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La sede dello IED di Milano

Design per l'Africa

Green Cross e l'Istituto Europeo del Design insieme per contribuire a risolvere il problema dell'acqua: non solo fondi ma anche idee.

È partito con la presentazione agli studenti il progetto congiunto per lo studio di oggetti e soluzioni per aiutare a risolvere parte dei disagi dovuti alla scarsità d'acqua dell'Africa subsahariana.
L'idea di fondo è quella di orientare gli studenti dell'Istituto Europeo del Design a progettare, per la loro tesi di laurea, una serie di soluzioni pratiche e funzionali per la soluzione del problema acqua nelle zone rurali dell'Africa subsahariana.

L'Istituto Europeo del Design metterà nel progetto la propria competenza e professionalità nello stimolare la creatività degli studenti, mentre Green Cross offrirà ai giovani designer il quadro di riferimento pratico, sociale ed etico, necessari per centrare l'obiettivo.

A termine degli studi e realizzati i prototipi dei lavori sia l'Istituto Europeo del Design, sia Green Cross si attiveranno attraverso le rispettive reti per trovare le risorse necessarie al fine di realizzare praticamente gli strumenti progettati ed utilizzarli sul campo.
Dopo una presentazione sia del progetto, sia di Green Cross durante la quale sono intervenuti Alessandro Chiarato, Direttore dello IED; Elio Pacilio, Direttore di Green Cross; Daniele Testa, Docente di Design IED e Sergio Ferraris, Direttore della Comunicazione di Green Cross, si è passati alla discussione preliminare.

Durante questo primo confronto con gli studenti è emersa l'esigenza che le realizzazioni degli studenti siano sostenibili sotto al profilo economico, quello culturale e quello ambientale senza dimenticare il contesto nel quale è inserito il progetto.

L'utilizzo dei materiali, delle metodiche costruttive e di tutti gli aspetti connessi alla produzione, infatti, dovranno essere il più possibile replicabili nei luoghi d'utilizzo per evitare ulteriori dipendenze tecnologiche ed innescare dei processi di microimprenditorialità che possano essere volano di sviluppo socioeconomico direttamente sul posto.
La prospettiva deve essere, infatti, quella di fornire degli strumenti attivi e funzionali per mettere in moto risorse locali che possano sviluppare il tessuto sociale nella direzione della sostenibilità in maniera autonoma.

Tiziana Turcio


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