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La Terra vista dal satellite
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Tutela ambientale:
Italia in retroguardia
Dal World
Economic Forum di Davos la classifica mondiale
della sostenibilità ambientale.
Italia:
solo 69°
Italia, fanalino di coda in materia di tutela
ambientale. L'Environmental Sustainbility
Index (ESI) boccia seccamente il nostro
paese collocandoci alla 69° posizione. La
classifica mondiale della sostenibilità
ambiente, frutto della collaborazione delle
università di Columbia e di Yale, è
stata presentata al World Economic Forum (WFE),
tenuto a Davos, negli USA, lo scorso 28 gennaio.
A superarci non sono solo nazioni con basi economiche
rurali, come quelle del Sud-America e dell'Africa,
ma anche quelle più industrializzate:
sono ben 21 i paesi dell'OCSE che hanno ottenuto
un piazzamento migliore del nostro.
L'indice prende in considerazione molti fattori:
la qualità dell'acqua, il consumo di
carbone, la superficie costruita, la densità
di popolazione, il tasso di inquinamento dell'ambiente
e le misure adottate dai governi per diminuire
l'impatto ambientale, sono alcuni dei principali
parametri su cui le due università americane
hanno basato l'analisi.
Le pagelle migliori
Prima in classifica è la Finlandia seguita
dagli altri paesi scandinavi che, del resto,
da anni si distinguono per l'attenzione manifestata
nei confronti delle problematiche ambientali
e per la ricerca e l'applicazione di tecnologie
basate su risorse ecologiche e rinnovabili.
Sudamerica e Africa occupano le posizioni successive
della classifica: le loro ricchezze naturali
e lo scarso sviluppo del settore industriale
rendevano, d'altronde, prevedibile un buon piazzamento.
Numerose nazioni europee hanno ottenuto posizioni
di tutto rispetto: Svizzera, Austria, Francia,
Germania e Portogallo occupano, rispettivamente
il 4°, il 10°, 31°, il 36° e
il 37° posto. Superano l'Italia anche l'Albania,
24° e la Russia, 33°, mentre gli Stati
Uniti, a dispetto della mancata adesione al
protocollo di Kyoto, si guadagnano una dignitosa
45° posizione.
Secondo il WFE, "la protezione ambientale
non pregiudica la competitività":
la Finlandia, pur vantando la stessa competitività
degli Usa, è al primo posto in fatto
di sostenibilità ambientale.
Belgio e Spagna, sono le uniche due nazioni
europee che, con la 76° e 112° posizione,
rimangono alle spalle del nostro paese.
La situazione italiana
L'Italia si sta impegnando a ridurre le emissioni
di CO2 partecipando anche a diversi
progetti internazionali per la tutela dell'ambiente,
ma la qualità dell'aria del nostro paese
continua a rimanere sotto la media e il tasso
di inquinamento è in continuo aumento.
Un ulteriore punto a nostro sfavore è
il degrado ambientale: l'assenza di piani regolatori
ha invaso e devastato col cemento numerose aree
urbanizzate.
La pagella peggiore va, però, a Iraq,
Turkmenistan e Taiwan. Maglia nera per la Corea
Del Nord, al 146° e ultimo posto.
Il reddito di un paese "emerge come elemento
critico dei risultati ambientali" secondo
il WFE.
I dati dello stesso ESI smentiscono però,
almeno in parte, questa dichiarazione: Belgio
e Svezia, pur essendo paesi ugualmente ricchi,
occupano due posizioni opposte nella classifica.
Bisognerà aspettare, probabilmente, ancora
qualche anno prima di veder cambiare le linee
politiche che guidano molti dei paesi industrializzati:
alla base ci sono ancora troppi interessi economici
e soprattutto una scarsa volontà ad abbandonare
sistemi di produzione consolidati da tempo.
Valentina Robbiati
Link:
www.weforum.org
La
Classifica |
I
primi 10 della classifica ESI:
1° Finlandia
2° Norvegia
3° Uruguay
4° Svezia
5° Islanda
6° Canada
7° Svizzera
8° Guyana
9° Argentina
10° Austria
Gli ultimi in classifica:
143° Iraq
144° Turkmenistan
145° Taiwan
146° Nord Corea |
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