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Manila: vita nella discarica

Dialoghi sulla Terra

I temi della discussione di Lione. Tutte le questioni inerenti le sfide etiche globali per il nuovo millennio. Il documento "base" dei forum.
Necessario per capire le sfide future.

 

 

 

 

Tema uno:
le sfide

  • Mikhail Gorbachev osserva che, oggigiorno, soltanto un terzo della popolazione mondiale vive in condizioni buone, normali o accettabili mentre due terzi soffrono di denutrizione, fame, povertà e sono sottosviluppati. Ciò significa che le scelte economiche e lo stile di vita adottati nella storia recente sono serviti soltanto a condurci in un vicolo cieco: una crisi ecologica globale. Abbiamo, pertanto, bisogno di un nuovo sistema di valori, di un sistema di unità organica tra l'umanità e la natura e di un'etica di responsabilità globale.

  • Gli ultimi dieci anni hanno introdotto la speranza di sviluppi che prima sembravano impossibili. L'inimmaginabile, anche al macrolivello nella società globale, è diventato possibile. Si sono attuate modifiche semplicemente imprevedibili, che non hanno portato soltanto un cambiamento paradigmatico ma anche, e soprattutto, la speranza laddove non c'era e l'opportunità di nuove visioni e sviluppi. Situazioni impossibili sono state ribaltate; più giustizia è stata distribuita. Allo stesso tempo, sono emersi maggiori pregiudizi, più violazioni dei diritti umani, bigottismo, discriminazione, razzismo e genocidio.

  • La globalizzazione può condurre a un'omogeneizzazione anonima ignara delle differenze e arrogante riguardo al potere egemonico ma, tramite un dialogo tra le civiltà, può condurre anche a un senso genuino di comunità globale. La sfida del nuovo secolo non è arrestare l'espansione dei mercati globali, ma cercare le regole e le istituzioni per un governo globale più forte al fine di conservare i vantaggi dei mercati globali e della concorrenza e favorire la tutela e il potenziamento delle risorse umane, comunitarie e ambientali.

  • Le questioni etiche fondamentali da sollevare includono: a quali condizioni di base possiamo sopravvivere come essere umani su una terra abitabile conferendo una forma umana alla nostra vita individuale e sociale? Quali sono i requisiti fondamentali per salvare la civiltà umana dal terzo millennio? Quali sono i principi fondamentali che le forze al potere e le istituzioni possono seguire in politica, economia, scienza e religione? E su quale base il singolo può raggiungere un'esistenza felice e appagata?

  • Il Mahatma Gandhi una volta notò che i sette peccati sociali dell'umanità che possono essere superati sulla base dell'etica globale sono: politica senza principi; ricchezza senza lavoro; divertimento senza coscienza; conoscenza senza carattere; affari senza moralità; scienza senza umanità; religione senza sacrificio.

  • Steven C. Rockefeller afferma che la sopravvivenza dell'umanità dipende dalla nostra volontà di riconoscere la nostra interdipendenza con il mondo vivente allargato e le responsabilità che si accompagnano a tale interdipendenza. Finché gli esseri umani tenderanno a considerare la Terra come un semplice insieme di risorse da sfruttare per i propri scopi, essi si ritroveranno sempre sul sentiero della distruzione che ha caratterizzato la diffusione della civiltà tecnologica industriale nel ventesimo secolo. Il significato più profondo e la gioia di vita implicano la consapevolezza che noi esseri umani non siamo soli in questo mondo e che non siamo qui soltanto per noi stessi. La nostra etica deve chiarire bene tutto questo e abbiamo bisogno di forme di pratica spirituale che ci consentano di vivere in questa verità.

 


Tema uno:
le questioni inerenti alle sfide etiche:

  • Quali sono gli esempi specifici che illustrano come gli esseri umani abbiano ignorato la loro interdipendenza con il mondo vivente allargato? Quali sono le responsabilità specifiche che devono accompagnare questa forma di interdipendenza? E in che modo l'etica globale deve riconoscere tale fenomeno di interdipendenza?

  • Quali sono i fattori che hanno contribuito alla creazione di enormi differenze di ricchezza nelle e tra le società, alla perpetuazione della povertà, alla negazione sistematica dell'accesso alle esigenze umane fondamentali a oltre un miliardo di persone nonché alla violazione continua dei diritti umani nel mondo intero?

  • Quali sono i fattori di fondo che hanno contribuito alla promozione di stili di vita e scelte economiche insostenibili che hanno catalizzato la crisi ecologica globale?

  • Quali sono gli esempi concreti e le raffigurazioni dei sette peccati sociali dell'umanità riscontrati da Gandhi?

  • Quali sono gli ostacoli e gli impedimenti potenziali che potrebbero compromettere la creazione e la realizzazione di un'etica di responsabilità globale?

  • Quali sono le ragioni per cui gran parte dei modelli nazionali politici, legali e istituzionali non si fondano correttamente su sistemi di valori o si fondano forse su sistemi di valori contrari allo sviluppo sostenibile? Quali sono le sfide specifiche nella riforma dei sistemi decisionali politici a tutti i livelli di governo per garantire che essi si fondino su un'etica di sostenibilità globale e, anche, per dare un significato pieno al principio di sussidiarietà?

  • Quali sono le sfide politiche e gli ostacoli specifici da affrontare per la promozione di un buon governo a tutti i livelli?

  • Quali sono le sfide e gli ostacoli potenziali da affrontare per fondare il processo della politica pubblica su un nuovo sistema di valori che aiuti a ripristinare lo spirito di Rio e a porre rimedio al divario Nord-Sud sempre più polarizzato?

  • Quali sono le sfide per assicurare una distribuzione giusta ed equa delle ricchezze e delle risorse nelle e tra le società? In particolare, quali sono le sfide da affrontare per la mobilizzazione di nuovi e ulteriori meccanismi finanziari al fine di sostenere i paesi in via di sviluppo nella transizione verso lo sviluppo sostenibile?

 

Tema due:
l'importanza dell'etica globale per il nuovo millennio

  • Come mai prima d'ora, oggi la comunità mondiale emergente ci spinge a cercare una nuova comprensione della situazione globale. Sebbene circondati da una stupenda diversità di culture, siamo un'unica famiglia umana con un destino comune. Come sostiene Maurice Strong, è vero che ciascun popolo ha i propri principi etici, i propri sistemi di valori e i propri fondamenti religiosi ma vi sono dei principi universali che tutti dobbiamo abbracciare per il bene comune e la sopravvivenza.

  • Papa Giovanni Paolo II ha affermato che l'umanità che si imbarca nel processo di globalizzazione non può più fare a meno di un codice etico. E con ciò non si intende un unico codice dominante che imponga i propri valori e criteri. In tutte le varietà di forme culturali esistono valori universali umani che devono essere rivelati ed enfatizzati come la forza propulsiva dello sviluppo e del progresso.

  • Certamente tutti gli stati del mondo hanno un ordine economico e legale ma questi sistemi non possono funzionare senza un consenso etico, un'etica civile che faccia da fondamento per le costituzioni democratiche. Maurice Strong ha suggerito che, se i processi tecnici e legali non sono guidati da valori fondamentali e principi etici, ci ritroveremo a lavorare in un sistema completamente anarchico in cui il forte prevarrà sempre e non sarà soggetto ad alcuna costrizione, disciplina o responsabilità sociale reale. Certo, la comunità internazionale degli stati ha anche creato strutture transnazionali, transculturali e transreligiose senza le quali i trattati internazionali sarebbero puro autolesionismo. Ma possiamo avere un ordine mondiale senza un'etica condivisa da tutta l'umanità?

  • Una visione condivisa dei valori comuni può fornire e sostenere un fondamento etico per un dialogo tra le civiltà. La complessità della vita contemporanea può generare tensioni tra valori importanti; il compito di armonizzare la diversità con l'unità è arduo; il conflitto tra interessi privati e bene pubblico può sembrare irrisolvibile; e la scelta tra profitti a breve termine e benefici a lungo termine è spesso difficile. Tuttavia, un nuovo senso di interdipendenza globale è essenziale per il nostro sforzo di partecipazione al fine di favorire una struttura mentale di speranza in tutto il mondo.

  • Tra le aspirazioni universali per il nuovo millennio abbiamo: tutela delle libertà individuali, garanzia dei diritti fondamentali, riconoscimento e rispetto dell'uguale valore di qualsiasi essere umano nonché pace e giustizia. Sebbene nessuno di questi valori sia ampiamente realizzato in una società, essi sono principi universali accettati dalla comunità internazionale. Costituiscono un'agenda più ricca sui cui riflettere e i pilastri di un sistema di etica globale per le istituzioni e la società civile.

  • Sua Maestà il Principe El Hassan Bin Talal di Giordania ha affermato che, con un punto di partenza su cui tutti possiamo concordare, un'etica globale identificherebbe i valori fondamentali comuni a tutte le tradizioni religiose, filtrandoli dall'essenza della fede umana. Un'etica globale dovrebbe costituire un nucleo di fede, accettabile per tutti. Non dovrebbe imporre una visione né sopprimere per legge le differenze. Piuttosto, dovrebbe aspirare all'unità e non cercare di sradicare né compromettere la diversità.

  • Il premio Nobel per la pace Ang San Suu Kyi di Birmania ha detto che la sfida consiste nel fatto che le nazioni e i popoli del mondo accettino una serie fondamentale di valori umani che fungano da forza unificatrice nello sviluppo di una comunità davvero globale.



Tema due:
questioni inerenti all'importanza dell'etica globale per il nuovo millennio

  • Quali sono gli elementi di una nuova etica globale realmente accettabile per tutte le società e le tradizioni religiose? Quali sono gli esempi dei principi universali che Strong suggerisce di abbracciare per il bene comune e la sopravvivenza?

  • Quali sono le norme e i valori etici necessari per risolvere i conflitti tra interessi privati e bene pubblico? Quali sono le norme e i valori etici necessari per bilanciare i profitti a breve termine con i benefici a lungo termine?

  • È stato suggerito che i quattro pilastri di un sistema di etica globale per le istituzioni e la società civile debbano essere: un desiderio e uno sforzo di pace, un desiderio e uno sforzo di giustizia, un desiderio e uno sforzo di collaborazione, un desiderio e uno sforzo di verità. Vi sono altri pilastri da considerare in un sistema di etica globale? Come è possibile elaborare ulteriormente questi valori?

  • In che modo i principi racchiusi nella Carta della Terra possono sostenere il processo di promozione di un nuovo sistema di etica globale? E quali sono le strategie necessarie per promuovere la Carta della Terra nelle arene politiche nazionali e internazionali?

  • Vi sono altri principi etici da considerare oltre a quelli contenuti nella Carta della Terra?

  • Come garantire che la nuova etica globale non imponga una visione piuttosto che altre né sradichi differenze culturali importanti? In che modo una nuova etica globale può creare l'unità tra la diversità di nazioni e popoli? E, nello specifico, quali sono le norme e i valori etici necessari per armonizzare la diversità con l'unità? In che modo una nuova serie fondamentale di valori umani fungerà da forza unificatrice nello sviluppo di una comunità davvero globale?

  • Qual è il processo necessario per filtrare i valori umani fondamentali dalle religioni e tradizioni spirituali del mondo? La Carta della Terra ha raggiunto questo scopo?

  • Quali ostacoli potenziali si potrebbero incontrare nella sfida di creare il consenso tra le varie nazioni articolando una serie fondamentale di valori umani?

  • Qual è il ruolo delle norme etiche nel ridefinire concetti convenzionali di sicurezza (tradizionalmente determinati dai conflitti tra gli stati) per dedicarsi alla nuova generazione di minacce sotto forma di fame, malattie, crimine, repressione e degrado ambientale? Qual è il ruolo delle norme etiche nel favorire la necessaria riforma delle istituzioni di pace e sicurezza internazionali per affrontare concetti di sicurezza allargati?

 

a cura di Sergio Ferraris
21 02 2002

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