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La Presidenza del Forum sulla Carta
della Terra |  | PORTO
ALEGRE PER UN ALTRO BRASILE E UN ALTRO MONDO Porto
Alegre quest'anno è stato segnato positivamente dall'ondata d'urto LULA.
Quindi è cresciuto a dismisura nella dimensione per la quantità
dei partecipanti, per l'impressionante numero di conferenze, seminari, incontri,
dibattiti ed altre attività autogestite. Il tutto dominato
da una partecipazione entusiastica di decine di migliaia di brasiliani e sudamericani
che, insieme ai partecipanti provenienti da tutto il mondo, hanno composto un
insieme di 150.000 protagonisti. Era impossibile muoversi e dividersi
fra i cinque luoghi deputati ad accogliere le iniziative. L'edizione
del 2003 del Forum, come dicevo, è stata dominata dal fatto che in Brasile
si è aperta una stagione di speranze e di sogni che cominciano a concretizzarsi
per opera di uomini e donne che per anni ci hanno creduto e ora possono dire che
"un altro Brasile è possibile". L'entusiasmo con il
quale è stato accolto LULA, l'affetto con il quale è stata circondata
Marina Silva, mitica rappresentante dell'Amazzonia e nuovo Ministro dell'Ambiente,
sono un buon viatico per il futuro anche se tutte le difficoltà di questo
mondo sono dietro l'angolo. Aiutare in tutti i modi il Brasile e vincere
la sua sfida è il messaggio più concreto che è uscito da
Porto Alegre evitando, come qualcuno ha tentato di dire ai asiliani, cosa devono
fare usando logiche e parametri della "vecchia Europa" che sono tutt'altro
che esaltanti.
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Manifestazione d'apertura del Forum
|  | - Come
contrastare l'egemonia delle multinazionali che in agricoltura vogliono imporre
gli OGM, - come contrastare la globalizzazione e il liberismo selvaggio,
- come preservare la Biodiversità del Pianeta, - come attrezzarsi a
difendere il bene comune che è rappresentato dall'acqua, - come lottare
per difendere la pace ed evitare le guerre, - quali e quante forze bisogna
mettere in campo per difendere l'ecosistema, - cosa fare per uno sviluppo
ecocompatibile. Sono alcuni dei punti all'o.d.g. che hanno tenuto incollati
per giorni i partecipanti del Forum con dentro questa voglia di sapere, di conoscere,
di mettere in circolo le proprie esperienze, di cercare di trovare insieme risposte
a problemi difficili e drammatici, di mettersi a disposizione per lavorare, studiare,
partecipare a processi di cambiamento. Il materiale prodotto favorirà
lavoro e ricerca per molto tempo. Le tante incognite sono sulla nostra testa (guerre,
crisi economica, disastri ambientali) e potranno rallentare i tempi del fare ma
sarà difficile arrestare questo percorso che è in moto e che il
Forum anche quest'anno ha affrontato. Guido Pollice
Presidente di Green Cross Italia
Le foto del World Social Forum a Porto Alegre
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