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"Immagini per la Terra":
Uno dei lavori premiati nella decima edizione.

"Immagini per la Terra": il convegno di Avezzano



Il 12 di dicembre, ad Avezzano, si è svolto il primo incontro di discussione sulle tematiche del concorso"Immagini per la Terra" che quest'anno è intitolato "Water for Peace" .








Si è svolto il 12 di dicembre, presso la sala convegni di Avezzano dell'ARSSA, il primo di una lunga serie di incontri che ruotano attorno al concorso di Green Cross Italia e Vas "Immagini per la Terra" che quest'anno è intitolato "Water for Peace" .
Il convegno, coordinato dal Professore Abramo Frigioni, al quale hanno partecipato oltre 200 tra insegnanti ed alunni della zona, aveva come argomento l'acqua e la problematicità degli interventi di gestione delle risorse idriche nelle zone dove potrebbero sorgere problemi di gestione a causa delle caratteristiche transfrontaliere dei bacini idrici.

L'inizio
L'apertura dell'incontro è stata caratterizzata dall'intervento del Sindaco di Avezzano, Antonello Floris che ha sottolineato l'attualità del problema acqua inquadrandolo sotto al profilo storico, tra passato e presente.
"Solo venti anni fa - ha affermato il Sindaco - porre il problema acqua non avrebbe avuto senso. Allora, infatti, si riteneva che la risorsa fosse infinita e che del suo consumo non ci si dovesse occupare. La zona del Fucino, per esempio- ha continuato Floris - non si sarebbe mai pensato di dover emettere ordinanze per la scarsità della risorsa".
Dopo il Sindaco è intervenuto Bernardino Franchi, dell'ARSSA. "Nonostante il Fucino non sia un ex-lago ma un lago vero e proprio ancora oggi - ha affermato Franchi - il problema acqua c'è e si è manifestato in maniera chiara. Il problema, infatti, non è la scarsità d'acqua, che nella nostra zona c'è, ma il modello di consumo indotto dalla variazione del modello d'agricoltura. Il passaggio dalle colture di cereali e patate, storicamente radicate nella zona, a quelle di ortaggi, ha aumentato il consumo d'acqua con un abbassamento della falda di oltre nove metri. Per questo - ha concluso Franchi - è assolutamente necessaria una gestione oculata della risorsa.

La storia dell'acqua
Successivamente è intervenuto l'ingegnere Sergio Iacoboni, responsabile dell'innovazione tecnologica dell'ARSSA che ha tracciato la storia dell'acqua nella zona.
"E' del 1881 la prima controversia che vede l'acqua al centro di un conflitto locale. In quell'anno- ha proseguito Iacobono - le donne di Funtamara guidarono un'insurrezione causata dalla deviazione dell'omonimo fiume per problemi di distribuzione dell'acqua".
Dal mondo della scuola sono arrivate diverse testimonianze.
La professoressa Rosmunda Luroni e l'alunna Rita di Cenzo, dell'istituto tecnico di Avezzano hanno sottolineato l'importanza dello studio dell'idrosfera attraverso esperienze didattiche esterne per cogliere al meglio la complessità dell'ambiente dove viviamo.
L'intervento del Presidente di Green Cross Italia Guido Pollice ha sottolineato il rapporto contraddittorio da parte dei giovani verso le questioni ambientali. "Succede spesso - ha affermato il presidente di Green Cross Italia - che ci sia una discesa dell'interesse verso l'ambiente negli anni, in special modo una volta che si è usciti dalla scuola. La sfida dell'educazione ambientale di questi anni è quella - ha concluso Pollice - di evitare questo fenomeno, creando una solida coscienza ambientale nei cittadini di domani".

Il ruolo dell'educazione ambientale
Giuliana Colaprete, responsabile del settore educazione di Green Cross Italia, dopo aver presentato il concorso nelle sue due sezioni, quella nazionale e quella internazionale ha tracciato un quadro generale derivato dall'esperienza ormai decennale di lavoro sul concorso.
"Attraverso la ricerca che e stata condotta dall'Università di Milano sui primi cinque anni di concorso - ha affermato Giuliana Colaprete - si è scoperta una profonda frattura tra ambiente e cultura, cosa questa che ha prodotto una sorta di difficoltà ad attualizzare i problemi ambientali. Moltissimi lavori che arrivano al concorso - ha aggiunto la Colaprete - sono rivolti al passato oppure, probabilmente come fuga, al futuro. I problemi sono di contenuto - ha concluso la responsabile del settore educazione di Green Cross - i punti di riferimento sono spesso quelli degli adulti e attecchiscono i messaggi catastrofistici trasmessi dai media".
Ha concluso l'incontro Emanuele Nicolini, vice direttore dell'ufficio scolastico della Regione Abruzzo, che ha sottolineato come i temi ambientali nella scuola debbano entrare a in quadro di riferimento più ampio che coinvolga più in generale i contenuti legati all'educazione alla salute e le necessità che l'acqua entri a far parte a pieno titolo dei programmi di storia, in quanto fondamento di tutte le civiltà.

Sergio Ferraris

 

Con il contributo di:

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