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Una bimba di sei
mesi a un corso di nuoto in una
piscina per bambini a nord di Londra.
Inghilterra, maggio 2002
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"2004: l'impegno
sull'acqua deve continuare"
L'anno internazionale
dell'acqua sta per finire ma l'impegno non può
terminare. Inaugurata a Roma la mostra "Acqua",
che continuerà nel 2004
Si
è inaugurata oggi, 26 11 2003, nei locali
della Provincia di Roma, la tappa capitolina
della mostra "Acqua" di Mike Goldwater.
L'iniziativa che è la prima azione culturale
della nuova giunta della Provincia di Roma è
stata presentata durante una conferenza stampa
da Mariapia Garavaglia, della Direzione
Green Cross in Italia, Enrico Gasbarra,
Presidente della Provincia di Roma Vincenzo
Vita, Assessore alle Politiche Culturali
della Provincia di Roma Federico Motta,
Editore Diana Bracco, Presidente di Bracco
Spa Mike Goldwater, fotoreporter fondatore
di Network Photographers e Mario Tozzi,
primo ricercatore c/o il CNR di Roma, conduttore
del programma Gaia.
Durante la conferenza stampa è stata
ribadita la centralità dei problemi che
ruotano intorno alla risorsa acqua in tutto
il mondo.
"L'attenzione
verso la crisi delle risorse idriche non si
deve arrestare il 31 dicembre. - ha affermato
la Professoressa Rita Levi Montalcini
durante l'inaugurazione della mostra - Quest'anno
è stato carico di iniziative mediatiche
che hanno aumentato la consapevolezza e la coscienza
dei problemi legati all'acqua nell'opinione
pubblica ma i riflettori non si devono spegnere.
Il bilancio della crisi idrica si aggrava anziché
migliorare. Ogni ora 72 persone in più
sulla Terra soffrono la sete. Abbiamo la
possibilità di invertire questa spirale".
"Si
deve incominciare dalle cose concrete. - ha
affermato Mario Tozzi, durante la conferenza
stampa - È uno spreco utilizzare l'acqua
potabile per tutti gli usi compresi quelli domestici.
È necessario che siano costruite doppie
strutture di distribuzione idrica: una per l'utilizzo
alimentare ed una per gli altri usi. Perché
l'acqua potabile, indispensabile per la vita,
non può e non deve essere utilizzata
per altri utilizzi, come quello industriale
o agricolo".
Il
2003 può essere considerato un anno proficuo
sul fronte della sensibilizzazione dell'opinione
pubblica non altrettanto si può dire
dei risultati.
Il 3° Forum dell'acqua di Kyoto si è
concluso con un nulla di fatto, nel G8 di Evian
non si sono prese decisioni concrete ed il Vertice
di Cancun ha lasciato il WTO in una fase di
stallo.
Questa incapacità della politica di agire
ha fatto sì che non sia stata adottata,
da questi organismi, alcuna risoluzione che
si muovesse nella direzione di definire l'acqua
come diritto universale inalienabile.
Le
istituzioni internazionali devono essere incalzate
ed aiutate dall'opinione pubblica a superare
questa impasse. In Italia il 2003 è stato
denso di iniziative a livello locale e nazionale
da parte delle NGO e dei movimenti. Il "Forum
Alternativo sull'acqua" di Firenze;
il Forum "Water for Life and Peace"
di Green Cross, il convegno "Acqua:
un tesoro per il futuro" della Regione
Lombardia e l'incontro "H20biettivo
2000" di Federgasacqua sono stati i
punti emergenti della discussione nazionale
sulle risorse idriche.
Allo stesso tempo un cammino parallelo è
continuato a livello internazionale.
Durante il 2003, il Comitato per i diritti Economici,
sociali e culturali delle Nazioni Unite ha riconosciuto
l'accesso all'acqua come un diritto inalienabile
e i lavori per la creazione della Convenzione
quadro Internazionale sull'acqua sono proseguiti.
Queste ed altre azioni devono essere supportate
dall'opinione pubblica delle nazioni del nord
del mondo, attraverso una pressione sui governi
affinché adottino le politiche necessarie
per risolvere la crisi idrica a livello globale.
Uno degli strumenti per fare ciò è
la cooperazione decentralizzata tra enti locali
del nord e del sud del mondo, come è
indicato dal documento finale del Forum "Water
for Life and Peace" del settembre scorso.
Incontrando
la delegazione di "Water for Life and
Peace" nel giugno scorso il Presidente
della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha
chiesto azioni concrete sul problema acqua e
non solo dichiarazioni d'intenti.
Green Cross nel 2004 si è posta come
obiettivo quello di mobilitare una prima somma
di 5 milioni di euro da utilizzare all'interno
del progetto "Water for Peace" nei
bacini idrici transfrontalieri che possono essere
fonte di conflitti. Le prime azioni in Russia
ed in Burkina Faso sono già iniziate.
Sul fronte della comunicazione sulle risorse
idriche, nel 2004, Green Cross continuerà
a supportare la mostra "Acqua"
ed il concorso "Immagini per la Terra"
sarà, nella sua dodicesima edizione,
ancora una volta dedicato alle problematiche
dell'acqua.
Il
forum "Water for Life and Peace",
nato in Italia, approderà nel 2004
in Spagna a Saragozza.
Tutto per non riportare il problema delle risorse
idriche nel cono d'ombra nel quale è
stato per lungo tempo.
Sergio
Ferraris
LO SPECIALE SULLA MOSTRA
LE
FOTO DELLA MOSTRA
 I
NUMERI DELLA CRISI
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La popolazione
mondiale al 7 novembre è
di 6.306.714.515 di cui 1.220.615.040
privi di acqua potabile e 2.412.096.000
privi di servizi idrici sanitari
sicuri.
Gli obiettivi
della dichiarazione del Millennio,
firmata nel 2000, prevedevano di
salvare dalla penuria idrica 85.446
persone e di dare servizi sanitari
sicuri a 171.738 persone al giorno.
Gli obiettivi
della dichiarazione del Millennio
alla data del 7 novembre prevedevano
che a fronte di una popolazione
mondiale di 6.306.714.515, 1.077.353.985
persone fossero prive di acqua potabile
e 2.130.855.224 persone fossero
prive di servizi idrici sanitari
sicuri.
Questa cosa
non è successa.
Dall'anno 2000 avremmo dovuto salvare
dalla penuria idrica 143.261.082
persone e 281.240.776 avrebbero
servizi sanitari sicuri.
Ogni ora, ogni
giorno, di inattività aggrava
questo bilancio.
Ogni ora 72 persone in più
sono prive di acqua potabile e 360
sono prive di servizi sanitari sicuri.
Ogni giorno 1728 persone in più
sono prive di acqua potabile e 8640
sono prive di servizi sanitari sicuri.
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