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Car sharingCar sharing indispensabile per ridurre le emissioni di CO2

Utilizzare il car sharing per ridurre il traffico e l’inquinamento. È l’obiettivo del ministero dell’Ambiente che guarda al modello tedesco: a Brema gli oltre 3.000 veicoli di car sharing hanno garantito una riduzione delle emissioni del CO2 nell’ordine di 2.000 tonnellate. In Italia un’auto in car sharing, cioè utilizzata e pagata solo quando serve, sostituisce ben otto vetture private. Attualmente il servizio è attivo in 13 città, ma presto sarà attivato in altre due e in un prossimo futuro sarà esteso ad altre 13. Così se gli abbonamenti ammontano oggi a 9.488 le previsioni sono di 15.000 utilizzatori entro il febbraio 2009. Il vantaggio del car sharing - spiega il ministero dell’Ambiente che ha promosso insieme a Ics (la convenzione tra gli enti pubblici per avviare il car sharing) un forum su questi temi - è di abbattere lo smog ma anche di far risparmiare tempo e denaro agli automobilisti che rinunciano al mezzo privato. Se si usa l’auto per meno di 5.000 chilometri l’anno, il risparmio può essere anche della metà. La convenienza si annulla se si viaggia fino a 13.000 chilometri, ma è anche vero che si guadagna in tempo libero e qualità della vita: non bisogna occuparsi di bollo, assicurazione, meccanico etc.. mentre si ha libera circolazione in tutte le zone della città, ztl incluse; la possibilità di parcheggiare negli spazi disponibili senza alcun costo aggiuntivo sostando liberamente nei parcheggi a pagamento, per residenti e nelle aree di scambio; la possibilità di transitare nelle corsie preferenziali e muoversi in auto nei giorni di blocco del traffico. Attualmente il car sharing viene utilizzato nelle città di Milano (e provincia), Bologna (e provincia), Firenze, Genova, Modena, Parma, Rimini, Roma, Scandicci, Sesto Fiorentino, Torino e Venezia, e sta per essere avviato a Palermo e Padova. La città lagunare è quella che registra il maggior numero di contratti sottoscritti (2.294), mentre Torino vanta il più ampio parco auto (96 veicoli). Per la promozione del servizio il ministero dell’Ambiente ha stanziato 10 milioni di euro, ma all’interno del Fondo per la Mobilità sostenibile sono previste per le città altre misure, che dovranno prevedere in primo luogo la realizzazione dei necessari parcheggi (attualmente sono 214 in tutta Italia) in prossimità delle fermate dei mezzi pubblici. Chi utilizza il car sharing, infatti, si reca in una delle aree parcheggio dopo aver prenotato ad un call center l’auto, che si ritira grazie una smart card, ottenuta al momento dell’abbonamento. Quindi si usa il veicolo, anche per una sola ora, si paga in base alle tariffe orarie e chilometriche prestabilite, e si riconsegna il mezzo. “Il cittadino risparmia tempo e denaro – ha detto il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanioe contribuisce a migliorare la qualità della vita di tutti, riducendo sia il traffico sia il gas serra”. (Fonte: La Stampa.it)

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