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Incremento del fotovoltaico dal mirtillo

Entro il 2015 si potrà passare dall’attuale 5% al 10% della radiazione solare con la tecnologia del fotovoltaico organico che potrà essere effettivamente convertita in energia elettrica. Non solo. La vita media di una cella potrà allungarsi ad un periodo di almeno 20 anni rendendo finalmente competitiva la sua applicazione su vasta scala. La tecnologia del fotovoltaico organico è una delle nuove frontiere da esplorare sul fronte della produzione energetica da fonti rinnovabili. La tecnologia organica fa uso di materiali innovativi, diversi dal tradizionale e costoso silicio, che consentono un più alto rendimento della cella. Tra quelli organici usati come elemento fotoattivo si possono usare anche i pigmenti dei frutti di bosco, del mirtillo in particolare. La tecnologia costruttiva è quella del ‘film sottile’: vari strati che vengono depositati su un supporto di vetro o su una lamina metallica andando a formare uno spessore complessivo di soli 250 milionesimi di millimetro. Essendo flessibili e sottili quanto un foglio di plastica, le celle possono essere impiegate per produrre carica batteria pieghevoli per tutti i dispositivi elettronici (computer, cellulari) oppure possono essere posate su superfici lisce, come i tettucci delle auto. Ma i vantaggi dei materiali organici, rispetto ai semiconduttori inorganici, si fanno apprezzare soprattutto nell’ambito dei costi. (Fonte: ANSA)

 

 

 

 


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