
Energia
sempre al centro
Da
alcune settimane i mezzi di comunicazione hanno posto all'attenzione
dell'opinione pubblica uno dei temi centrali per il futuro
del nostro pianeta: l'energia.
La stampa specializzata e quella a grande diffusione hanno
prodotto informazione divulgativa di buon livello e capace
di sensibilizzare.
In questo inizio d'anno sono emersi differenti aspetti del
problema.
Riscaldamento globale e cambiamenti climatici. Oramai
anche i più ferventi negazionisti del legame tra
attività umane, modelli di sviluppo industriale e
cambiamenti climatici sono finalmente costretti ad accettare
questa evidenza e le conseguenze sono state ampiamente descritte.
La necessità dell'applicazione del Protocollo
di Kyoto diviene imprescindibile. La negoziazione di
Kyoto2 deve procedere velocemente, così come la capacità
di anticipare le difficoltà che frapporranno paesi
tradizionalmente contrari o che, a causa di uno sviluppo
industriale molto intenso, lo potrebbero divenire.
Guerre del petrolio. Nell'area mediorientale, di
pluridecennale instabilità, ci troviamo di fronte
ad una guerra condotta in prima persona dagli Usa che dura
di fatto da oltre 15 anni. A di là dei veri bersagli
di questa guerra, rimangono alcuni fatti di grande inquietudine.
L'area sembra essere molto più instabile. Le popolazioni
locali soffrono maggiormente le conseguenze del conflitto
attraverso un peggioramento delle condizioni di vita, con
forte degrado del contesto sociale, economico ed ambientale.
La crescita di popolarità e di operatività
di organizzazioni militari di origine religiosa consolida
una deriva terrorista, attraverso un processo di falsa identità
antagonista e di scontro violento con il "mondo occidentale".
Il costo economico diretto della guerra ricade sui cittadini
del "nord del mondo", al pari di quelli indiretti
(prezzo del barile di petrolio in questi giorni a circa
70 dollari).
Il gas. Da ultimo sui media esplode il caso gas.
E' veramente un caso? Pone veramente un problema alle forniture
di energia per l'Europa? Sicuramente quello che abbiamo
potuto osservare in queste settimane attiene di più
ad una "guerra" economica e politica. Sembra interessare
più il ruolo che la Russia cerca di avere sulle scelte
di politica internazionale. Vi sono state reazioni allarmate
di fronte alle esercitazioni militari congiunte con la Cina,
la dimostrazione di sviluppo di mezzi bellici molto sofisticati
ed efficaci e la capacità di influenza geopolitica
nelle aree dell'ex Urss e in altre aree internazionali.
Sul tema dell'energia, da parte della classe politica italiana
ed europea, diviene essenziale l'assunzione di una forte
decisione. Ricerca, diversificazione delle fonti e cooperazione
attiva sono terreni che devono essere praticati con la convinzione
che si tratta di sicurezza strategica. Per questo non è
possibile proseguire con investimenti sulla ricerca talmente
risibili, sia in Italia sia in Europa. Non solo, attorno
alle eccellenze dei centri di ricerca pubblici europei è
opportuno il coinvolgimento del settore privato più
capace e responsabile, facendo restare fermo l'obiettivo
della proprietà pubblica dei brevetti. Non c'è
tempo, è il tempo di agire.
di Elio Pacilio
Vicepresidente esecutivo Green Cross Italia
|
 |
|
|
La
pace nell'acqua
di Mikhail Gorbaciov
Presidente di Green Cross International
L'acqua, come la religione
e l'ideologia, ha il potere di muovere milioni di persone
»
|
|
 |
 |
|
Progetto
sulle Biomasse
Progetto di Cooperazione tra Italia e Argentina per
la riduzione delle emissioni di gas serra nell'ambito
del Protocollo di Kyoto »
|
|
 |
 |
|
 |
Obiettivi
del millennio
Dalla Dichiarazione del Millennio
sono stati estrapolati 8 obiettivi che individuano un
percorso verso un Mondo più giusto, sicuro e
sostenibile entro il 2015 »
|
|
 |
 |
|
Global
Warmig
Il video di Leonardo DiCaprio
sul riscaldamento terrestre, che da tempo
e' attivo sul fronte della tutela ambientale
»
|
|
 |
 |
|
|
|
 |
 |
|
|
|