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John Howard
John Howard

Il premier australiano Howard: “Tutti i Paesi contribuiscano, in base alla loro capacità e alla loro situazione”

Il XV vertice dell’Apec di Sydney ha approvato un documento sui cambiamenti climatici in cui fa proprio “l’obiettivo politico a lungo termine” di ridurre le emissioni di gas serra, ma senza assumere impegni vincolanti. Nell’annunciare l’accordo, il premier australiano, John Howard ha spiegato che i 21 leader, tra cui quelli di Cina, Stati Uniti e Russia, hanno convenuto sulla necessità che “tutti i Paesi, quale che sia il loro livello di sviluppo, contribuiscano, in base alla loro capacità e alla loro situazione”, alla riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra. La Dichiarazione di Sydney, firmata nella prima giornata di lavori del summit dell’area dell’Asia e del Pacifico, chiede di migliorare l’efficienza energetica del 25% entro il 2030. “È una pietra miliare molto importante verso un accordo internazionale di buon senso”, ha sottolineato Howard. Il documento è frutto di intensi negoziati tra i Paesi più industrializzati e quelli in via di sviluppo su come impostare il trattato che dovrà rimpiazzare il protocollo di Kyoto. Nel testo si riafferma, che la convenzione sul clima dell’Onu è il principale strumento per combattere il surriscaldamento del pianeta e si fissano obiettivi non vincolanti per la riduzione delle emissioni di gas serra. La Dichiarazione di Sydney, che punta anche ad una crescita delle foreste in tutta l’area Apec, rinvia alla conferenza dell’Onu sul clima in programma a dicembre a Bali per proseguire la discussione su questi temi. (Fonte: La Stampa.it)

 

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