito nell'arco di un anno una pletora di disastri naturali e causati dall'uomo.
A marzo la Confederazione Caritas ha lanciato un appello per 1 milione di dollari
per fornire d'urgenza medicinali e cibo alle vittime della violenze politica che
ha devastato il paese. A maggio, Caritas Internationalis ha lanciato un secondo
appello come reazione alla disastrosa inondazione che ha ucciso più di
mille persone distruggendo innumerevoli città e villaggi. Quest'ultimo
appello in seguito alle devastazioni causate dall'uragano Ivan è una prima
risposta. I fondi forniranno generi di soccorso, alimentari e non, come utensili
di cucina, sacchi a pelo, tende, medicinali, cloro, e acqua potabile a 2.000 famiglie
in tre diverse parti del paese. Un Team di Supporto ai Soccorsi d'Emergenza della
Confederazione Caritas è in partenza per Haiti per assistere la Caritas
Haiti a valutare gli aiuti necessari. (...) Caritas Internationalis è
una confederazione di 162 organizzazioni cattoliche di soccorso, sviluppo e servizi
sociali, presente in oltre 200 paesi e territori. http://www.caritas.org

PAM
- Haiti: un convoglio di aiuti raggiunge la città di Gonaives, colpita
dale inondazioni. Port Au Prince, 22 Settembre - Il Programma Alimentare
Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha inviato il primo convoglio umanitario verso
la città haitiana di Gonaives, devastata lo scorso fine settimana da inondazioni
che hanno lasciato dietro di sé una scia di centinaia di morti e migliaia
di superstiti, i quali hanno un disperato bisogno di soccorso. Il convoglio, formato
da 12 camion, è arrivato a destinazione lo scorso Martedì sera,
trasportando un carico di 40 tonnellate cubiche di riso, olio vegetale e razioni
di cibi secchi. Le provviste verranno distribuite dall'Organizzazione Non-Governativa
CARE nel corso dei prossimi giorni. Un secondo convoglio si metterà in
marcia da Port Au Prince verso Gonaives verso la fine di questa giornata. (
) Haiti
è stata ripetutamente colpita, per tutto il corso dell'anno, da inondazioni.
Migliaia di persone sono state annientate nel maggio scorso da frane ed inondazioni;
proprio quando il paese lottava duramente per riprendersi da mesi di guerra civile
ed instabilità politica. Il PAM distribuisce aiuti alimentari a più
di 500.000 persone ad Haiti, il paese più povero dell'emisfero occidentale. http://www.wfp.org

Semi
di qualità per riabilitare il riso prodotto in Sri Lanka A beneficio
di oltre 55.000 famiglie colpite dal conflitto nella zona nord orientale del paese Roma,
24 settembre - Oltre 55.000 famiglie colpite dal conflitto nella parte nord orientale
dello Sri Lanka avranno accesso a semi di riso di qualità grazie ad un
progetto di emergenza lanciato recentemente finanziato dal governo del Giappone,
ha affermato oggi l'Organizzazione delle NU per l'alimentazione e l'agricoltura
(FAO). Il progetto di 1,4 milioni di dollari risponderà alle necessità
immediate di piccole famiglie contadine colpite da 20 anni di conflitto nel paese,
e supporterà una riabilitazione a lungo termine della produzione dei semi
di riso di qualità certificata di questa zona. Un totale di 15.000 persone
sfollate all'interno del paese (IDP) e altri coltivatori vulnerabili riceveranno
dei sacchi di semi di riso di qualità per la stagione Maha che inizierà
a settembre. Attraverso uno schema di rotazione delle sementi, un contadino che
riceve un bushel di semi di qualità e la corrispondente quantità
di fertilizzante restituisce due bushel di semi dopo il raccolto. Questi semi
saranno dati a due nuovi beneficiari. Oltre a ricevere i semi, ai contadini saranno
insegnate le moderne tecniche di produzione. (
) http://www.fao.org/newsroom/en/news/2004/50387/index.html

L'ADRA
continua a distribuire aiuti per gli uragani nelle Isole Cayman, Grenada e Giamaica Silver
Spring, Maryland, USA, 23 settembre - L'Agenzia Avventista per lo Sviluppo ed
il Soccorso (ADRA) continua a fornire assistenza generale alle zone recentemente
colpite dagli uragani nei Caraibi. Ieri, sono state trasportate via aereo circa
8,000 tonnellate di merce nelle Isole Cayman perché venissero distribuite
dall'ADRA. (
) Un enorme container da carico di 40 piedi di generi di
soccorso è stato inviato ieri alle zone colpite dall'uragano che è
passato per Grenada e saranno ugualmente distribuiti dall'ADRA. Queta merce, valutata
approssimativamente a 38.000 dollari, è stata donata dal Capital Area Fodd
Bank di Washington, D.C. Nelle circa 24.000 tonnellate di merce c'erano dentifricio,
sapone, verdure in barattolo, bevande, cracker, biscotti e altri generi alimentari.
(
) http://www.adra.org/ADRANews/092304.html

Repubblica
Democratica del Congo: aiuti ad oltre 5.200 famiglie in una regione del Kivu del
Sud 8 settembre - dal 4 al 7 settembre il CICR ha organizzato la distribuzione
di aiuti non alimentari alle oltre 5?200 famiglie nella regione di Fizi nel Kivu
del Sud, distribuendo, tramite camion partiti da Bukavu, kit di generi per la
casa contenenti ognuno un set di coperte, utensili da cucina, capi di vestiario,
sapone, una tanica ed una zappa. La regione di Fizi, situata a circa 250 km
a sud di Bukavu sulle sponde del lago Tanganika, ha fatto da scenario a vari conflitti
armati dal 1998. La popolazione ha sofferto tremendamente in questi anni a causa
dei saccheggiamenti, della distruzione delle infrastrutture (scuole, ospedali
ed edifici amministrativi) e dei frequenti spostamenti dovuti all'insicurezza
del luogo. Tuttavia, dal 2003 è regnata una relativa calma in quest'area
e molte persone fuggite ai combattimenti stanno iniziato a rientrare. L'economia
della regione è basata principalmente sull'agricoltura ma, a causa del
susseguirsi degli scontri armati, i raccolti si sono ridotti così tanto
da rendere difficoltosa la preparazione delle sementi nella scorsa stagione dei
raccolti e conseguentemente i contadini trovano difficoltà a ricavare qualcosa
dalle loro coltivazioni. http://www.icrc.org/
Torna
su
 |
Pace e sicurezza |
|
TRANSCEND
- Programma internazionale avanzato di formazione sul passaggio dalla guerra alla
pace Transizione e Ricostruzione Post-bellica, 22-26 Novembre 2004, Romania Peacebuilding,
Conflict Transformation and Post-War Rebuilding, Reconciliation and Resolution [PCTR]
è uno dei programmi internazionali di formazione più avanzati della
TRANSCEND. E' rivolto a professionisti, personale ONU, personale nazionale ed
internazionale di agenzie per lo sviluppo ed il soccorso, nonché tutti
coloro che sono impegnati nella ricostruzione post-bellica, la riabilitazione
e la riconciliazione, così come nella transizione verso la pace. Il programma
comprende moduli speciali su: [i] consolidamento della pace e la trasformazione
di un conflitto prima che sfoci nella guerra e nella violenza, di modo che detti
conflitti possano essere trasformati prima di dover ricorrere alla violenza, prevenendo
così lo scoppio di un'eventuale guerra. [ii] mobilitare, rinforzare e sviluppare
le capacità delle risorse locali ed internazionali in materia di pace e
trasformazione dei conflitti, per porre fine alla violenza nel corso delle guerre.
[iii] sviluppare schemi strategici ed approcci integrati al processo di consolidamento
della pace e della trasformazione dei conflitti a livello locale, nazionale e
regionale in favore di ONG locali e nazionali, attori internazionali ed agenzie
ONU. Per ulteriori informazioni, si prega di visitare: PCTR o http://www.transcend.org,
dove è possible consultare l'annuncio del programma (colonna di destra,
in alto). Altrimenti, scrivere a: Calina Resteman training@transcend.org
Torna
su
|
 |
Salute |
|
L'OMS
emette nuove linee guida per l'acqua potabile per aiutare a prevenire epidemie
e malattie legate all'acqua. Marrakech/Ginevra, 21 Settembre 2 - Assicurarsi
che l'acqua potabile sia sicura è una sfida in ogni parte del mondo: dall'acqua
condotta con tubazioni nelle case, a quella raccolta nei pozzi rurali o fornita
nei campi profughi, in situazioni d'emergenza. La contaminazione dell'acqua potabile
è troppo spesso rilevata solo in seguito ad una crisi sanitaria, sfociata
in epidemie o perdite di vite umane a causa della scarsa qualità dell'acqua
potabile. Quest'oggi, l'OMS ha emesso delle nuove raccomandazioni che contribuiranno
a prevenire la contaminazione dell'acqua potabile. L'OMS informa i gestori
locali e nazionali di acqua potabile, così come le società e le
organizzazioni che forniscono acqua potabile a cinque miliardi di persone nel
mondo, che la sfida per fornire acqua potabile sicura a tutti è sempre
più impegnativa. Le linee guida aggiornate in materia di qualità
dell'acqua potabile (GDWQ) aiuteranno i gestori ed i fornitori di acqua potabile
di tutto il mondo a mantenere e migliorare la qualità della propria acqua
potabile. (
) http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2004/pr67/en/

L'ECHO
dona 1,6 milioni di euro all'UNICEF per i bambini dello Zimbabwe Harare,
Zimbawe, 20 settembre - L'Ufficio Umanitario della Communità Europea (ECHO)
in Zimbabwe ha devoluto un contributo di € 1?600?000 all'UNICEF per la fornitura
di assistenza mirata alle donne ed ai bambini più vulnerabili del Paese
africano. (
) Tale donazione ha luogo in un momento in cui molte famiglie
e comunità continuano a lottare per le conseguenze del ridotto accesso
ai servizi sociali di base, di tre anni di siccità e dell'epidemia di AIDS.
Lo Zimbabwe, con un tasso di infezione da HIV del 24.6% e circa 1?820?000 sieropositivi,
detiene in questo momento il primato negativo di endemicità dell'AIDS a
livello mondiale. Il numero degli orfani continua ad aumentare, con circa 800?000
persone al di sotto dei 18 anni che hanno perso uno od entrambi i genitori a causa
dell'AIDS (fonte "Children on the Brink" 2004). Con oltre un milione
di orfani, molti bambini si affidano alle nonne o diventano loro stessi capifamiglia
dovendo badare alla sopravvivenza personale e dei loro fratelli più piccoli. Il
contributo, che si incentra sui programmi dell'UNICEF già iniziati tramite
il sostegno dell'ECHO per il 2003/2004, andrà a favore dei bambini malnutriti,
orfani ed altri bambini in situazioni disagiate, specialmente quelli a capo di
un nucleo familiare, nonché alle famiglie ed alle comunità che sostengono
questi bambini. (
) http://www.unicef.org/media/media_23874.html

Circa
13 milioni di bambini di età inferiore ai 5 anni, in otto stati della Nigeria
settentrionale, sono stati inclusi nelle Giornate Subnazionali dell'Immunizzazione
(SNID) dal 6 al 9 settembre 17 settembre - Questo evento porta a porta
era volto a contrastare gli effetti della sospensione di un anno delle attività
di immunizzazione in diversi stati della Nigeria settentrionale, dovuta alle voci
diffuse secondo le quali il vaccino orale antipolio può essere nocivo ai
bambini. Questo è stato il secondo round di SNID tenutosi in Nigeria settentrionale
dal mese di luglio, quando gli stati interessati hanno dichiarato che il vaccino
era sicuro e hanno revocato la controversa sospensione. I partecipanti e diverse
agenzie stampa internazionali hanno riferito che, nonostante la resistenza opposta
da alcuni genitori alle attività di immunizzazione, l'evento durato quattro
giorni è stato coronato dal successo. "Dopo una pausa di più
di 11 mesi, ci vorranno del tempo e molti tentativi di sostegno e mobilitazione
sociale per riuscire a riorientare i genitori", ha detto Ade Adefeso, presidente
del Comitato nazionale Polioplus della Nigeria, che ha preso parte agli SNID insieme
ai soci del Rotary a Kano. Il Paese ha capeggiato la sospensione delle attività
di immunizzazione, e in seguito è diventato l'epicentro di un'epidemia
di poliomielite, estesasi a 10 paesi africani precedentemente immuni dalla malattia. http://www.rotary.org/newsroom/polio/news02.html
 Afganistan:
inchieste domestiche motivano pratiche di acqua salubre 8 settembre - I
risultati di un'inchiesta domestica effettuata con sei mesi di visite porta a
porta in Aqali Shams, Kabul, da educatrici sanitarie addestrate da Population
Services International (PSI) hanno rivelato un fortissimo aumento dei comportamenti
igienici relativi ai metodi di utilizzo e conservazione dell'acqua. Le istruttrici
del PSI hanno misurato il comportamento iniziale e, utilizzando cartoline illustrate,
hanno insegnato regole di conservazione e trattamento dell'acqua con la loro soluzione
Clorin. La fase educativa ha ben motivato comportamenti positivi: il primo mese,
722 intervistate avevano riferito che il loro contenitore d'acqua non era pulito,
mentre al sesto mese soltanto sette si trovavano ancora in questa condizione. http://www.irc.nl/source/
(Water and Sanitation, no.35-36) http://www.psi.org/news/0804d.html
Torna
su
|
 |
Energia e sicurezza |
|
California:
un rapporto rivela che il risparmio d'acqua riduce il consumo energetico 8
settembre - Mentre la California deve fronteggiare sia una domanda crescente di
elettricità e una siccità, un nuovo rapporto (1) mostra la connessione
nascosta tra due risorse troppo scarse, l'energia e l'acqua. Il risparmio d'acqua
è un metodo non sfruttato di risparmiare energia e di fronteggiare i picchi
di consumo di elettricità. Il Progetto statale californiano per l'acqua
(SWP), che trasporta acqua dalla California del nord a quella del sud, è
il più forte singolo consumatore di energia dello stato, con un consumo
del 2-3 per cento di tutta l'energia elettrica. Gli impianti di rifornimento d'acqua
e di trattamento delle acque reflue sono anch'essi consumatori d'energia. Tuttavia
gli amministratori pubblici considerano raramente i costi energetici, e i risparmi
potenziali, nella pianificazione del rifornimento dell'acqua. A livello del consumatore,
l'uso di apparati per l'acqua efficienti da un punto di vista energetico può
contribuire a ridurre i costi sia dell'acqua che dell'energia elettrica. Il
rapporto elenca cinque risultati chiave: (a) la conservazione dell'acqua abbatte
il consumo energetico ed il relativo costo; (b) il riciclaggio dell'acqua è
una fonte idrica altamente efficiente; (c) la rotazione dei terreni agricoli può
far aumentare il consumo energetico se l'acqua è trasferita ad altri usi
agricoli o urbani; (d) la rotazione dei terreni agricoli può ridurre il
consumo d'energia se l'acqua viene impiegata per l'ambiente; (e) convogliare acqua
al di sopra delle dighe costa energia e denaro. (1) Cohen, R ; Nelson, B. and
Wolff, G. (2004). Energy down the drain : the hidden costs of California's water
supply. New York, NY, USA, Natural Resources Defense Council. vii, 78 p. http://www.nrdc.org/water/conservation/edrain/contents.asp
http://www.irc.nl/source/
(Water and Sanitation, no.35-36) http://www.nrdc.org/media/pressReleases/040824.asp 
Utilizzo
di acque reflue urbane per il giardinaggio locale 8 settembre - In Senegal
è in corso una ricerca che utilizza pistia stratiotes (lattuga d'acqua)
per il trattamento delle acque reflue e poterle riutilizzare con sicurezza nel
giardinaggio per il mercato nelle aree rurali povere. Ora nella sua seconda fase(2004-2005),
questa ricerca viene condotta da un gruppo interdisciplinare di biologi, urbanisti
e tecnici e con il sostegno del Centro internazionale di ricerca e sviluppo (IDRC),
dall'Agenzia canadese per lo sviluppo internazionale (CIDA) e dal Programma delle
Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). Durante la prima fase del progetto (1999-2002),
I ricercatori scoprirono che alcune verdure irrigate con acque reflue producevano
raccolti più abbondanti di quelli di verdure irrigate con acqua normale
e nutrite con fertilizzanti. Un'altra scoperta fu che le zanzara portatrici di
malaria non si riproducevano negli stagni di acque reflue. D'altro canto, i ricercatori
constatarono anche che alcuni dei loro siti sotto esperimento non potevano sopravvivere
nei bacini, mentre altri stabilimenti non erano in grado di produrre acqua in
linea con i requisiti dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
La seconda fase della ricerca è ora volta alla produzione d'acqua che possa
essere riusata negli orti e che osservi le raccomandazioni dell'OMS, ricercando
al tempo stesso di utilizzare i prodotti collaterali del trattamento. Per esempio,
le piante, una volta essiccate, potrebbero essere usate come fonte altamente proteica
di foraggio per gli animali. http://www.irc.nl/source/
(Water and Sanitation, no.35-36)
Torna
su
|
 |
Ambiente e natura |
|
2004/5:
dài vita al tuo fiume - Il tuo Comune rispetta i corsi d'acqua? Progetto
panalpino del WWF per i ragazzi dai 10 ai 14 anni Per l'anno scolastico 2004/5
e 2005/6 le scuole e i singoli ragazzi che abitano nei paesi alpini sono chiamati
a impegnarsi perché le loro comunità siano informate e le autorità
si attivino per la tutela dei corsi d'acqua all'interno della campagna WWF "Kids
for the Alps" che ha lanciato quest'anno il nuovo progetto DÀI VITA
AL TUO FIUME. (
) Il 79% dei corsi d'acqua alpini ha un equilibrio naturale
compromesso dalla presenza di centrali idroelettriche e l'82% presenta una qualità
dell'acqua carente. Grazie al materiale didattico disponibile sul sito, i
docenti potranno approfondire con le classi la conoscenza dei corsi d'acqua e
dei fattori che ne influenzano lo stato di salute. Attraverso il Questionario
sulle "comunità amiche dei fiumi" i ragazzi scopriranno se la
loro comunità rispetta i fiumi e sulla base di questo risultato potranno
sviluppare un progetto per migliorare la situazione (ad esempio nell'impiego dell'acqua
o nella manutenzione di un fiume). I questionari saranno poi raccolti dal WWF
e i Comuni che avranno dimostrato il loro impegno saranno premiati con il diploma
"Comune amico dei fiumi". Dopo questa prima fase conoscitiva grazie
all'Action kit per l'acqua, si forniranno indicazioni su come promuovere presso
le autorità politiche e la comunità il proprio progetto in favore
dei fiumi. Le stesse autorità locali saranno invitate ad adottare misure
concrete per divenire "comunità amiche dei fiumi". Il progetto
ha ottenuto il patrocinio dell'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. (
)
I test e i risultati sono pubblicati, nelle principali lingue alpine, sul sito
www.kids-for-the-alps.net Maggiori informazioni sulle iniziative WWF Italia
per l'educazione ambientale sono sul sito htttp://www.wwf.it/educazione
L'azienda
statunitense per la gestione dei parchi si impegna per una riduzione del CO2 Washington,
DC, 22 Settembre - Nell'ambito dell'iniziativa del WWF per la salvaguardia del
clima (Climate Savers), la Xanterra Parks & Resorts, la più grande
azienda Statunitense per la gestione di parchi ed aree naturali, ha annunciato
il proprio impegno nel ridurre le emissioni di diossido di carbonio (CO2), responsabili
del trattenimento del calore. "Il WWF guarda con fiducia al fatto che
i circa 17 milioni di turisti che visitano i parchi e le aree naturali dove sono
situate le strutture della Xanterra (bungalows, ristoranti e negozi al dettaglio)
avranno la possibilità di ricevere informazioni sulle soluzioni preposte
a risolvere il problema del riscaldamento globale", ha affermato Katherine
Silverthorne, Direttore del Programma per i Cambiamenti Climatici di WWF-USA.
"Ormai, la sopravvivenza di molti dei nostri parchi nazionali dipende da
tali soluzioni", ha poi aggiunto. "E' di grande aiuto il fatto che Xanterra,
nella sua veste di più grande azienda per la gestione dei parchi del paese,
sia in prima fila nello sforzo di rallentare il riscaldamento globale e proteggere
la natura e la vita selvatica". Il progetto della Xanterra, portato avanti
in collaborazione con il WWF ed il Centro per l'Energia e le Soluzioni in Favore
del Clima, permetterà entro il 2015 la riduzione del 10% dei livelli delle
emissioni di CO2 registrati nel 2000. Nell'ambio dell'accordo Climate Savers,
il WWF e Xanterra lavoreranno fianco a fianco per sensibilizzare l'opinione pubblica
sulle soluzioni a nostra disposizione per quanto riguardano i cambiamenti climatici,
fra le quali c'è il programma di istruzione in-loco per tutti i visitatori
dei parchi nazionali gestiti da Xanterra (
) http://www.panda.org/news_facts/newsroom/other_news/news.cfm?uNewsID=15373

1.55
milioni di dollari in fondi IFAD contro le locuste del deserto in Africa occidentale Roma
20 settembre - Per arrestare la diffusione della locusta del deserto il Fondo
Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) ha approvato donazioni per 1.55
milioni di dollari. Le 12 donazioni aiuteranno anche a creare le basi per soluzioni
a lungo termine che possano prevenire attacchi futuri. Finora gli interventi di
emergenza per i campi infestati dagli insetti non si sono dimostrati sufficienti
ad arginare gli ampi sciami che volano tra più di dieci paesi nell'Africa
settentrionale e occidentale, divorando raccolti ed erbe. (
) Dieci dei
dodici stanziamenti daranno un'assistenza immediata per la formazione di personale,
nonché l'acquisto di attrezzature e l'allestimento di laboratori in Algeria,
Burkina Faso, Ciad, Gambia, Mali, Mauritania, Marocco, Nigeria, Senegal e Sudan.
Gli altri due stanziamenti, per un totale di 500mila dollari, saranno utilizzati
per proseguire nell' offerta di soluzioni a lungo termine per fronteggiare l'invasione
delle locuste in tutto il continente. Dagli anni Ottanta l'IFAD lavora insieme
ai suoi partner delle Nazioni Unite, in special modo la FAO, per sperimentare
metodi di controllo biologicamente compatibili che possano minacciare le invasioni
proteggendo al tempo stesso la salute dell'ecosistema e dell'ambiente. Per disorientare
gli animali vengono utilizzati feronomi che impediscono la formazione di sciami.
Un'altra soluzione è la diffusione del fungus Metarhizium, facilmente reperibile
in natura, sugli insetti, che ne vengono invasi e sono destinati a morire nell'arco
di due settimane. (
) http://www.ifad.org/media/press/2004/30.htm

UNEP
e il Ministero dell'Ambiente iracheno per valutare i luoghi chiave di inquinamento Nairobi/Ginevra,
14 settembre - I "luoghi caldi" ambientali in Iraq dovranno essere analizzati
come parte di un piano a lungo termine per risanare il paese dopo una decina di
anni di instabilità e conflitto, il Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente
(UNEP) ha annunciato oggi. Gli scienziati iracheni, formati nelle recenti specialità
di laboratorio e di sperimentazione sul campo, porteranno avanti dei test su numerosissimi
luoghi contaminati al fine di valutarne la pericolosità per la salute dell'uomo,
per la vita animale e per il più vasto ambiente. Nel progetto, coordinato
dall'UNEP in stretta cooperazione con il Ministro dell'Ambiente iracheno, gli
scienziati condivideranno esempi con l'Unità di valutazione post-conflitto
(PCAU) a Ginevra in modo che la sperimentazione possa essere realizzata sia in
Iraq che in laboratori di buona reputazione e autonomi d'Europa. La nuova iniziativa
mette in evidenza l'impegno del governo iracheno nel porre le questioni ambientali
al centro degli sforzi di ricostruzione, nonostante le continue difficoltà
presenti nel paese. (
) http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=406&ArticleID=4602&l=en
Torna
su
|
 |
Cultura e educazione |
|
I
bambini sollecitati ad esprimere le loro paure e speranze per le città
del mondo Gara internazionale di pittura dei bambini sull'ambiente - 2004 Nairobi,
24 settembre - La grandezza e la miseria delle città del mondo sarà
il tema principale della gara internazionale di pittura dei bambini che si svolgerà
quest'anno, sponsorizzata dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP),
dalla Fondazione giapponese per la Pace Globale e per l'Ambiente e dalla Bayer
AG, una compagnia chimica e farmaceutica tedesca. La gara di pittura, la quattordicesima
nel suo genere, si è tenuta dal 1990 ed ha avuto la partecipazione di oltre
160.000 bambini in più di 150 paesi. La gara 2004-2005 sarà incentrata
sul tema "Città Versi" e per la prima volta ai partecipanti verrà
chiesto di presentare i loro lavori al più vicino ufficio regionale dell'UNEP
- in Tailandia, Svizzera, Messico, USA, Stato di Bahrain o Kenya. I quadri potranno
essere presentati su base cartacea o attraverso internet all'indirizzo http://www.unep.org/tunza.
La gara di pittura si apre oggi, 24 settmbre 2004. Tutti i quadri dovranno essere
presentati agli uffici regionali dell'UNEP prima del 31 gennaio 2005. I vincitori
del premio in ogni regione verranno resi notialla Giornata della Terra il 22 aprile
2005, e il primo vincitore, e il proprio genitore o tutore, riceveranno un rimborso
per un viaggio a San Francisco dove avranno luogo le principali celebrazioni internazionali
per la Giornata Mondiale dell'Ambiente il 5 giugno 2005. (
) http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=406&ArticleID=4612&l=en

Carcere
di Rebibbia: 2°corso di formazione professionale del Rotary per il settore
restauro Roma, 16 settembre - Concluso
il primo corso biennale della Scuola di Restauro del mobile antico, in ottobre
inizia il secondo corso biennale (800 ore complessive), per l'organizzazione del
quale i docenti - tutti volontari rotariani del Distretto 2080 - con la collaborazione
della Direzione della Casa Circondariale di Rebibbia N.C.-Roma, sono già
all'opera. Il progetto ha il fine di dare migliori opportunità di lavoro
ai detenuti in vista del loro reinserimento nella società. Durante l'attività
didattica della Scuola di Restauro sono stati eseguiti gratuitamente, all'interno
della casa Circondariale di Rebibbia, molti lavori di restauro, conservazione,
consolidamento e recupero di reperti di proprietà della Corte di Cassazione,
del Museo criminologico di Roma e di altri enti pubblici. Tutti gli interventi
sono stati eseguiti sotto la costante supervisione dei docenti. Recentemente
la direzione della Casa Circondariale ha curato la pubblicazione del 1° catalogo
fotografico dei reperti restaurati dalla Scuola. L'interessante e originale documentazione
fotografica illustra le varie fasi del restauro dei numerosi reperti fino al risultato
finale. Per ulteriori informazioni: Antonio de Majo jomade@tiscalinet.it

Mozione
per la Carta della Terra al Congresso per la Conservazione Mondiale IUCN Bangkok,
17-25 Novembre Il 3° Congresso IUCN per la Conservazione Mondiale
si terrà a Bangkok dal 17 al 25 novembre 2004. Il Congresso sarà
l'avvenimento chiave dell'anno per trattare le sfide mondiali più urgenti
per lo sviluppo e l'ambiente. A questa riunione il Consiglio dell'IUCN presenterà
una mozione sulla Carta della Terra nella quale si chiede al Congresso di appoggiare
la Carta per la Terra e di considerarla un quadro etico per le sue politiche e
programmi, nonché uno strumento per l'educazione allo sviluppo sostenibile,
tra le altre cose. Seconda conferenza innovative
sulla sostenibilità - Sydney, 8-10 novembre Organizzata dalla International
Water Association (IWA), la conferenza si svolgerà sul tema della Sostenibilità
in ambienti con scarsità d'acqua e si articolerà su presentazioni
e un forum aperto per la discussione. Temi specifici sono: le sfide degli ambienti
con scarsa acqua; nuovi approcci al processo decisionale: oltre l'analisi costi-benefici;
la dimensione umana nella sostenibilità; pianificazione dei sistemi per
la sostenibilità; tecnologie innovative per la sostenibilità; salute;
igiene e rischio; conduzione della sostenibilità. http://www.irc.nl/source/
(Water and Sanitation, no.35-36) http://www.les2004.iwa-conferences.org
Torna
su
|

Intervista
ad Anwarul K. Chowdhury, Sottosegretario e Alto Rappresentante delle Nazioni Unite
per i Paesi meno sviluppati (Least Developed Countries - LDC), i Paesi in via
di sviluppo senza litorale (Landlocked Developing Countries - LLDC) e i piccoli
Stati insulari in via di sviluppo (Small Island Developing States - SIDS)
Good
News Agency: La Conferenza internazionale di Monterey sul Finanziamento dello
Sviluppo, tenutasi nel marzo 2002, aveva come obiettivo di gettare le fondamenta
per un'era di nuovi partenariati, "dove le responsabilità siano condivise
e ci siano reciproche garanzie". Come descriverebbe l'evoluzione di tale
pensiero tra i leader e i popoli dei paesi meno sviluppati e la sua attuazione
nella realtà? Anwarul
K. Chowdhury: Ritengo che questa conferenza sul Finanziamento dello Sviluppo
(che ha dato come risultato quello che è conosciuto come l'Accordo Generale
di Monterey) abbia introdotto nel concetto di collaborazione una nuova dimensione.
Ha ripristinato l'idea che senza collaborazione non può esserci sviluppo
globale e anche che la collaborazione è essenziale per i Paesi meno sviluppati
(LDC), i Paesi in via di sviluppo senza litorale (LLDC) e i piccoli Stati insulari
in via di sviluppo (SIDS). Inoltre, essa ha dimostrato che le nazioni devono
guardare oltre le zone tradizionalmente considerate importanti per lo sviluppo.
In questo contesto, l'elemento più importante, emerso con forza durante
la conferenza di Monterey, è stato il buon governo dei paesi. Questo significa
che non sarà più compito univoco dell'Assistenza ufficiale allo
sviluppo (ODA) d'interessarsi ai paesi in via di sviluppo. È assolutamente
necessario che queste nazioni s'impegnino a "mettersi in riga", per
seguire la giusta via, per far sì che i loro sistemi governativi siano
più responsabili e trasparenti, e per combattere la corruzione. Ciò
permetterà a questi paesi d'utilizzare al meglio le risorse che riceveranno.
Nell'attuare l'Accordo Generale di Monterey è essenziale che si constati
un desiderio sincero di rispettare gli impegni presi. I
paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo stanno rispettando I loro impegni
ODA? Anche
se solo in parte, alcuni degli impegni presi a Monterey hanno portato a un lieve
aumento dell'ODA. Per la prima volta nel 2003 l'ODA ha riportato un incremento,
e questo è stupendo. Nel 2003 l'ODA ha raggiunto la cifra di 68,5 miliardi
di dollari. Questo è un segnale molto positivo che indica che i paesi stanno
tenendo fede alle loro promesse ODA. E nell'ambito di questa cifra maggiore, l'ODA
ha aumentato i finanziamenti per i Paesi meno sviluppati da 12 miliardi di dollari
del 2002 a 15 miliardi di dollari nel 2003. Sebbene questo sia un segnale
incoraggiante, l'ODA (che di per sé è essenziale) non potrà
contribuire da sola allo sviluppo. C'è bisogno di sviluppare lecapacità:
la capacità d'utilizzare e assorbire gli aiuti e la capacità alla
sostenibilità sono i fattori-chiave. Questi paesi devono avere le capacità,
la qualità e le infrastrutture necessarie per poter crescere da soli. Tutti
questi elementi sono necessari per creare le giuste condizioni. Solo allora l'ODA
potrà essere un vantaggio per queste nazioni. L'altro fattore importante
nel contesto dello sviluppo è se i paesi in via di sviluppo siano stati
in grado d'organizzare bene le proprie strutture governative. Le questioni di
governo sono importanti non solo in ambito nazionale, ma anche a livello mondiale.
Dobbiamo far sì che il processo decisionale globale sia più democratico
e partecipativo. I paesi in via di sviluppo interessati dalle decisioni riguardanti
il loro sviluppo e loro stessi, dovrebbero avere più voce in capitolo.
Questo aumenterebbe la loro capacità d'assorbire le ripercussioni esterne,
considerato che uno degli elementi che identificano un Paese meno avanzato è
la difficoltà a far fronte a cambiamenti drastici. È comunque
presto per dire se ci siano progressi dalla conferenza di Monterey, ma ci sono
segnali tangibili. La conferenza di Monterey si è concentrata e ha enfatizzato
l'idea di collaborazione globale per lo sviluppo, e l'ha fatto in modo molto significativo
e pratico. Se attuato, l'Accordo Generale di Monterey darà uno sviluppo
incrementato. Sebbene
nel 2002 l'ODA abbia avuto un modesto aumento, nello stesso anno tale incremento
è stato più che compensato dal più grande trasferimento netto
mai visto: un trasferimento di 200 miliardi di dollari dai paesi in via di sviluppo
a quelli industrializzati. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan
ha commentato: "Se ciò che diciamo sul finanziamento dello sviluppo
non sono solo parole al vento, se finanziare lo sviluppo significa qualcosa, dobbiamo
invertire questa bilancia negativa e risanare il sistema così che tutti
i paesi, tutti i popoli, soprattutto i più poveri, possano trarne beneficio."
Questa bilancia negativa come influisce sui Paesi meno avanzati, i Paesi in via
di sviluppo senza litorale e sui piccoli Stati insulari in via di sviluppo? E
come pensa sia possibile invertire a medio termine tale corrente? Questo
è un aspetto del trasferimento di risorse che non è stato enfatizzato.
Quando l'ODA è in diminuzione e non ci sono progressi nella cancellazione
del debito, allora c'è un problema. Ci sono molte ragioni a spiegazione
di ciò e il Segretario Generale Kofi Annan ha giustamente sottolineato
quanto sia necessario invertire questa tendenza. Ciò può essere
fatto in diversi modi. Il più importante è cancellare il debito
dei Paesi meno sviluppati: spendono più per gli interessi sul loro debito
che per le esportazioni dei loro prodotti. Stiamo dando sempre più responsabilità
ai Paesi meno sviluppati affinché organizzino le proprie strutture governative,
stanzino più risorse per l'istruzione, la sanità e la responsabilizzazione
delle proprie genti, ma invece di fornire loro più risorse, il mondo industrializzato
gliele sta togliendo! Quindi è assolutamente necessario che il debito di
questi 50 paesi meno avanzati (i cui debiti non sono molto alti, sebbene la maggior
parte di essi sia indebitata) venga annullato definitivamente; in questo modo
potranno utilizzare gli utili delle loro esportazioni per il proprio sviluppo.
L'altro aspetto sarebbe d'incoraggiare un maggior investimento estero nel settore
privato, il cosiddetto Investimento Diretto Estero (IDE). Il rapporto dell'UNCTAD
ha mostrato per la prima volta un aumento dell'IDE nei paesi in via di sviluppo,
e questo può contribuire a invertire la corrente. Un altro elemento
sarebbe l'apertura dei mercati dei paesi industrializzati e in via di sviluppo,
soprattutto verso i Paesi meno avanzati. Quest'ultimi potrebbero ottenere contratti
migliori per le esportazioni dei loro prodotti se i mercati non solo dei paesi
industrializzati, ma anche degli altri paesi in via di sviluppo, fossero aperti
e ci fosse libero accesso esente da dazi e quote. Esiste la possibilità
di raddoppiare, triplicare, quadruplicare le risorse internazionali ed esportare
gli utili tramite questi nuovi mercati! I paesi in via di sviluppo incontrano
più barriere al commercio con gli altri paesi in via di sviluppo che con
quelli industrializzati. Allora
qual è il ruolo dell'Ufficio dell'Alto Rappresentante? Il
ruolo del mio ufficio è di evidenziare il bisogno di fornire ai Paesi meno
sviluppati nuove opportunità di commercio, di dar loro un totale libero
accesso, esente da dogana e quote. Questi Paesi rappresentano una parte davvero
molto piccola del mercato mondiale, meno dello 0,5%. Dar loro nuovi mercati non
perturberebbe in alcun modo il commercio mondiale. È su questi punti che
abbiamo premuto: dare ai paesi in via di sviluppo più acceso al mercato,
cancellare i loro debiti e aumentare l'Investimento Diretto Estero. Tutte queste
strategie contribuirebbero a invertire la tendenza negativa. Le nostre statistiche
mostrano per la prima volta un aumento dell'ODA. I paesi membri del Comitato per
l'Assistenza alla Sviluppo (DAC) dell'OCSE hanno aumentato in termini materiali
la loro assistenza ufficiale allo sviluppo ai paesi in via di sviluppo del 3%
tra il 2002 e il 2003, dopo un aumento in termini reali del 7% tra il 2001 e il
2002. I dati sono stati ragguagliati in base all'inflazione e alle grosse fluttuazioni
dei tassi di cambio degli ultimi due anni. Il Comitato per l'Assistenza allo Sviluppo
ha raggiunto nel 2003 un'ODA di 68,5 miliardi di dollari. Questo è l'aumento
massimo mai raggiunto, sia in termini nominali che reali. La cifra del 2003 ha
rappresentato lo 0,25% del prodotto interno lordo di tutti i paesi DAC messi insieme;
nel 2002 rappresentava lo 0,23%, e lo 0,22% nel 2001. Quindi, in termini reali
c'è stato nel 2003 un aumento di 2,3 miliardi di dollari. Com'è
stata distribuita quest'ODA? Parte
è andata a due paesi tormentati dalla guerra: l'Afghanistan e l'Iraq. Molti
di questi aiuti sono aiuti post-guerra, che serviranno a ricostruire il paese
e considerati come ODA. Ricorderete che gli Stati Uniti avevano promesso altri
5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni; questo è stato inserito
nel conto "Millenium Challenge" ad un miliardo di dollari l'anno per
cinque anni. Recentemente sono state individuate 16 nazioni che riceveranno i
finanziamenti da questo conto. Di queste sedici, otto sono Paesi meno sviluppati,
quindi il nostro ufficio è compiaciuto. Sentiamo che i nostri sforzi per
appoggiare questi paesi stanno dando risultati. Nell'ambito dell'ODA, i Paesi
meno sviluppati hanno la priorità per due ragioni: perché formano
un "gruppo" che si fonda sulle loro situazioni economiche e sociali,
e perché non hanno le strutture adatte per avere uno sviluppo sostenuto.
L'altro motivo per cui i Paesi meno sviluppati sono al centro dell'attenzione
è che su 31 Paesi in via di sviluppo senza litorale, 16 sono Paesi meno
sviluppati. C'è quindi una sovrapposizione; e su 42 piccoli Stati insulari
in via di sviluppo, 12 sono anche Paesi meno sviluppati. Per essere veramente
efficace, la cancellazione del debito è assolutamente prioritaria. Tutti
i debiti dovrebbero essere cancellati e dovremmo altresì assicurarci che
i Paesi in via di sviluppo non incorrano in futuri indebitamenti. A questo scopo,
i governi dei Paesi in questione dovrebbero essere vincolati ad una certa disciplina.
Ciò richiederà certamente dei cambiamenti strutturali all'interno
del tessuto sociale ed anche l'impegno dei loro partner affinché questi
governi abbiano le risorse necessarie per il miglioramento delle condizioni di
vita delle popolazioni. L'ODA è andata aumentando, anche se gran parte
dei fondi viene utilizzata per sostenere la guerra al terrorismo. Il Segretario
Generale ha affermato che la guerra al terrorismo, nonostante sia necessaria ed
importante per rendere il mondo sicuro e pacifico, non dovrebbe comunque comportare
una diversione delle risorse già impegnate in programmi di sviluppo. Quale
degli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio che gli Stati membri delle NU si
sono prefissi di raggiungere per i 2015 sono i più critici per i Paesi
meno sviluppati, per i LLDC e per i SIDS, e quali sono i programmi principali
che hanno la più alta probabilità di raggiungere tali obiettivi,
o di andarci almeno vicino? Per
quanto riguarda i Paesi meno sviluppati, l'obiettivo in assoluto più importante
è il numero uno, ovvero L'Obiettivo di Riduzione della Povertà.
Da questo fattore dipenderanno inoltre i progressi che i Paesi interessati potranno
compiere in altre aree di sviluppo. Per questo motivo ritengo che la riduzione
della povertà sia un fattore essenziale. Tra gli otto Obiettivi di Sviluppo
per il Millennio, sette sono di competenza dei Paesi in via di sviluppo; l'ottavo
Obiettivo, che riguarda il Partenariato, coinvolge anche i Paesi industrializzati.
Anche quest'ultimo obiettivo evidenzia in modo esplicito e diretto le necessità
dei Paesi meno sviluppati, sottolineando che il loro bisogno di maggiori quote
ODA, di finanziamenti pubblici e di accesso ai mercati deve essere affrontato
dai loro partner. Per questo motivo, ritengo che gli Obiettivi numero Uno e Otto
siano i più importanti per i Paesi meno sviluppati. Tuttavia, per quanto
concerne gli altri Obiettivi di Sviluppo per il Millennio, come quelli che riguardano
la mortalità infantile e della donna, si stanno attuando enormi sforzi
che porteranno a risultati significativi entro il 2015, anno posto come obiettivo
del Millennio. La comunità internazionale è sempre più
consapevole che gli Obiettivi di Sviluppo per il Millennio rappresentano un passaggio
cruciale verso un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Qual è il ruolo
delle ONG nei Paesi meno sviluppati, nei LLDC e nei SMDS, ed esistono dei piani
per facilitare il riconoscimento di tale ruolo allo scopo di aumentarne l'influenza
nei processi decisionali ed attuativi? I
Paesi meno sviluppati beneficiano di un Piano d'Azione chiamato il "Programma
di Bruxelles", che copre il decennio 2001-2010. Per i Paesi senza litorale,
durante una Conferenza tenutasi l'anno scorso in Kazakistan è stato adottato
il " Piano d'Azione di Almaty". E per i piccoli Stati insulari in via
di sviluppo è stato invece adottato il "Piano d'Azione delle Barbados"
del 1994, che verrà revisionato durante l' Incontro Internazionale di Revisione
Decennale che si terrà sull'isola di Mauritius nel gennaio del 2004. Questi
sono i tre programmi che hanno evidenziato chiaramente il ruolo ed il coinvolgimento
delle ONG ed il supporto che questi Paesi particolarmente vulnerabili possono
avere dalle organizzazioni delle società civili. Il sostegno alle ONG
è uno dei fattori su cui il nostro Ufficio mette maggiore enfasi. Ci rendiamo
conto, infatti, che senza le ONG gran parte dei programmi e delle attività
nei Paesi meno sviluppati non andrebbe a buon fine. Le ONG hanno preso parte al
progetto del Programma di Bruxelles ed ora è proprio necessario che prendano
parte all'effettiva realizzazione del programma stesso. Le ONG possono aiutare
i Paesi meno sviluppati in due modi: innanzitutto attraverso un sostegno a livello
nazionale verso i governi o verso le loro proprie organizzazioni consorelle per
la promozione di programmi di sviluppo; in secondo luogo, sostenendo la causa
dei Paesi meno sviluppati a livello mondiale. Lavoriamo in stretta collaborazione
con le ONG. Il nostro Ufficio intrattiene rapporti regolari con i gruppi di
ONG ed i gruppi consultivi nell'ambito delle NU. Lavoriamo inoltre con istituzioni
accademiche ed educative e con i gruppi consultivi delle ONG per mettere in rilievo
i problemi dei Paesi meno sviluppati. Io ritengo che senza la punta avanzata delle
ONG nello sviluppo di programmi nei Paesi meno sviluppati, i progressi sarebbero
molto lenti. L'anno scorso a Ginevra, in occasione della revisione del Programma
di Bruxelles da parte dell'ECOSOC, le ONG hanno dato un contributo significativo
e le abbiamo coinvolte in modo consistente. A Ginevra si è tenuto anche
un incontro preliminare tra le ONG ed esse sono state inoltre coinvolte a livello
partecipativo durante l'ECOSOC del 2004 per discutere delle risorse necessarie
ai Paesi meno sviluppati. Le Alleanze tra settore pubblico e privato sono state
il fattore chiave per il coinvolgimento delle ONG. Il primo partenariato pubblico-privato
per lo sviluppo rurale è stato lanciato in Madagascar, un paese in via
di sviluppo. È una buona occasione per dimostrare che questo tipo di alleanza
può dare buoni risultati. In
vista della riunione internazionale di revisione del Piano d'Azione delle Barbados
per lo sviluppo sostenibile dei piccoli Stati insulari in via di sviluppo, che
si terrà sull'isola di Mauritius dal 10 al 14 gennaio del 2005, quali ritiene
che siano i modi migliori per mobilitare la comunità internazionale, e
quale ruolo può svolgere la società civile in questo processo? È
molto importante attrarre l'attenzione mondiale sugli piccoli Stati insulari in
via di sviluppo. Il Piano delle Barbados fu adottato 10 anni fa e durante questo
periodo l'attenzione rivolta a questi Stati è andata diminuendo. È
necessario catalizzare l'attenzione internazionale e a questo scopo stiamo lavorando
con i governi, i mass media, le ONG, le istituzioni accademiche ed altri attori
per mettere in evidenza quali siano le necessità di questi Stati.
È assolutamente necessario stabilire un ordine di priorità per i
14 Punti di azione del Piano delle Barbados. Sono stati compiuti progressi, ma
non riusciremo a fare veramente la differenza se non stabiliamo delle priorità.
Un altro punto fondamentale per l'attuazione del Piano delle Barbados è
rappresentato da un meccanismo di monitoraggio e follow-up a livello nazionale.
Finora, nella maggior parte dei casi tali meccanismi non sono stati neppure attivati.
È assolutamente necessario che si comprenda che senza uno sforzo in questa
direzione la risposta dei partner potrebbe non essere positiva. Per i piccoli
Stati insulari in via di sviluppo un'opportunità eccezionale è rappresentata
dalla cooperazione Sud-Sud, che dà loro la possibilità di scambiarsi
esperienze ed assistenza reciproca. La società civile gioca un ruolo fondamentale
perché le ONG hanno un peso importante in ambito internazionale ed esprimono
le preoccupazioni dei Paesi meno sviluppati su questioni come l'innalzamento del
livello dei mari, il cambiamento climatico, il surriscaldamento terrestre, ecc.
I SIDS stanno inoltre fronteggiando l'emergenza HIV/AIDS e la minaccia del terrorismo
internazionale. Molti di questi Stati sono dei veri e propri paradisi terrestri,
ma sono anche molto vulnerabili ai disastri. Ed ora, con la minaccia del terrorismo
internazionale, è diventato per loro estremamente oneroso intraprendere
ampie iniziative di sviluppo. Crede
che sia possibile che una più approfondita conoscenza del ruolo e del lavoro
delle ONG da parte dell'opinione pubblica possa esercitare un'influenza positiva
sulle decisioni dei governi riguardo la distribuzione delle risorse per i programmi
di cooperzione allo sviluppo, sia bilaterali che multilaterali? È
assolutamente necessario comprendere che le ONG sono un partner indispensabile
nei processi di attuazione delle decisioni prese dalle maggiori conferenze delle
N.U. Hanno un ruolo fondamentale nell'organizzazione di gruppi di pressione e
nel sostegno alle cause dei Paesi in via di sviluppo e possono essere ancor più
essenziali nell'attuazione delle risoluzioni adottate da queste conferenze. Il
ruolo delle ONG dovrebbe essere maggiormente compreso a livello mondiale ed internazionale
ed io ritengo che le ONG possano influenzare positivamente le politiche governative
nazionali. Le ONG giocano un ruolo fondamentale di sostegno sia nei loro Paesi
che all'estero. Hanno svolto un'azione di pressione molto intensa nei loro Paesi
d'origine ed hanno lavorato a fondo con i loro governi per prevedere, nell'ambito
dell'ODA, lo stanziamento di maggiori risorse per i programmi di aiuto allo sviluppo
dei Paesi meno sviluppati.
| |
Archivio | |
|
| |
| |
| | |