| Una giornata ad impatto zero 
 Lo studio Diller Scofidio + Renfro ha costruito un edificio  partendo da una nuvola d’acqua nebulizzata, ha progettato un museo per  l’Institute of Contemporary Art di Boston che si apre letteralmente sul porto e  ha dedicato un’intera mostra multimediale al prato americano.Tra i loro ultimi progetti, il rifacimento del Lincoln  Center e la trasformazione della High Line di New York, una linea ferroviaria  sopraelevata che porta dal centro di Manhattan al Meanparking Districe, nel  West Side. Lo studio di architetti ha inventato, in collaborazione con lo  studio di progettazione ambientale Atelier Ten, una casa di lusso, sostenibile  e a impatto zero che si fonda sull’eccesso, immaginando anche la coppia J.  e M., che ci vive.
 SI CHIAMA PHANTOM HOUSEJ. lavora in una società di sviluppo software, M. è  consulente di uno studio di marketing applicato ad internet. La loro casa, la  Phantom House, si espande su un terreno di quasi diecimila metri quadrati che  domina dall’alto una città in rapida espansione del Southwest. Sfruttando le  tecnologie nuove e future, è una casa che trasforma la sovrabbondanza in  efficienza.Per metà coperta e per metà all’aperto, perfettamente  climatizzata: le diverse attività domestiche, dunque possono svolgersi sia  all’interno che all’esterno, a seconda delle condizioni meteorologiche. In  questo modo, piacere e sostenibilità vanno di pari passo: l’edificio e chi vi  risiede formano un circolo chiuso di interazione continua, in cui l’energia  prodotta nelle varie attività quotidiane può essere immagazzinata e venire poi  usata per il funzionamento degli impianti domestici, mentre la casa può  anticipare i bisogni delle persone nell’attimo in cui si spostano da una stanza  all’altra. La Phantom House è come una sofisticata dimora nel deserto che  produce più energia di quanta ne consumi e la rimette in circolo.
 TRA LE 5.00 E LE 8.00Mentre M. dorme ancora profondamente J. si alza per prima:  non riesce a dormire perché la sera prima ha litigato con il marito. Nella  notte, il comfort è stato assicurato del sistema di condizionamento ad energia  geotermica, che ha mantenuto la temperatura nella stanza di dieci gradi sotto  quella esterna. Suona la sveglia di M., che preme il tasto ‘snooze’. In camera  da letto viene immediatamente azionato l’OpaciView, il sistema di finestre in  vetro di tungsteno che diventa più o meno trasparente secondo la luce, e che in  tre minuti passa da opaco a 80% di trasparenza M. si alza. Il sistema di  pannelli solari a cellule fotovoltaiche comincia ad immagazzinare energia.  Mentre J. prepara la colazione al livello superiore della cucina, M. scende al  piano di sotto per ritirare la sua copia del quotidiano (nota bene: per una  copia del giornale della domenica ci vogliono migliaia di alberi!) e prendere  un dolce dal Rotofridge, il frigorifero ad alto grado di isolamento che serve  entrambi i livelli della cucina, quello inferiore e quello superiore, dotato di  dispenser per il consumo dei liquidi e in grado di non disperdere energia  quando si apre la porta. J. consuma la colazione di sopra, nello studio, dando  un’occhiata alle notizie online. M. si infila nell’EasyShower, la doccia che  non disperde quantità inutili di acqua, poi si rade e si veste per andare al  lavoro. Uscendo, passa nello studio per prendere il suo palmare ricaricato. Sua  moglie gli ha chiesto di passare a prendere zafferano e peperoncini per la  cena. TRA LE ORE 9.00 E LE 12.00J. lavora al computer sgranocchiando nervosamente qualcosa  dal cassetto della scrivania. Poi, parlando ininterrottamente in una cuffia con  il microfono che le lascia libere le mani, fa ginnastica per un’ora con il  WorkOut Generator, il dispositivo in grado di convertire l’energia di chi lo sta  usando e di trasmetterla a una batteria che servirà ad alimentare varie  apparecchiature della casa. Stamattina, la padrona di casa riserva venti minuti  al tapis roulant, venti alla cyclette e venti al vogatore. La vetrata della  palestra scende al 30% di trasparenza, poiché crescono le intensità del sole e  del calore che emana il corpo di J. J. si rinfresca nell’EcoPool, priva di cloro e ad  evaporazione controllata. Poi fa la doccia, distende il LawDrawer, piccolo  prato mobile e artificiale e si asciuga al sole. In piscina scatta il  dispositivo di riutilizzo dell’evaporazione. Quando il termometro raggiunge i  37 gradi, J. si ritira all’ombra e schiaccia un sonnellino sotto una coperta di  fibre pre-saturate che permette al calore corporeo di evaporare. Verso  mezzogiorno, la temperatura sale rapidamente e J. sale al piano di sopra e si  mette davanti al Fire-Ice-Plane, un sistema multistagionale di riscaldamento e  di raffreddamento. Per rinfrescare la casa, questo dispositivo funziona come  una specie di caminetto alla rovescia: l’acqua che gli viene spruzzata sopra  evapora e raffredda l’aria che viene forzata per tutto l’ambiente. Con una mano  J. tiene un gelato, con l’altra batte febbrilmente sui tasti del suo laptop.
 
 TRA LE 13.00 E LE 16.00
 
 J. sceglie un vestito estivo dall’armadio DryerCloset, un  sistema integrato esterno-interno, fatto per riporre gli indumenti ma anche per  asciugarli all’aria aperta. Prende la lista delle cose da fare, stacca la spina  della sua auto elettrica e si reca al suo primo appuntamento. L’uscita della  seconda macchina fa scattare il DomestiSleep, visto che non c’è nessuno in  casa, le vetrate si oscurano, il sistema di controllo dell’aria RapidCool si  blocca e i pannelli di raffreddamento vengono automaticamente impostati al 10%  della propria potenza. La casa è in piena ibernazione. Quando l’auto di M. si  trova a meno di dieci chilometri da casa, l’unità Home-on-the-Go percepisce che  la casa sta per tornare abitata e aziona i sistemi Domesti-Sleep e RapidCool  per rianimare i dispositivi elettronici e riattivare il condizionamento. M.  entra in casa, si toglie la giacca e si prepara un Martini. Accorgendosi di  aver dimenticato di prendere i peperoncini e lo zafferano, M. lascia a J. un  messaggio e corre fuori, senza tener conto del DomestiSleep. J. arriva in tempo  per fare entrare il tecnico del Rent-a-Rug, una delle numerose agenzie di  leasing della zona, che ha chiamato per cambiare il tappeto nel soggiorno. Legge  il messaggio di M. mentre sorseggia il Martini lasciato intatto. Si infila il  costume da bagno e scende con il suo laptop nel salone di sotto.
 TRA LE 17.00 E LE 18.00J. si toglie la CoolingBianket e fa finta di dormire. I  vetri passano al 90% della trasparenza quando le nuvole coprono il sole. Il  tetto detraibile RoolFunnel rileva la pioggia e comincia a chiudersi. Una  cisterna raccoglie l’acqua piovana, che viene dirottata verso i servizi  igienici e il sistema di irrigazione. J. raccoglie per la cena i pomodori  dall’orto EcoFlow, che impiega acqua riciclata e filtrata. Una pioggia  torrenziale e un forte vento investono la casa per un quarto d’ora vengono  raccolti e stivati più di 20.000 litri d’acqua. Torna M. si è dimenticato i  peperoncini. TRA LE 19.00 E LE 22.00J. è nervosa mentre cucina. Si infila un vestitino scollato  poco prima che arrivino gli ospiti. M. va a prendere qualche bottiglia di vino  rosso californiano in cantina, nel RapidCool, il dispositivo di ventilazione  che si trova sotto la piscina e che immagazzina l’aria notturna più fresca per  trasmetterla quando e dove è necessario. J. mostra agli ospiti, Leonard e  Casey, le stampe di Paul McCarthy che ha appena acquistato. M. prepara dei  margarita. Viene servita la cena nella sala da pranzo al piano di sotto. J. si  scusa per il rasam insipido e ne segue una conversazione sui viaggi nell’India  del Sud. Ma si parla anche di football e dei candidati alla presidenza. TRA LE 23.00 E LE 24.00Dopo il dessert, M. e Casey fanno un bagno in piscina. J. si connette a  Internet nello studio di sopra, poi raggiunge Leonard davanti alla stufa a gas.  M. abbassa le luci e aziona il NightFlush, cioè il dispositivo che sfrutta  l’escursione termica del clima desertico per raffreddare il RapidCool durante  la notte e la casa durante il giorno. Poi si infila nel PiezoSleeper. Nel  materasso sono inseriti dei trasduttori che raccolgono e convertono l’energia  in eccesso prodotta da chi sta dormendo e la accumula nella batteria che  rifornisce la casa. (Fonte: Specchio) 
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