PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
 
GREEN CROSS.NET
INDIETRO
La Newsletter
iscriviti


Giovani ImprenditoriI giovani imprenditori si confrontano con energia e ambiente

“L’incertezza che grava sul nostro domani deriva dalle azioni del passato, troppo spesso limitate ad un orizzonte temporale ravvicinato, caratterizzate da un uso incontrollato delle risorse naturali e da un’ incapacità sistematica di indirizzare lo sviluppo tecnologico”. A dirlo sono i giovani imprenditori di Confindustria, che da alcuni mesi hanno creato il comitato Energia e ambiente, incaricato di produrre un proprio documento sul tema, che è stato presentato ufficialmente al convegno annuale dei Giovani Industriali che si è tenuto lo scorso 5 e 6 ottobre a Capri. I giovani imprenditori si dicono consci dell’esigenza “di una virata decisa delle politiche di investimento, di ricerca e di gestione del territorio per superare le criticità esistenti e non trovarsi a gestirle come emergenze in futuro, certi che esse possano rappresentare opportunità di crescita e di costruzione di valore per i cittadini, il sistema produttivo, l’ambiente”. Tale consapevolezza si fonda sui principi di responsabilità di impresa, in termini di equità sociale ed intergenerazionale, di prevenzione ed integrazione: “Questo documento – continuano - vuole essere un passo deciso verso un impegno ad accettare le sfide energetico-ambientali per la sostenibilità e la competitività del sistema economico, una spinta verso la capacità di pensare con fiducia al futuro, un contributo verso la creazione di una nuova cultura: un rapporto equilibrato con le risorse disponibili è una prerogativa essenziale per lo sviluppo consapevole, come qui inteso, e per i comportamenti virtuosi di tutti”. Tra gli estensori del documento anche la vicepresidentessa dei giovani imprenditori toscani Maria Camilla Masini, direttore delle relazioni esterne di Teseco, che è anche membro del gruppo ambiente energia e che ricorda che “lo sviluppo consapevole è legato anche a valorizzare l’innovazione, l’etica imprenditoriale, la qualità della vita e la salvaguardia dell’ecosistema”. “Per questi motivi – continua la Masiniè necessario darsi obiettivi di lungo periodo, dando priorità a ricerca e investimenti, ma soprattutto è necessario abbandonare la peggior strategia che è l’attesa: il risultato del non fare programmazione di lungo periodo infatti è quello di imbrigliare il sistema. La politica deve quindi agire incentivando gli investimenti anche privati in infrastrutture, ripensando anche ad una nuova fiscalità”. Anche da parte delle imprese, secondo il gruppo dei giovani imprenditori di Confindustria, ci deve essere una maggiore attenzione ad indirizzare gli investimenti in un’ottica di efficienza e risparmio delle risorse: “Anche da parte nostra servono più investimenti nell’ambiente e per l’ambiente, sforzi quindi legati alla ricerca e all’innovazione. Anche se in realtà molte imprese italiane sono da tempo impegnate nella riduzione degli sprechi sia di energia che di risorse. Questo perché gli approvvigionamenti vengono da fuori Italia, e quindi è nel nostro Dna la cultura dell’utilizzo razionale, cercando di produrre la minor quantità possibile di scarti che altrimenti poi devono essere gestiti in modo corretto. Un esempio concreto è l’acqua, sono sempre di più i casi di riutilizzo delle acque reflue. E infatti nel nostro lavoro ci siamo concentrati molto su questo punto perché riteniamo che sia fondamentale individuare cicli industriali completi, dall’approvvigionamento alla produzione fino al riciclo o allo smaltimento finale”. Infine da parte del comitato per l’energia e l’ambiente si punterà a sviluppare la corretta informazione: “Per diffondere lo sviluppo consapevole è fondamentale riconoscere il ruolo centrale di una corretta e completa informazione in tema ambientale ed energetico – conclude il documento - Si devono investire risorse affinché essa sia gestita in modo competente, per combattere pregiudizi e evitare analisi affrettate. L’informazione, infatti, può rivelarsi un’arma strategica per responsabilizzare i cittadini-consumatori non soltanto sull’uso razionale delle risorse e sui comportamenti individuali, ma anche sulla necessità di procedere a nuovi investimenti per modernizzare il Paese. In questo modo, ad esempio, una costante campagna informativa istituzionale in tema di tecnologie più avanzate e ambientalmente compatibili per lo smaltimento dei rifiuti può facilitare il superamento dell’illusione di poter ricorrere esclusivamente alle discariche”. (Fonte: greenreport)



La Newsletter
iscriviti
Links sponsorizzati
Indietro
Torna su