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20° anniversario della catastrofe di Chernobyl

Messaggio di
Mikhail Gorbaciov
Fondatore di Green Cross International
per la cerimonia di commemorazione del
20° anniversario della catastrofe di Chernobyl
.

Roma, 26 Aprile 2006
Palazzo Senatorio, Sala del Carroccio - Campidoglio

A tutti i presenti,

Oggi il mondo commemora uno dei maggiori disastri nucleari nella storia dell'umanità: il 20° anniversario della catastrofe di Chernobyl. Tra le mie più tragiche esperienze personali c'è anche Chernobyl. La mia vita non è più stata la stessa dopo il 26 Aprile 1986, quando alle cinque del mattino ricevetti una telefonata che mi informava dell'incidente accaduto, seguito da un incendio, che si era sviluppato nel quarto blocco della centrale nucleare di Chernobyl. Sebbene non fosse stata ancora stabilita l'entità del disastro, fu subito chiaro che era appena accaduto qualcosa di terribile.

Il disastro di Chernobyl è stato un'orrenda tragedia, non solo per le dimensioni del territorio che fu contaminato, per la quantità di genti trasferite, per la conseguente perdita dei mezzi di sussistenza e per il trauma sofferto dalla gente costretta a dividersi dai legami con la loro terra ed il loro patrimonio, ma soprattutto per il costo diretto delle vite umane. Le vittime della tragedia furono costrette ad affrontare una situazione che essi poterono a malapena capire e contro la quale non avevano mezzi di difesa.
I danni materiali causati benché siano enormi, impallidiscono rispetto al costo umano che ha inflitto e che continua ad imporre questa catastrofe.
La vera enormità della tragedia è quella che tuttora è sconosciuta: la reale potenza di morte dell'evento.
Il disastro è un monito scioccante della realtà delle minacce nucleari e si è trasformato in un simbolo dei rischi tecnologici moderni.

In questo triste anniversario paghiamo il tributo all'eroismo di quelli che hanno sacrificato le loro vite per salvare e proteggere le persone dei molti paesi colpiti dalle conseguenze dall'esplosione. E' anche il tempo per rivedere le lezioni apprese da questa esperienza e per riflettere sulla natura ed il ruolo dell'energia nucleare oggi e negli anni a venire.

Per la prima volta dopo Hiroshima e Nagasaki, Chernobyl ha rivelato il potenziale catastrofico dei disastri nucleari, sia intenzionale che accidentale, e le questioni sollevate rimangono pertinenti ed in gran parte insolute. Come possiamo essere sicuri che gli Stati che possiedono il potere nucleare, sia civile che militare, applichino le necessarie misure e procedure di sicurezza?
Come possiamo giocare con il benessere delle generazioni future, giustificando cio' con i bisogni "di sicurezza nazionale" o del consumo di energia?
E per concludere, l'energia nucleare è realmente una soluzione credibile alla nostra domanda di energia e alle sfide del cambiamento del clima ?

La metà delle battaglie per l'individuazione di soluzioni sollevano questioni giuste; ma se l'energia nucleare è presentata come l'unica risposta, vuol dire semplicemente che non ci stiamo ponendo la giusta domanda.
Quello che dobbiamo cominciare a chiederci è:

"Come possiamo fermare oggi le nostre decisioni e comportamenti che metteranno a rischio domani le generazioni future?
Come possiamo estendere le opportunità e i benefici dell'accesso all'energia sostenibile per tutti i cittadini del mondo?
GCI crede che per arrestare il ciclo vizioso "di povertà contro l'ambiente sicuro, " il mondo debba accelerare la transizione verso un'energia efficiente e rinnovabile, che genererà enormi benefici economici, sociali ed ambientali. Dopotutto, non dovremmo dimenticarci, che la terra riceve più energia dal sole in appena un'ora che quella che usa il mondo durante un intero anno.

L'obiettivo per un'energia rinnovabile è importante non soltanto per l'ambiente, ma anche per la sicurezza del nostro mondo. Più di una guerra è iniziata per l'accesso alle risorse naturali e i segni di nuove ed imminenti tensioni sono onnipresenti e attraversano tutto il globo.

Per concludere, sono convinto che la trasparenza dei governi, unita ad una comunicazione coerente e ad un'istruzione generale delle popolazioni, specialmente dei giovani, è di massima importanza per questa complicata tematica. Nel caso di Chernobyl, il mondo ha potuto apprendere la verità sul disastro e immaginare la relativa tragica esperienza, perché nell'aprile del 1986, il processo della Perestrojka era già stato avviato in URSS, così come erano state introdotte le nozioni della Glasnost. Diversamente i fatti e le conseguenze sarebbero stati nascosti, distorti o sminuiti.

Chernobyl è avvenuto venti anni fa, per molti resta una realtà intima ed ostile.
Una volta le terre intorno all'impianto erano ricche, ora sono una zona morta e rimarranno così per centinaia di anni. Fra 150 e 200 mila persone continuano a vivere nelle zone con livelli elevati di contaminazione. Fra i bambini nati dopo 1986 le malattie croniche delle vie respiratorie superiori, cancro della ghiandola tiroidea e endocrina, le allergie e i disturbi dell'apparato endocrino e digerente sono molto diffusi La maggior parte della gente, evacuata dai territori maggiormente colpiti, trova difficile adattarsi alle nuove situazioni e continua ad affrontare problemi psicologici, economici e sociali seri.

Green Cross International è tra le organizzazioni che lavorano per mitigare le conseguenze del disastro di Chernobyl, aiutando le vittime a condurre vite dignitose. Rimango convinto tuttavia, che il migliore modo di fare fronte ai disastri è prevenirli.
Vi invito a associarvi agli sforzi per costruire un futuro sicuro e sostenibile per tutti.

Il messaggio di Gorbaciov
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