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Il clima e gli organismi viventi

Gruppo di lavoro Italia-Cina per affrontare i cambiamenti climatici


Cosa può ragionevolmente aspettarsi la Cina, secondo le previsioni scientifiche sui cambiamenti climatici? Questo il tema centrale discusso a fine ottobre alla Conferenza ‘Climate change modelling and predictions: the vulnerability of China’, organizzata congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e dall’Università Tsinghua di Pechino. I lavori della Conferenza sono stati aperti da Xie Zhenhua, Vice Presidente della Commissione Nazionale Cinese per le Riforme e lo Sviluppo (NDRC) e rappresentante della Cina nei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici, e da Riccardo Sessa, Ambasciatore d’Italia a Pechino. Il dibattito è stato moderato da Corrado Clini, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e da Su Wei, Direttore dell’Ufficio Nazionale per i Cambiamenti Climatici di NDRC. La Conferenza si inserisce nel contesto del vasto Programma di Cooperazione tra Italia e Cina per la Protezione Ambientale, avviato nel 2000 dai Governi dei due Paesi. Nel corso di questi anni, sono stati realizzati oltre 80 progetti finalizzati all’elaborazione e sperimentazione di soluzioni tecnologiche avanzate per lo sviluppo sostenibile della Cina. La Conferenza stessa è stata ospitata all’interno del Sino-Italian Environment and Energy-efficient Building (SIEEB), esempio prototipale di architettura sostenibile ad alta efficienza energetica, realizzato nell’ambito del Programma di Cooperazione.
Il Direttore del Ministero dell’Ambiente italiano, Corrado Clini, nell’introduzione del dibattito, ha messo in evidenza che “il futuro ambientale del pianeta si costruisce in Cina e dipende dalla possibilità di sostenere la rapida crescita dell’economia più dinamica del pianeta con tecnologie a basso consumo di risorse naturali ed energetiche. Una sfida scientifica, tecnologica ed economica che vede l’Italia in prima fila”.
I climatologi italiani Franco Prodi, Direttore dell’Istituto di Scienze Atmosferiche e del Clima del CNR, e Antonio Navarra, Direttore del Centro Euro-mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, hanno presentato lo stato dell’arte relativo ai modelli previsionali sui cambiamenti climatici. Prodi ha illustrato i meccanismi scientifici che determinano i fenomeni climatici e i loro mutamenti, mentre Navarra si è soffermato sullo sviluppo dei modelli climatici elaborati dal centro Euro-mediterraneo per comprendere l’evoluzione del clima a livello regionale e globale.
Gli esperti cinesi intervenuti alla Conferenza - Jiang Kejun, dell’Energy Research Institute di NDRC, Lin Erda, della Chinese Academy of Agricultural Sciences, e Zhang Xiliang, della Università Tsinghua - hanno approfondito le previsioni di cambiamento climatico relative alla Cina, analizzando, prima, gli scenari energetici e di emissione, per poi illustrare le principali opzioni per interventi di abbattimento e di mitigazione degli effetti. A conclusione della Conferenza, è stato avviato un gruppo di lavoro italo-cinese per lo sviluppo di un programma scientifico comune. Il prossimo meeting si terrà in Italia nella primavera del 2008.
(Fonte: e-gazette)



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