“È necessario trovare regole comuni per garantire lo sviluppo sostenibile delle bioenergie evitando un conflitto con la sicurezza alimentare e con quell’ambientale”. Lo ha detto Corrado Clini, presidente della Global Bioenergy Partnership presentando il rapporto della GBEP al 20° Congresso Mondiale dell’Energia. Lo studio presenta una prima valutazione dello sviluppo delle bioenergie nei paesi del G8 + 5 (Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Italia, Messico, Russia, USA) che si sono riuniti ad Heiligendamm nel 2007. Un tentativo di individuare i fattori di sostenibilità e competitività della produzione di bioenergie e cercare un approccio condiviso a livello globale. Un’opportunità fornita dalle bioenergie è la produzione di energia per le popolazioni rurali, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Ma secondo Alexander Müller, del dipartimento per le Risorse naturali e l’Ambiente della FAO, bisogna evitare di mettere in concorrenza sul mercato i prodotti alimentari e i carburanti. “Con la seconda generazione di tecnologie di conversione - spiega Müller - potremo usare l’intera pianta e non solo la parte destinata all’alimentazione” come accade oggi. “Dobbiamo guardare al bene globale delle bioenergie”, ha concluso Corrado Clini, indicando come esempio le possibilità di riduzione di emissioni di CO2, ma è necessario elaborare un quadro di norme internazionali. “Se si resta bloccati alle politiche nazionali, non ci riusciremo”. (Fonte: sito del convegno Wec)