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OGM
Ogm: USA, alberi per produrre biocarburanti
dividono esperti

Anche gli Usa, pur avendoli inventati, hanno la loro dose di polemiche sugli Ogm. L’ultimo caso è quello degli alberi: come riporta il New York Times, le ricerche dell’università del Nord Carolina per produrre foreste geneticamente modificate da utilizzare per i biocarburanti ha già suscitato le ire degli ambientalisti. I ricercatori guidati da Vincent Chiang stanno cercando di produrre alberi privi della lignina, un componente naturale che rende più difficile la conversione del legno in bioetanolo, ‘spegnendo’ il gene che la provoca. I test in laboratorio hanno portato a piante in cui questa sostanza è ridotta del 50%, e i primi esperimenti in campo aperto sono iniziati da poco, notizie che hanno provocato una levata di scudi da parte delle associazioni ambientaliste e di alcuni scienziati, i quali sostengono che gli alberi così ottenuti sono più deboli e meno resistenti ai parassiti, e che foreste di questo tipo di piante potrebbero infestare e ‘contaminare’ gli alberi naturali: “Le necessità energetiche - ha affermato Ann Petermann, che guida la Stop Genetically Engineered Trees Campaign - sono solo una scusa per vendere questa tecnologia controversa al pubblico”. Secondo quanto riporta lo scienziato che li ha ottenuti, almeno nelle serre gli alberi sembrano avere le stesse caratteristiche strutturali di quelli naturali. Altre sperimentazioni su piante prive di lignina hanno dimostrato che queste non sono particolarmente vulnerabili, anche se alcuni esperti citati dal quotidiano americano obiettano che non è possibile sapere gli effetti del Dna mutato sul lungo termine. (Fonte: ANSA)

 


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