Energie di pace
Il possesso delle fonti
d'energia, della conoscenza per la lorotrasformazione,
produzione e distribuzione, sono stati semprefattori
associati al potere e al suo esercizio. Cio' è
rappresentato, fin dalla preistoria, in modo simbolico
dal fuoco.
Oggi quello stesso "fuoco" e' rintracciabile
nella produzione dell'energia permezzo delle fonti
fossili e nucleari; proprio nei mesi scorsi si è
celebrato il ventennale della tragedia di Chernobyl.
L'uso eccessivo delle fonti fossili sta producendo
danni ambientali di proporzioni considerevoli, finalmente
riconosciuti datutti gli specialisti e da quasi tutti
i politici. Cio' sta compromettendo la stabilita'
del sistema ecologico planetario, alterando gli ecosistemi
nei quali la vita come la conosciamo si e' sviluppata
ed evoluta. Per il possesso di quelle fonti e per
il controllo di tutto il ciclo che porta ad avere
l'energia nelle nostre case, spesso si sono sviluppate
guerre e conflitti che osserviamo anche di questi
tempi. I modelli di societa' che si sono sviluppati,
soprattutto in questi ultimi secoli, si stanno dimostrando
incapaci di guardare alle conseguenze degli usi intensivi
di quelle fonti.
Faticosamente si è guarda oltre il breve termine
di qualche anno, e solo moltorecentemente si sono
cominciate a considerare le conseguenzeambientali
dell'uso di quelle fonti. Nel corso degli ultimi decenni
ha preso corpo una nuova coscienza di diritti globali,
che vede centrale il rapporto con l'ambiente, nel
quale ci dobbiamo considerare ospiti che hanno preso
in prestito dalle generazioni future il pianeta nel
quale viviamo. In questo contesto diviene inaccettabile
il livello di poverta' in cui vive parte delle popolazioni
del pianeta.
Circa 2 miliardi di persone nel mondo vivono senza
alcun tipo di fornitura energetica, e circa 3 miliardi
di persone hanno un approvvigionamento insufficiente
o inadeguato.
L'accesso all'energia, in particolare all'elettricità,
è imprescindibile per rompere il cerchio della
povertà e incoraggiare lo sviluppo umano e
il benessere.
Bisogna rispondere alla domanda globale d'energia
evitando gli impatti negativi sul clima, sulla qualita'
dell'aria, dell'acqua e degli ecosistemi. E' tempo
di cambiare, un altro mondo e' possibile.
Dobbiamo essere coscienti che viviamo un periodo di
transizione nel qualeampliare il ventaglio delle scelte
energetiche.
Efficacia ed efficienza, assieme all'uso delle fonti
rinnovabili come il solare termico, il solare fotovoltaico,
il micro e miniidroelettrico, le biomasse, la geotermia
e l'eolico a piccola scala, sono la base di un sistema
di generazione decentrato.
Per intraprendere questo cammino c'è bisogno
di tutta la forza e la determinazione che giovani
e meno giovani possono mettere in gioco. C'e' bisogno
che alle energie delle fonti rinnovabili naturali
si associno quelle della volontà delle persone,
per fondersi in vere e proprie energie di pace.
Elio Pacilio
Vicepresidente esecutivo Green Cross Italia
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