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Il passato è prologo:
perché la storia dell'energia
del Sole
Dopo
lunghi tentennamenti finalmente i governi dei
paesi industrializzati, e anche quello italiano,
si sono resi conto che l'impoverimento delle
riserve di petrolio e i danni sanitari e climatici
arrecati dall'inquinamento impongono il ricorso
alle fonti energetiche rinnovabili, tutte dipendenti
dal Sole.
Ma i passi sono lenti; grazie a incentivi monetari
cominciano a comparire le apparecchiature "più
semplici", in Italia pannelli fotovoltaici
e riscaldatori solari su alcuni edifici, e qualche
generatore eolico; ben poco viene fatto per
l'utilizzazione delle altre forme in cui si
potrebbe usare l'energia del Sole: biomasse,
applicazioni del fotovoltaico ai trasporti,
eccetera.
Eppure una enorme quantità di esperienze
e conoscenze è sepolta nella altrettanto
enorme documentazione di ricerche, esperimenti,
prove fatte nel corso degli ultimi duecento
anni; molti tentativi sono stati fatti quando
lo stato della scienza e della tecnica era arretrato
e potrebbero risorgere con successo economico
e soprattutto al servizio dello sviluppo umano
dei paesi del Sud del mondo generatori termoelettrici,
motori Stirling solari, produzione di energia
meccanica dal moto ondoso, carburanti da prodotti
e sottoprodotti agricoli e forestali, produzione
di alghe, frigoriferi e condizionatori d'aria
solari, forni domestici solari, distillatori
solari di acque salmastre o marina per ottenere
acqua dolce, depuratori delle acque con metodi
solari, processi per immagazzinare il calore
a bassa e media temperatura, stagni solari,
utilizzazione delle differenze di temperatura
e di salinità che il Sole genera nei
mari, dell'energia "incorporata" nei
piccoli salti di acqua, eccetera.
Il progetto avviato dalla Fondazione Archivio
Luigi Micheletti di Brescia ha il fine di raccogliere
e mettere ordine negli archivi degli studi sull'energia
solare in Italia, nella documentazione su quanto
è stato fatto negli ultimi tre o quattro
secoli in Europa, ma anche di affrontare il
poco esplorato campo delle conoscenze "solari"
di altri paesi e culture.
La documentazione che comincia ad essere disponibile
apre nuovi orizzonti sulle attività nel
campo solare ed eolico, nell'Unione sovietica,
nel mondo islamico, dove l'attenzione per specchi
e motori solari e eolici risale a oltre mille
anni fa, nei duemila anni di culture quasi ignorate
come quella cinese, persiana, indiana.
In questo modo la storia dell'energia solare
apre nuovi orizzonti anche nella trasmissione
delle conoscenze scientifiche e tecniche fra
est e ovest; emblematico è il caso della
trasmissione delle conoscenze sui motori eolici
dall'Asia centrale verso la Cina da una parte
e verso il Mediterraneo dall'altra, vero veicolo
di incontro di civiltà.
Lo studio della storia dell'energia solare permette
anche di resuscitare dall'oblio molti studiosi
ed inventori che si sono occupati di dispositivi
capaci di mettere l'energia solare al servizio
delle società umane, e la sua conoscenza
aiuta, infine, anche ad evitare di ripetere
errori fatti in passato, trascurando il carattere
"speciale" dell'energia del Sole.
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