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Organizzazione meteorologica mondiale

Organizzazione meteorologica mondiale: “2007 anno estremo”

C’è una teoria, minoritaria, che potremmo chiamare del complotto climatico, secondo la quale i dati sul global warming verrebbero esagerati a bella posta in favore delle nuove lobby delle energie alternative, mentre i rivolgimenti del clima farebbero parte di un ciclo naturale del pianeta. Al gruppo di complottatori globali va ora aggiunta anche l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) che ha definito il 2007 l’anno con il clima più estremo dal 1880, da quando i dati meteorologici si sono cominciati a registrare.
Il Wmo, sulla base dei dati forniti dai 188 servizi meteorologici nazionali che aderiscono a questa organizzazione dell’Onu, scende nel dettaglio dei record di temperatura e degli episodi meteorologici estremi accaduti in questa primi sette mesi dell’anno in giro per il mondo.
I monsoni asiatici sono stati particolarmente severi, provocando tra giugno e luglio alluvioni e morti in India, Pakistan e Bangladesh, dove in 24 ore sono caduti anche 350 mm di pioggia, un fenomeno che, proprio in questi ultimi giorni si è verificato in Nepal e Myanmar. Ci sono stati almeno 500 morti, 10 milioni di sfollati e senza tetto e distruzione di coltivazioni e bestiame. Anche il sud della Cina, e recentemente il Vietnam, ha conosciuto inondazioni devastanti, solo in Cina ci sono state 120 vittime e le piogge hanno danneggiato 13 milioni e mezzo di persone.
In maggio una serie di grandi onde anomale ha inondato circa 68 isole in 16 atolli nelle Maldive, causando allagamenti e vasti danni. Per la prima volta, si è sviluppato un ciclone, battezzato Gonu, nel mar dell’Oman, davanti alla penisola arabica, che ha colpito oltre 20 mila persone. In Sud America ci sono state ondate di freddo senza precedenti e fenomeni sconosciuti come la nevicata su Buenos Aires, dove non si vedeva un fiocco di neve da 80 anni. A luglio si sono registrati 22 gradi sotto zero in Argentina e -18 in Cile. Il 27 giugno l’inverno australe ha pesantemente colpito il Sud Africa (e i piccoli Swaziland e Lesotho) con le prime precipitazioni nevose significative dal 1981, che hanno raggiunto i 25 centimetri in alcune parti del Paese.
A maggio, l’Uruguay è stato colpito dalla più forte alluvione dal 1959 che ha interessato oltre 110 mila persone e danneggiato raccolti e edifici, mentre in India le temperature raggiungevano i 45-50 gradi centigradi. In Europa fenomeni meteorologici eccezionali hanno colpito Inghilterra e Galles, dove si sono registrate le più forti piogge dal 1789 (406 millimetri la punta più elevata), provocando danni per 5/6 miliardi di euro, ed è di queste ore la notizia di alluvioni in Bulgaria. In Germania si è passati dall’aprile più asciutto dal 1901 al maggio più bagnato. A gennaio un potente fronte di tempeste ha interessato gran parte del nord Europa con piogge torrenziali e venti che soffiavano a 170 km orari, con almeno 47 morti, interruzioni elettriche e danni per 3-5 miliardi di euro.
Intanto ondate di calore hanno colpito il sud est dell’Europa (in Bulgaria a giugno si sono raggiunti i 45 gradi centigradi) e la Russia, contribuendo ad alimentare incendi giganteschi che si sviluppano anche nelle enormi foreste siberiane. In molti paesi europei, gennaio è stato il mese più caldo dal 1706 con una media di 2,8 gradi sopra la media a livello continentale e il record di + 4,6 gradi in Germania rispetto alla media 1961-1990. In Africa, il ciclone tropicale Favio il 22 febbraio ha provocato l’alluvione più devastante degli ultimi 6 anni in Mozambico, con almeno 30 morti e 120 mila evacuati dal bacino centrale dello Zambezi. A giugno piogge eccezionali hanno fatto sondare il Nilo ed altri fiumi in Sudan, (un fenomeno che si ripete in questi giorni), danneggiando almeno 16 mila abitazioni. L’ultimo rapporto dell’Ipcc, l’organismo creato proprio dal Wmo e dall’Unep, conferma che gli ultimi 50 anni hanno conosciuto fenomeni meteorologici non abituali ed estremi e che il riscaldamento del clima è una realtà: la temperatura media del pianeta degli ultimi 100 anni è aumentata di 0,74 gradi, ma negli ultimi 50 anni è stato osservato un aumento doppio, 0,13 gradi ogni 10 anni. Undici degli ultimi dodici anni (1995-2006) sono tra i 12 anni più caldi da quando si registrano le temperature. Secondo l’Wmo: “Le proiezioni indicano che per il futuro le temperature estreme e le piogge torrenziali dovrebbero essere più frequenti”. (Fonte: greenreport di Umberto Mazzantini)

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