PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
 
GREEN CROSS.NET
INDIETRO
La Newsletter
iscriviti


Nel 2005 1,6 milioni bambini morti perché senza acqua potabile
di Sarah Pozzoli
Da www.e-gazete.it



L'anno scorso un milione e seicentomila bambini, 4.500 al giorno, sono morti di diarrea, malattie parassitarie, colera e tifo. Tutte malattie dovute alla mancanza di acqua potabile e alle scarse condizioni sanitarie. Le stime 2005 di questa strage silenziosa arrivano da un report autorevole, appena pubblicato, dell'Oms (Organizzazione mondiale per la sanità) e dell'Unicef in cui si denunciano i ritardi nella messa a punto di una rete idrica mondiale decente. Soprattutto nel Sud del mondo. E soprattutto nelle grandi città. L'unica chance per riportare questa situazione sotto controllo? "Da qui al 2015" bisognerebbe investire una montagna di denaro e di lavoro.
Oltre 1,1 miliardi di persone, sia nelle aree urbane sia in quelle rurali - dice il rapporto - non hanno la possibilità di accedere all'acqua potabile e circa 2,6 miliardi di persone non vivono in condizioni sanitarie accettabili. A pagarne lo scotto sono soprattutto i bambini sotto i cinque anni: secondo le stime Oms, nel 2005 sarebbero morti circa 1,6 milioni di bambini.
Il report sottolinea che nei Paesi in via di sviluppo la popolazione delle città continua a crescere molto rapidamente e che se va avanti a questo ritmo serviranno moltissimi investimenti solo per mantenere la percentuale attuale di persone che hanno accesso all'acqua potabile e servizi igienici adeguati. Secondo i dati Ims, oggi il 95% dei residenti in città hanno accesso a una fonte di acqua potabile, mentre l'80% ai servizi igienici.
Gli obiettivi fissati dal Millenium development goals (Mdgs) nel 2000 - ricorda il report - prevedevano di ridurre della metà la popolazione senza accesso all'acqua e a servizi igienici di base. Ma quello che si è fatto finora è assolutamente insufficiente: servono molti più fondi e agenzie, pianificazione e costruzione. Se si va avanti di questo passo, si riuscirà a soddisfare un terzo degli obiettivi fissati.

"E' una tragedia che il mondo non riesca a raggiungere i target prefissati - ha detto Anders Nordström, Acting Director-General dell'Oms -. Acqua potabile e servizi sanitari di base sono ovviamente così essenziali per la salute che rischiano di essere considerati dovuti". E ha continuato: "Gli sforzi per prevenire la morte da diarrea e da altre malattie sono destinati a fallire a meno che le persone non abbiano acqua e igiene adeguata". E ha continuato: "Il rapporto sottolinea l'importanza della nuova strategia dell'Oms sulla salute pubblica e sull'ambiente per ridurre radicalmente le morti causate da questa situazione. Soltanto affrontando le cause profonde, come appunto acqua e servizi sanitari, possiamo ridurre del 24% le morti globali causate dall'ambiente" .

L'Africa sub-sahariana resta l'area di maggior preoccupazione. Si stima infatti che l'80% della popolazione senza accesso all'acqua potabile viva nell'Africa Sub-sahariana e nel Sud-est asiatico. In particolare, a causa dell'aumento della popolazione nel periodo 1990-2004, il numero delle persone senza accesso all'acqua potabile nell'Africa Sub-sahariana è aumentata del 23%. Secondo dati 2004, soltanto il 56% della popolazione aveva accesso a una fonte di acqua potabile e soltanto il 37% a servizi igienici di base contro una media mondiale del 59%.
Nelle aree rurali, l'accesso a una fonte di acqua potabile e servizi era molto bassa nel 1990: soltanto il 64% aveva accesso all'acqua e il 26% ai servizi. Da allora e fino al 2004 quelle percentuali sono cresciute molto, rispettivamente al 73% e al 39%, ma sono ancora lontane dagli obiettivi Mdgs.
Tutto male dunque? Non tutto. Il report porta un esempio di successo dall'Etiopia. La regione di Amhara aveva una copertura di solo il 3,8% nel 2003 e soltanto 100 latrine venivano costruite annualmente in ogni distretto. Quell'anno il governo diede però il via a una campagna d'informazione che aumentò la conoscenza della comunità e la comprensione dell'importanza dell'igiene per la salute. La domanda di latrine salì alle stelle e nel 2005 si calcolò che furono costruite ben 26.400 latrine per distretto.

di Sarah Pozzoli
Da www.e-gazete.it


Leggi il report completo: www.who.int/water_sanitation_health
Altre informazioni: http://www.who.int

 
LA CONVENZIONE SOSTENUTA DAL PROSSIMO GOVERNO
Green Cross incontra il Governo e l'opposizione per il sostegno alla Convenzione internazionale sul Diritto all'acqua
L'appello di Mikhail Gorbaciov
La lettera del Presidente Ciampi
La lettera della Montalcini a Prodi
La lettera della Montalcini a Berlusconi
Il comunicato stampa
La dichiarazione del Governo italiano
L'opposizione accoglie appello di Green Cross
Le immagini dell'evento
L'impegno di DiCaprio sull'acqua
GREEN CROSS PER L'ACQUA
Green Cross in piazza, a Roma, per sostenere la Convenzione Internazionale sul Diritto all'Acqua, presentata dal Presidente Mikhail Gorbaciov


FIRMA LA PETIZIONE SULL'ACQUA


Firma la petizione quadro internazionale per l'acqua

Indietro
Torna su