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Modelli energetici tra consenso e lotta politica

Modelli energetici
tra consenso e
lotta politica

Il 2005, come prevedibile, è stato un anno cruciale per le questioni ambientali globali.
Annotiamo tra tutti la ratifica del Protocollo di Kyoto e le tragedie legate agli uragani tropicali – che hanno devastato l’area caraibica e alcune zone degli Stati Uniti.
Tutte questioni legate alle problematiche energetiche e al riscaldamento globale del nostro pianeta.
In occasione della recente Conferenza delle Parti di Montreal (Cop11) per l'applicazione del Protocollo di Kyoto, si è registrato una generale soddisfazione per le conclusioni e per la posizione finale degli Usa.
A spiegazione di ciò molti commentatori, anche politici, hanno segnalato il disastro dell’uragano Katerina e della gestione complessiva dell’evento avuta dalle amministrazioni centrali e locali americane. Così come l’impossibilità per gli Usa di sopportare un ulteriore isolamento internazionale, dopo quello legato alla guerra in Iraq.
Ciò può essere vero in parte, ma, a nostro avviso, un ruolo significativo lo hanno giocato anche quattro fattori specifici.

1. La crescente adesione ai principi di Kyoto di numerosissime amministrazioni locali americane, e di interi stati, con l’applicazione delle conseguenti misure;
2. Le strategie di una significativa parte di grandi gruppi economici americani che operano a scala globale e che sul lungo periodo vedono un ritorno economico nell’investire su sistemi energetici sostenibili (efficacia, efficienza e rinnovabili);
3. Il peso sempre maggiore che il movimento “Green Power” ha nella società americana. Con il coinvolgimento militante dei personaggi più significativi del mondo dello spettacolo.
4. Le analisi a medio e lungo termine che i migliori e più dinamici centri di ricerca americani stanno conducendo – compreso lo stesso Pentagono.

Di tutto ciò trovate tracce nel nostro sito.
Nuovi scenari
si prefigurano osservando con attenzione la rapida crescita di alcuni paesi (India, Cina, Brasile sopra tutti) e al rinnovato ruolo di altri (Russia). La nostra speranza è che l’esperienza porti consiglio a quanti si troveranno a guidare le scelte ambientali ed energetiche del nostro paese nel prossimo futuro.
Proprio perché la situazione a livello globale è molto critica, richiede scelte coraggiose e drastiche, bisognerà fare in modo di costruire un consenso pragmatico coniugando lungimiranza e mediazione. Bisognerà soprattutto evitare di ripetere gli errori commessi nella Conferenza delle Parti nel novembre del 2000 ( Cop6).
In quell’occasione non si accettò la mediazione con l’amministrazione Clinton, acquisendo da subito l’accordo Usa e anticipando di 5 anni la ratifica del protocollo di Kyoto.
Egualmente bisognera' limitare le tentazioni fondamentaliste di quanti in cerca di facili consensi cercheranno di “isolare i cattivi” - di oggi o di domani.

Il ruolo che l’Europa, ma anche l’Italia, può avere nel favorire l’implementazione di politiche energetiche sostenibili nei paesi in rapida crescita, anche con l’uso delle fonti rinnovabili, è fondamentale e deve essere giocato come politica aggiuntiva e non alternativa alle necessarie innovazioni locali. Innovazioni, sia chiaro, che per l’Italia non devono neanche toccare la ripresa del programma nucleare. Mentre per gli altri paesi europei l’innovazione deve essere intesa come il perseverare, perfezionare e pianificare l’uscita stessa dal sistema nucleare.

di Elio Pacilio
Vicepresidente esecutivo Green Cross Italia


Le novità che trovate sul sito sono:

LA CINA COSTRUIRÀ I MAGGIORI GRUPPI DI GENERATORI EOLICI IN ASIA
La proposta è stata resa pubblica durante il 2° forum sulla tutela ambientale tra Cina e Germania

SPECIALE ENERGIE DI PACE
Nello speciale dedicato alle energie rinnovabili, materiali informativi pensati per insegnanti e studenti a supporto della partecipazione alla quattordicesima edizione del Concorso di Educazione Ambientale di Green Cross "Immagini per la Terra" »

PRODUZIONE DI MERCI A MEZZO DI NATURA
di Giorgio Nebbia Professore emerito, Università di Bari
Non è vero che le merci si producono a mezzo di soldi, e neanche a mezzo di merci:
le merci si producono a mezzo di natura »

KYOTO: PROBLEMI E OBIETTIVI
Ridurre le emissioni ma come? Ecco quali sono gli obiettivi del protocollo per la difesa dell'atmosfera »

IL PROTOCOLLO DI KYOTO
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Per la riduzione dei gas di serra »

27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA
27 Gennaio: Giornata della Memoria. Questa giornata non può essere considerata solo ed unicamente come ricordo e celebrazione dell'Olocausto, che è e rimane uno dei più efferati crimini contro l'umanità della storia, ma deve servire come spunto di riflessione e dibattito sui temi legati ai diritti umani ed alla loro negazione, qualsiasi popolazione, indipendentemente dalla razza, dalla religione, dall'appartenenza etnica e dal censo »

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