Lo sviluppo deve essere accompagnato
                    Una 
                      prima lettura, superficiale, delle conclusioni del G8 di 
                      Glasgow per ciò che riguarda gli impegni relativi 
                      all'Africa, inducono a un cauto ottimismo.
                      L'impegno di stanziare 50 miliardi di dollari di aiuti per 
                      i prossimi 5 anni e di azzerare parzialmente il debito a 
                      18 Paesi fra i più poveri sono, comunque la si pensi, 
                      un passo avanti.
                      Negli ultimi anni occasioni di incontro sulle questioni 
                      dello sviluppo e della sicurezza sociale ed ambientale sono 
                      state molte: il G8 di Genova ed Evian, altri incontri internazionali 
                      tipo i World Water Forum, la Conferenza di Johannesburg 
                      ed altri ancora. In questi appuntamenti istituzioni internazionali, 
                      nazionali, gruppi d'interesse, aziende e comunità 
                      di Stati, hanno promesso aiuti ed impegni finanziari alimentando 
                      molte speranze.
                      Ora le domande che l'opinione pubblica più sensibile 
                      ed impegnata si pone divengono più puntuali. A quanto 
                      ammonta il totale delle cifre promesse? Quanto è 
                      stato stanziato, quanto impegnato, quanto speso? Il debito 
                      azzerato quando sarà realmente cancellato dai bilanci 
                      degli Stati ? Quali sono stati gli ostacoli trovati, quali 
                      possono essere i futuri? Con quali indicatori è possibile 
                      verificare la qualità degli impieghi ed eventualmente 
                      tarane l'efficacia?
                      
                      La fiducia verso il mondo politico, sotto ogni latitudine, 
                      tende a calare. Sempre più spesso si sente parlare 
                      della necessità di una Perestrojka che attraversi 
                      istituzioni e politica internazionale.
                      L'utilizzo marginale o parziale delle risorse, in termini 
                      di erogazione o efficacia, può significare una sconfitta 
                      pericolosa per tutti. Lo scacco delle politiche di sostegno 
                      allo sviluppo dei paesi maggiormente fragili rappresenta 
                      non solo un colpo ai valori e alla morale che informa le 
                      nostre comunità, ma accentua l'insicurezza globale.
                      Non si tratta, da parte nostra, di un processo alle intenzioni, 
                      ma del fatto che abbiamo chiara la necessità di una 
                      corretta azione dei governanti. Inoltre consolidare forme 
                      di controllo dell'operato degli stessi e di una comunicazione 
                      indirizzata all'opinione pubblica che, attraverso la Glasnost 
                      delle decisioni e delle sue applicazioni, faciliti la diminuzione 
                      della distanza tra governanti e governati. 
                      Il ruolo di monitoraggio e controllo, ma anche di orientamento 
                      e accompagnamento nell'uso delle risorse, potrebbe essere 
                      efficacemente svolto da una Commissione o Fondo internazionale 
                      multilaterale. A garantire il funzionamento e indipendenza 
                      di questo organismo dovrebbe esserci una commissione di 
                      saggi, composta da personalità rispettate ed apprezzate 
                      per la loro autorità morale, competenza e capacità. 
                      Nel modo della politica, della scienza della cultura, della 
                      comunicazione, tra ex capi di stato e dirigenti delle organizzazioni 
                      internazionali e della società civile, vi sono persone 
                      dotate di capacità di influenza e prestigio, in grado 
                      di soddisfare questi requisiti.
                      La trasparenza di questi processi è doverosa. Diviene 
                      un atto maggiormente dovuto a fronte della disponibilità 
                      dei cittadini alle donazioni volontarie, che nel recente 
                      passato si sono dimostrate un fattore straordinario di mobilitazione 
                      e solidarietà.
                      
                      Un'ultima cosa che non vogliamo ignorare: gli attentati 
                      di Londra.
                      Ci uniamo al cordoglio per le vittime di una violenza cieca 
                      che non può trovare alcuna giustificazione.
                      La decisione presa al G8 di Glasgow di stanziare tre miliardi 
                      di dollari per la Palestina ci fa sperare che sia definitivamente 
                      imboccata la strada di una soluzione politica. Senza soluzioni 
                      al conflitto, alla miseria e al sottosviluppo non ci può 
                      essere nessuna speranza di sconfiggere il terrorismo.
                      
                      
                      Elio Pacilio
                      Vice Presidente Esecutivo Green Cross 
                      Italia