PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
 
GREEN CROSS.NET
INDIETRO
La Newsletter
iscriviti


EolicoIl successo sul campo dell’eolico d’alta quota

Si è concluso con successo il ciclo di sperimentazioni sul campo, condotto dalla Kite Gen Research, in collaborazione con la Regione Piemonte e il Politecnico di Torino, del prototipo mobile ‘KSU1’ dell’impianto eolico di concezione del tutto rivoluzionaria in grado di captare l’energia del vento d’alta quota per mezzo di grandi profili alari di potenza (‘aquiloni’) controllati nelle traiettorie. Il Kite Gen è concettualmente una turbina ad asse verticale e può essere visualizzato come una grande ‘giostra’, saldamente vincolata al suolo, costituita da una struttura rotante ad anello, che sostiene dei bracci alle estremità dei quali sono fissati gli aquiloni in serie. Il vento aziona il movimento della giostra che trascina in quota gli aquiloni uscenti dai bracci. A circa 800 m di altezza dal suolo, come testimoniato da serie pluridecennali di misurazioni, i venti soffiano portando mediamente 4 volte più energia di quella a disposizione a 80 m, quota rappresentativa delle attuali torri eoliche. I profili alari del Kite Gen, con una superficie di decine di metri quadrati, sono in grado di levarsi in volo anche sospinti da brezze leggere e sono manovrabili da terra con una coppia di funi che ne regolano la direzione di volo e l’assetto rispetto al vento in modo da massimizzare la produzione di energia. Le potenze teoriche ottenibili sono elevatissime, anche dell’ordine dei GW.
Nelle tre giornate di sperimentazione sul campo, tenutesi presso l’aeroporto di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, con l’autorizzazione dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile, si sono ottenuti risultati assolutamente interessanti. I test hanno permesso il raggiungimento dell’altezza di 800 m dal suolo, quota rappresentativa delle future installazioni industriali. Utilizzando un prototipo di 30 kW di potenza nominale, anche in presenza di venti inferiori a 4 m/s si sono raggiunte potenze di 5 kW. “Oltre alla soddisfazione di vedere, dopo anni di simulazioni elaborate al computer, i profili che si libravano in alta quota esattamente come previsto” dichiara l’ingegner Massimo Ippolito, ideatore del progetto Kite Gen e socio fondatore della Kite Gen Research, “è stato entusiasmante scoprire che più ci si eleva in alto nella troposfera e più gli aquiloni divengono docili e maneggevoli, smentendo una delle principali obiezioni mosse contro la nostra tecnologia. Erroneamente, i più diffidenti presumevano, infatti, che all’aumentare della lunghezza dei cavi sarebbero cresciute anche le difficoltà di manovra”. La ricerca procede dunque con rinnovato vigore, con una tabella di marcia che prevede percorsi di sviluppo paralleli: è già in fase avanzata di progettazione un impianto da 10 MW e, nello stesso tempo, procedono anche gli studi per l’ideazione di macchine da 200 MW di potenza. Alcuni dei problemi riscontrati dal gruppo di lavoro riguardano il reperimento di siti idonei. “Anche se in realtà ce ne sono stati offerti molti, anche all’estero” prosegue Ippolito “si tratta di una decisione molto importante e tutti i fattori pro e contro vanno ponderati con cautela”. In base ai calcoli effettuati, una centrale eolica così concepita, è in grado di fornire l’equivalente dell’energia prodotta da una centrale nucleare, con un costo prospettato inferiore a quello dei combustibili fossili. Inoltre, sfruttando una fonte rinnovabile Kite Gen non consuma combustibili, è sicuro e ha un ridotto impatto visivo rispetto ai tradizionali generatori eolici. Infine, anche se le singole installazioni necessitano di grandi aree, la maggior parte della superficie resta di fatto destinabile ad usi agricoli o, nel caso di generatori off-shore, alla navigazione. (Fonte: Kite Gen Research)



La Newsletter
iscriviti
Links sponsorizzati
Indietro
Torna su