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Energia nucleare: lo spettro torna dagli USA
Al
vaglio i programmi per il ripristino e la costruzione
di nuovi impianti nucleari in Illinois e in altri
5 stati americani.
Il potere del nucleare torna alla ribalta.
L'energia atomica ha vissuto fasi alterne
ma episodi come quello di Three Mile Island
nel '79 e di Chernobyl nell'86 ne hanno detrminato
la messa al bando. Il pericolo torna ora dall'Occidente.
Negli USA, infatti, si apprestano a riabilitare
l'industria nucleare. E' infatti, del gennaio
scorso la notizia della costruzione di nuovi
reattori nell'Illinois e in altri stati americani.
Mississipi, Sud Carolina, Alabama, Virginia,
Idaho e Illinois sono gli stati in cui è
in esame il progetto di costruzione o di ripristino
di 8 reattori.
Il nucleare fu un tema rovente per anni a partire
dal 1960, ora il rinnovato interesse sorprende
dato che negli ultimi 30 anni non c'era stato
più nessun progetto di costruzione per
nuovi impianti: troppo costosi da realizzare
e troppo difficili da gestire, ciò senza
contare la pericolosità dei processi
di scarto dei rifiuti radioattivi.
Il programma dell'Exelon Corporation
L'opinione è, però, cambiata da
quando l'Exelon Corporation di Chicago e altre
grandi compagnie energetiche hanno sviluppato
la possibilità di creare reattori economici
ed efficienti che producono grandi quantità
di energia senza generare i gas serra degli
impianti fossili, senza però porsi il
problema delle scorie nucleari.
"E' un passaggio logico. - dichiara John
Rowe, capo esecutivo dell'Exelon, il più
grande operatore nucleare a livello nazionale
con 17 reattori tra Illinois, Pennsylvania e
New Jersey - Non si sta cominciando una nuova
crociata. La nazione ha bisogno di questa tecnologia"
I critici dell'industria nucleare sono in aperto
conflitto con questa, ma appare quasi certo
che se il l'energia nucleare farà ritorno,
ci saranno sussidi statali per l'industria atomica.
La politica economica per il nucleare
Già in passato l'amministrazione Bush
aveva proposto, senza successo, un programma
energetico che prevedeva finanziamenti per la
costruzione di nuovi impianti nucleari e ora
numerose industrie stanno spingendo per ottenere
garanzie di prestiti che coprano più
del'80% dei costi di costruzione.
La realizzazione dell'impianto di Exelon a Zion
nel 1973 costò circa 2 miliardi di dollari
e i critici sostengono che tanto denaro potrebbe
trovare investimento migliore nello sviluppo
di risorse su energie rinnovabili come l'eolico
o in tecnologie carbonio-free.
"L'industria nucleare sta premendo per
ottenere importanti sussidi e assistenza corporativa
per una tecnologia non provata" sostiene
Howard Learner, direttore esecutivo del Centro
per le Politiche la Tutela Ambientale di Chicago,
impegnato in una campagna contro la costruzione
di un nuovo impianto nucleare a Clinton, Illinois.
Negli ultimi anni, però, il sostegno
dell'amministrazione di Bush e le prospettive
di sussidi e facilitazioni stanno rimettendo
in gioco l'industria legata al nucleare.
Gli impianti in programma
L'Exelon sta portando avanti i primi passi delle
trattative che regoleranno l'approvazione per
la costruzione di un nuovo reattore a Clinton,
dove un vecchio impianto è stato in funzione
fino al 1987. Nel frattempo, l'Entergy Corporation
di New Orleans è intenzionata a costruire
un impianto nucleare vicino Port Gibson, Mississipi,
e la Dominion Resurces Inc. di Richmond, Virginia,
ha in programma un impianto vicino alla comunità
di Minerale. La maggior parte dei progetti prevedono
l'aggiunta di reattori a siti nucleari preesistenti,
ma il consorzio Exelon ha in mente anche due
nuovi stabilimenti: Savannah River, in Sud Carolina
e Idaho Falls, in Idaho, sono le 2 località
candidate.
L'Illinois è lo stato che ha più
esperienza con l'industria nucleare.Gli impianti
nucleari della Confederazione di Edison, infatti,
furono sottoposti per anni all'osservazione
di una Commissione Ispettiva Nucleare (NRC)
a causa dei loro perenni problemi di sicurezza.
Gli impianti erano spesso in condizioni finanziarie
precarie e furono spesso costretti a periodi
di chiusura per consentire le riparazioni di
guasti ferquenti
Il rischio finanziario degli impianti
Exelon's Rowe è il primo soggetto industriale
a dichiarare apertamente che la sua compagnia
nucleare è continuamente in perdita.
Secondo le stime tra i 5 e i 10 milioni di dollari
all'anno vengono spesi per la manutenzione dei
suoi reattori.
I sostenitori delle tecnologie nucleari hanno,
tuttavia, assicurato che le industrie elettriche
non pagheranno per i nuovi impianti, ma che
sarà il governo a sostenere i costi di
costruzione.
"Il rischio finanziario è sopravvalutato"
ha dichiarato Carl Crawford, rappresentante
dell'Entergy.
Nonostante le rassicurazioni dei promotori del
nucleare restano troppe incognite per consentire
una serena approvazione del programma. In aggiunta
all'incertezza del costo di un nuovo impianto,
bisognerà tener conto dei possibili eccessi
di costo sul fronte degli imprevisti. L'impianto
nucleare di Clinton, per esempio, doveva costare
circa 430 milioni didollari, ma ha oltrepassato
notevolmente questa cifra.
L'Exelon ha, però, dimostrato che il
rendimento degli impianti può essere
migliorato e ottimizzato. Negli ultimi 5 anni
ha, infatti, trasformato i peggiori impianti
della nazione in quelli al top dell'efficienza.
Un potere difficile da gestire
I critici dell'energia nucleare, però,
sono scettici. I nuovi reattori hanno un andamento
da studiare. Ci vorranno decenni non solo per
imparare a gestire correttamente gli impianti
già esistenti, ma anche per quelli nuovi.
L'NRC ha approvato i progetti di 3 nuovi reattori
ed è prossima all'approvazione di un
quarto. Secondo l'ente i nuovi reattori sono
più economici, più semplici da
gestire e sono dotati di sistemi di sicurezza
più affidabili di quelli del passato.
Il nucleare, comunque, non ridurrà la
dipendenza degli USA dall'importazione di petrolio.
Metà dell'energia proviene, infatti,
dal carbone, il 20% dal nucleare, il 17% dal
gas naturale e il rimanente dalle risorse rinnovabili.
Oltre alle questioni energetiche, restano numerosi
dubbi sulla sicurezza del nucleare. Le conseguenze
delle catastrofi provocate dall'energia atomica
sono ancora sotto gli occhi di tutti ed è,
d'altronde, ben nota la pericolosità
delle scorie radioattive. Il rischio è
che l'evidente interesse economico alla base
di questo progetto faccia sottovalutare tuttile
procedure di sicurezza e i controlli indispensabili
per impianti di questo tipo.
Valentina Robbiati
Links:
www.neis.org/Nuclear_Illinois.htm
www.exeloncorp.com/comed/overview/ecr_overview.shtml
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La
storia del nucleare nell'Illinois
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L'Illinois
è da sempre lo stato più
nucleare negli USA. Nel Dicembre del
1942, sotto il gruppo di Stagg Field
dell'Università di Chicago,
Enrico Fermi e Leo Szilard
iniziarono la prima catena a reazione
atomica della storia. Così
ebbe inizio l'era atomica.
Il reattore, Chicago Pile One (CP-1),
fu successivamente ribattezzato CP-2
e fu spostato vicino al Parco di Palos
come parte del Progetto Manhattan.
Anche un secondo reattore, il CP-3,
fu costruito lì. Dopo la guerra
, gli scarti tossici e le componenti
di entrambi i reattori furono seppellite
lì; l'area della discarica
ora fa parte della riserva della foresta
di Palos Hills.
L'Illinois fu anche la sede del primo
reattore commerciale, Unit1, allo
stabilimento energetico di Dresden
della Confederazione di Edison. Successivi
problemi costrinsero a chiudere definitivamente
questa unità, determinando
la fine prematura del primo dei reattori
commerciali.
Anche i grandi reattori nucleari della
Edison a Zion, Illinois, dovettero
chiudere. Essi rappresentarono il
secondo e il terzo potente reattore
nucleare (più di 1000 Mega
Watt) costretti ad una chiusura prematura.
Accanto ai 3 impianti che chiusero
in anticipo, l'Illinois ha attualmente
11 siti operanti - molti di più
che in qualsiasi altro stato. Lo stabilimento
nucleare di Dresden è uno dei
tre siti in cui è in vigore
l'"estensione della licenza"
che permetterà ai reattori
di operare molto più a lungo
di quanto previsto nel progetto originale.
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Siti
e impianti nucleari dell'Illinois:
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Reattori
operativi:
" Braidwood I, Braidwood II -
20 miglia sud-sud ovest di Joliet,
IL
" Byron I, Byron II - 17 miglia
sud-est di Rockford, IL
" Clinton I - 6 miglia ad est,
IL
" Dresden II, Dresden III - 9
miglia a est di, IL
" LaSalle I, LaSalle II - 11
miglia a sud-est di, IL
" Quad Cities I, Quad Cities
II - 20 miglia a nord-est di Moline,
IL
Reattori chiusi:
" Dresden I
" Zion I and Zion II
" Reattore di ricerca TRIGA dell'Uuniversità
dell'Illinois
Nuovi reattori in programma:
" Clinton II
Siti di produzione di carburante nucleare:
" Honeywell Specialty Chemicals
Plant in Metropolis, IL converte il
diossido di Uranio in esafluoruro
di Uranio
" Paducah Gaseous Diffusion Plant
- In Paducah Kentucky, appena oltre
il fiume Ohio.
Impianti di Ricerca che lavorano con
materiale radioattivo:
" Argonne National Labs (Argonne,
vicino Darrien, Woodridge and Lemont
- nell'area suburbana di Chicago)
" Fermilab (Batavia)
Discariche Nucleari:
" Il GE Morris Operation - Deposito
di rifiuti tossici altamente radioattivi
" Radioactive Waste Dump in Sheffield,
Illinois - chiuso nel 1978 quando
raggiunse il massimo della sua capacità.
" Manhattan Project Wastes sepolti
nella Riserva della Foresta di Palos.
Una discarica nucleare accessibile
al pubblico - forse l'unica al mondo!
" Depositi di carburante esaurito
nei reattori dell'Illinois
Siti Contaminati:
" Due località Kerr-McGee
di Chicago ovest (Kress Creek and
a Sewage Treatment Plant) are sono
contaminate dai resti del processamenti
del Torio.
" Numerosi siti di contaminazione
da Radio ad Ottawa, Illinois (una
volta con orgoglio nominata "Città
del Radio").
Siti contaminati che si suppongono
ora puliti:
" Kerr-McGee a Chicago ovest
" Argonne National Labs - una
volta sede di numerosi reattori
(Janus, CP-5, EBWR, Argonaut(CP-11),
Juggernaut, etc.).
Da: http://www.neis.org/Nuclear_Illinois.htm
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