PROGRAMMI
CARTA DELLA TERRA
EDUCAZIONE
ACQUA
ENERGIE
GUERRE
INVIA UN COMMENTO
SEGNALA LA PAGINA
STAMPA LA PAGINA
GREEN CROSS.NET
INDIETRO

 

Links sponsorizzati
News
La centrale nucleare, dismessa, di Sessa Aurunca
La centrale nucleare, dismessa, di Sessa Aurunca

8%? No meglio 6,5…forse


Le commissioni Ambiente ed Esteri del nostro paese hanno ratificato il protocollo di Kyoto. Ma non è oro tutto ciò che luccica…anzi è uranio.

 

La ratifica del protocollo di Kyoto del 1997, fino ad ora rimasto inapplicato, dovrebbe avvenire da parte dei quindici paesi dell'unione entro il primo giugno del 2002, per consentire all'Europa di arrivare all''appuntamento di Johannesburg in maniera compatta e senza divisioni, esercitando pressioni in maniera concreta verso gli altri paesi industrializzati affinché accelerino le procedure per la ratifica dei protocolli rendendo più difficile la posizione di netto rifiuto adottata dagli Stati Uniti.
La contrapposizione tra Europa e Stati Uniti è sempre più netta. Alla notizia della mancata ratifica dei protocolli di Kyoto è seguita la presentazione del contropiano per la riduzione dei gas ad effetto serra che l'Unione Europea, nella persona della commissaria all'ambiente ha bocciato senza mezzi termini.
"Il piano presentato dal Presidente Bush" ha affermato la commissaria Margot Wallstrom" non contiene misure efficaci, ma addirittura permette un aumento complessivo delle emissioni da parte egli Stati Uniti fino al 33 per cento".

Gli allarmi
Mentre la contrapposizione tra i paesi industrializzati non è mai stata così forte, l'ennesimo allarme si leva dagli scienziati.
Il gruppo di esperti intergovernativi sull'evoluzione del clima (Ipcc) che raccoglie oltre 2000 scienziati di tutto il mondo ha rilanciato l'allarme sul riscaldamento del pianeta.
Senza una radicale riduzione dei gas serra, entro la fine del secolo la temperatura della Terra potrebbe aumentare di 5,8 gradi portando ad uno scioglimento delle calotte polari di proporzioni tali da determinare un aumento del livello delle acque di 80 centimetri, sommergendo vaste zone costiere.
I protocolli di Kyoto, in verità, prevedono una riduzione del 5 per cento rispetto ai livelli del 1990, ma l'Europa sembra voler premere per un'accelerazione nel processo di contenimento delle emissioni dei gas serra.
L'Italia dal canto suo, per stessa ammissione del ministro per l'Ambiente Altero Matteoli, si è impegnata per una riduzione del 6,5 per cento, con una formula cautelativa.
"Non so se gli obiettivi fissati da Kyoto potranno essere raggiunti, in special modo in Italia, dove" ha ricordato il ministro" dal 1990 le emissioni sono aumentate del 13 per cento. Ma l'adesione alla ratifica è un fatto importante perché rappresenta una piattaforma comune per cominciare a lavorare concretamente sul fronte dell'abbattimento delle emissioni."

L'emendamento
Belle parole se non fosse per l'emendamento alla legge di ratifica del protocollo, approvato il mese scorso, che prevede l'utilizzo del nucleare come tecnologia alternativa per limitare l'emissione dei gas serra.
Un mese dopo il sedicesimo anniversario del disastro di Cernobyl questa deroga permette l'esportazione di tecnologia nucleare verso i paesi dell'est europeo da parte di aziende italiane.
Secondo i rappresentati dell'opposizione, infatti, il provvedimento contrasta con gli accordi di Marrakesh, mentre secondo la maggioranza le decisioni assunte in ambito internazionale non contengono alcuna messa in bando del nucleare e la partecipazione alla costruzione di impianti elettronucleari nell'Est europeo potrebbe essere un'opportunità economica per le imprese italiane.


Sergio Ferraris


 

Indietro
Torna su