BANCHE
SEMI:
COLTIVARE LA BIODIVERSITÀ
"La
Diversità Biologica è una
risorsa naturale spesso ignorata, ma fondamentale
per l'esistenza umana: essa gioca un ruolo cruciale
per lo sviluppo sostenibile e l'eradicazione
della povertà. La biodiversità
fornisce a milioni di persone i mezzi di sussistenza,
assicura la sicurezza alimentare ed è
una ricca fonte di medicine tradizionali e farmaci
moderni". Con queste parole il segretario
generale dell'ONU Kofi Annan ha definito
la biodiversità in occasione della Giornata
Internazionale per la Diversità Biologica
nel 2003.
Per la sua sopravvivenza il genere umano dipendente
strettamente dalle risorse biologiche del nostro
pianeta; senza di esse non sarebbe stato possibile
raggiungere il livello di prosperità
di cui oggi gode. Le piante gli donano cibo,
medicine, legname ed energia, ma purtroppo durante
l'ultimo secolo le attività umane e il
vorticoso sviluppo industriale hanno pesantemente
impattato su questo patrimonio vegetale. L'estinzione
di specie vegetali causa una perdita irreversibile
di un patrimonio unico, direttamente correlato
allo sviluppo ed alla prosperità del
genere umano. Ogni specie vegetale è
una miniera di dati genetici e biochimici e
la sua estinzione causa una perdita di informazioni
potenzialmente utili per il genere umano. Non
dimentichiamo poi che la biodiversità,
intesa come la varietà di tutte le forme
di vita presenti sul nostro pianeta, è
indispensabile per chiudere i cicli dei nutrienti
(tra cui quello dell'ossigeno), ridurre l'inquinamento
e mitigare i cambiamenti climatici.
Oggi
più che mai è importante ricercare
nuove vie per sfruttare questa risorsa biologica
in maniera equa e sostenibile senza distruggerla.
Anche in Europa la metà delle specie
endemiche sono oggi a rischio di estinzione.
Una rete di banche del germoplasma come ENSCONET
può giocare un ruolo importante per assicurare
che la diversità vegetale venga protetta
e sia resa disponibile alle future generazioni
per attuare uno sviluppo sostenibile anche tramite
progetti di rinaturalizzazione e programmi di
reintroduzione di specie in via di scomparsa.
Ci sono molte ragioni per conservare a lungo
termine i semi delle piante. Innanzitutto per
mantenere una riserva di sicurezza e una memoria
genetica delle specie endemiche e in via di
estinzione, inoltre vengono conservati anche
semi di progenitori selvatici di piante coltivate
che sono potenzialmente utili per attuare programmi
volti al loro miglioramento genetico; infine
i semi sono prontamente disponibili per azioni
di ricerca pura e applicata.
La grande maggioranza delle specie vegetali
produce semi che sono in grado di acquisire
una lunghissima vita media, molto più
lunga di quella che avrebbero in natura, se
vengono essiccati e congelati. Le banche del
germoplasma raccolgono questi semi, ne registrano
accuratamente la provenienza e provvedono a
deidratarli fino a valori attorno al 5% di contenuto
in acqua. Provvedono poi a sigillarli in contenitori
a tenuta ermetica e a porli in congelatori a
-20°C. È particolarmente importante
che tutte le raccolte siano corredate di adeguati
dati stazionali e se possibile corredati di
un campione di riferimento della pianta per
verifica e controllo della sua identificazione.
Per quella piccola minoranza di specie i cui
semi non sopportano la disidratazione devono
essere condotte ricerche specifiche per mettere
a punto protocolli specifici per identificare
le condizioni adatte per massimizzare la loro
longevità nelle banche. Ad intervalli
regolari le banche effettuano test di germinazione
per assicurarsi che i semi mantengano la propria
vitalità come previsto e per sviluppare
protocolli per la loro moltiplicazione e rendere
così possibile un eventuale azione di
reintroduzione in caso di estinzione.
La perdita di biodiversità è un
problema comune a tutta il nostro pianeta e
non conosce confini politici e amministrativi.
La cooperazione tra diversi paesi e la creazione
di specifiche leggi e politiche comuni è
quindi indispensabile per poter porre rimedio
a questi problemi e lavorare efficacemente assieme
per conservare il nostro comune patrimonio naturalistico.
Progetti di reti tematiche organizzati a livello
sovranazionale, come ENSCONET per il continente
Europeo, lavorano in raggiungere questi obiettivi.
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