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Gorbaciov al G8:
nel ventennale di Chernobyl
costruire il
Fondo Mondiale per il Solare

Il Presidente Gorbaciov commemora il 20° Anniversario di Chernobyl richiedendo ai leader del G8 di costituire un Fondo Mondiale per il Solare di 50 miliardi di dollari, di ridurre i sussidi ai combustibili fossili e alle industrie nucleari.

Gorbaciov e Green Cross esortano i leader del G8 a realizzare una reale politica di sicurezza energetica, attraverso soluzioni di energia rinnovabile che combattano il riscaldamento globale.


Ginevra e Los Angeles - In occasione del 20° Anniversario del più grande disastro nucleare del mondo, il Presidente Gorbaciov, Presidente Fondatore di Green Cross International, ha richiamato l'attenzione dei leader del G8 - le più grandi nazioni industrializzate del mondo - perché si impegnino con maggiore forza per un futuro energetico sostenibile e realmente sicuro investendo nelle energie rinnovabili.

Nel fascicolo "Sicurezza Energetica", inviato con una lettera dal Presidente Gorbaciov ai Capi di Stato e ai leader dei Parlamenti delle Nazioni che si stanno preparando per il G8, che si terrà dal 15 al 17 luglio a S. Pietroburgo, il presidente Gorbaciov ha lanciato un appello perché vi siano impegni più decisi a favore dell'energia sostenibile e ha messo in guardia sui pericoli di una cieca fiducia su petrolio, gas e nucleare relegando l'energia rinnovabile ad uno status secondario.

Gorbaciov e Green Cross hanno esortato il G8 ad incrementare significativamente gli investimenti nelle energie rinnovabili, anche attraverso la creazione di un Fondo Mondiale per il Solare di 50 miliardi di dollari per dieci anni.

"Questa idea riflette la nostra visione per fronteggiare l'impoverimento energetico nel mondo in via di sviluppo, mentre creando concentrazioni di energia solare nelle città che potrebbe essere usata per prevenire i blackout, inoltre si abbasserebbero le bollette dell'elettricità e si fornirebbe una fonte futura per generare idrogeno", ha detto il presidente Gorbaciov. "Il Fondo potrebbe facilmente essere istituito trasferendo parte dei contributi per i combustibili fossili come il petrolio e il carbone; si favorirebbe l'installazione degli impianti solari fotovoltaici nel pianeta, abbassando così il prezzo, e creando un mercato di massa per la tecnologia del combustibile pulito.

"La più grande sfida di sicurezza energetica che l'umanità deve affrontare è quella dell'implementazione di soluzioni energetiche pulite per uno sviluppo sostenibile", ha detto Matt Peterson, presidente della sezione USA di Green Cross e direttore del Programma Energia e Risorse naturali. "Attraverso l'incremento esponenziale della capacità di generare fonti di energia pulita nel mondo, possiamo lavorare a mitigare i cambiamenti climatici e a fornire energia alle popolazioni più povere del mondo. Finanziare uno sviluppo senza precedenti dell'energia pulita e dell'efficienza energetica è l'unica strada per raggiungere una reale e duratura sicurezza energetica".

"La proliferazione dei rischi del nucleare - la vulnerabilità dei materiali fissili, i siti per le scorie nucleari, le centrali nucleari stesse esposte ad attacchi terroristici, furti e diversioni, così come la doppia natura dell'uso della tecnologia nucleare sia per scopi civili che militari - persuade tutti fortemente a trovare soluzioni meno pericolose per la generazione dell'energia", ha aggiunto il Paul Walker, direttore del programma Eredità della Guerra Fredda di Green Cross International.

La preoccupazione per l'incremento dei contributi per i combustibili fossili e per il modesto incremento delle energie rinnovabili, si è aggravata recentemente con l'introduzione nella discussione internazionale del nucleare come possibile soluzione al cambiamento climatico.

"L'energia nucleare non è né la risposta ai moderni problemi energetici né la panacea per i problemi del cambiamento climatico" ha detto recentemente Gorbaciov. "Non si risolvono realmente i problemi trovando soluzioni che creano, strada facendo, ancora più problemi. I conti non tornano economicamente, dal punto di vista ambientale e sociale. Di tutte le soluzioni energetiche, il nucleare è la più costosa da avviare, i costi di smaltimento sono proibitivi e i costi finanziari si prolungano oltre la chiusura dell'impianto. Negli USA, per esempio, i sussidi diretti all'energia nucleare ammontavano a 115 miliardi di dollari tra il 1947 e il 1999 con ulteriori 145 miliardi di dollari in sussidi indiretti. Al contrario, i sussidi per l'eolico e il solare durante lo stesso periodo erano complessivamente di soli 5.5 miliardi di dollari".

Il sito di Global Green

 

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