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ARMI CHIMICHE E NUCLEARI:
I LEADER DEL G8 RISPONDONO A GORBACIOV.

Arrivano le prime risposte. Condivisione ed impegno di UE, Italia, Gran Bretagna, Germania, Danimarca, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda

Nei mesi scorsi Mikhail Gorbaciov ha fatto appello ai 22 leader del G8 - Group Global Partnership, contro la diffusione d'armi e materiali di distruzione di massa e per accelerare le loro azioni nel proibirne la diffusione e per neutralizzare le armi nucleari, chimiche, biologiche e materiali simili. Alcuni di loro hanno già risposto. Tutti condividono la preoccupazione di Mikhail Gorbaciov riguardo questo problema e si impegnano a sostenere pienamente le attività di Green Cross in questo settore.

Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana
"Le confermo in primo luogo l'impegnodell'Italia, annunciato in occasione del Vertice G8 di Kananaskis del 2002, alla riduzione della minaccia rappresentata, per la popolazione russa, dagli arsenali di armi di distruzione di massa tuttora esistenti sul territorio del Suo Paese: l'Italia ha ratificato, nel luglio scorso, l'accordo bilaterale per l'assistenza al programma di smantellamento dei sommergibili nucleari russi, ala cui attuazione potrà quindi essere avviata in tempi brevi; contribuirà, inoltre, alla realizzazione dell'impianto di Pochep per la distruzione di armi chimiche, nel quadro dell'accordo bilaterale firmato nel novembre del 2003, al cui procedura di ratifica parlamentare è stata rallentata da questioni interpretative sorte su alcune clausole.
Le assicuro poi che la Sua richiesta di sostegno dell'Italia al "Programma sull'eredità della Guerra Fredda" verrà esaminata con la dovuta attenzione, nell'ottica di contribuire a monitorare accuratamente gli effetti della distruzione delle armi chimiche per la salute della popolazione russa che vive nelle vicinanze dell'area dove verrà costruito l'impianto di Pochep".

Tony Blair, Primo Ministro del Regno Unito
"Io spero di poter continuare a sviluppare il nostro rapporto molto positivo con Green Cross International. Il Regno Unito riconosce l'impatto positivo dei progetti di non-proliferazione sulle comunità locali e ritiene fondamentale l'aperto sostegno della società civile.
Restiamo pertanto impegnati nel finanziare il lavoro di Green Cross in Kizner, nel supportare meccanismi per incoraggiare il dialogo in materie ambientale come il "National Dialogue Forum", oltre che sviluppando il nostro rapporto con i leader dei governi locali ed altre Ong. Allo stesso tempo noi condividiamo anche l'attenzione di Green Cross riguardo alla protezione ambientale".

Christoph Heusgen, Consigliere di Politica Estera e di Sicurezza, per conto del Cancelliere della Repubblica Federale della Germania
"In tutti i nostri programmi di disarmo, e nei progetti di non-proliferazione, siamo impegnati a realizzare gli obiettivi di trasparenza e di partecipazione delle comunità… Mettiamo una cura scrupolosa in tutti i nostri progetti Tedesco-Russi per proteggere la salute pubblica e l'ambiente.
Il Governo Federale sta supportando la costruzione e il funzionamento di impianti di distruzione di armi chimiche a Gorny (dal 2003) e in Kambarka (dalla primavera di quest'anno). Sono disponibili 150 milioni di euro per questo scopo, così come da quest'anno il Governo Federale progetta di finanziare la costruzione di un ulteriore impianto a Leonidovka.
Nella cooperazione tra la Energiewerke Nord GmbH Lubmin ed altre compagnie Tedesche e Russe, il Governo Federale sta costruendo un impianto di deposito a lungo termine per i rifiuti nucleari, cominciando dai 190 sottomarini nucleari dismessi a Sayda Bay vicino Murmansk.
Il finanziamento pianificato per questo progetto, che è destinato al processo di smaltimento dei sottomarini nel Nord Ovest della Russia e a restituire Sayda Bay a uno stato ecologico accettabile, ammonterà a 300 milioni di euro nel periodo tra 2003 e il 2008".

Javier Solana, Segretario Generale, Consiglio dell'Unione Europea
Molto è già stato fatto dall'Unione Europea in Russia… sulla base della Strategia dell'Unione Europea concernente la non proliferazione delle armi di distruzione di massa, che è stata adottata dal Consiglio dell'Unione Europea nel dicembre 2003. Lasciami menzionare come esempio i progetti sotto i vari EU Council Joint Actions adottati dal 1999, cioè la distruzione delle armi chimiche (Gorny), il trasporto di plutonio, e il supporto della protezione fisica dell'Istituto Boshvar a Mosca".


Jens Stoltenberg, Primo Ministro della Norvegia
"Le nostre attuali priorità sono lo smantellamento universale di sottomarini nucleari, la riabilitazione dei siti con depositi nucleari a Andreyev Bay e smaltimento di batterie radioattive allo stronzio nei fari della Russia. Siamo anche attivamente impegnati a migliorare la sicurezza negli impianti di energia nucleare a Kola e Leningrad. La Norvegia ha fornito 2.5 milioni di dollari, in supporto finanziario per la costruzione dell'impianto di distruzione di armi chimiche a Shchuch'ye, siamo preparati a fornire ulteriori supporti per questo scopo nel 2006.
Una soddisfacente valutazione ambientale per le operazioni è un prerequisito per implementare tutti i progetti supportati dalla Norvegia che riguardano materiali nucleari".

Mark Vaile, Ministro del Commercio, Australia
"Sopprimere la diffusione di armi di distruzione di massa (WMD) è uno dei più grandi cambiamenti sulla sicurezza, che le comunità internazionali affrontano oggi… l'Australia ha impegnato 10 milioni di dollari per il programma "Giappone-Russia" con l'obiettivo di smantellare i sottomarini dismessi dalla Flotta Pacifica Russa. L'Australia ha lavorato anche per contrastare la proliferazione di WMD attraverso le attività di cooperazione regionale …".

Anders Fogh Rasmussen, Primo Ministro della Danimarca
"La non proliferazione delle armi di distruzione di massa è una delle principali priorità danesi durante la nostra attuale presenza nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Io personalmente considero una profonda delusione che il Summit delle Nazioni Unite a New York nel settembre 2005 non sia stato d'accordo con le nuove misure relative alla non proliferazione e al disarmo. Questo non dovrebbe, in ogni modo essere una scusa per una inattività. Condivido il tuo punto di vista, il nostro impegno deve continuare ad essere mirato all'ottenimento di concreti risultati. A questo riguardo apprezzo l'importante contributo dato dalle organizzazioni non governative come Green Cross International".

Phil Goff, Ministro per il Disarmo e il Controllo delle Armi della Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda è veramente solidale agli sforzi del G-8 Global Partnership. Lo scorso anno contribuimmo con più di 700 mila dollari per il miglioramento di una stazione sussidiaria elettrica, che fornisce alimentazione di riserva per l'impianto di distruzione in Shchuch'ye.
Questo è un progetto guidato dalla Gran Bretagna, cui noi contribuiremo con ulteriori 500 mila dollari quest'anno, includendo una piccola parte di denaro per i progetti comunitari, così da fornire riscaldamento ad una scuola materna.
In più, noi abbiamo recentemente annunciato che la Nuova Zelanda stanzierà quest'anno 500 mila dollari aggiuntivi per un progetto già esistente guidato degli USA a Zheleznogorsk. Il progetto supporterà l'interruzione del reattore e la ricostruzione di un impianto a combustibili fossili.
Il finanziamento della Nuova Zelanda è indirizzato alla realizzazione di una parte del programma, dedicato alla verifica che l'impianto a combustibili fossili, rispetti degli alti standard ambientali".


(con la collaborazione di Ilaria Catinelli)



IL PROGRAMMA ARMI CHIMICHE DI GREEN CROSS



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