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Diga delle Paludi del Keufe nello Zambia
Acqua: una risorsa contesa

Conciliare le esigenze idriche della produzione umana e quelle degli ecosistemi: un passo nella giusta direzione alla Conferenza FAO/Netherland.


Dal 31 gennaio al 4 febbraio all'Aja si è tenuta la Conferenza della FAO/Netherland sull'Acqua per il Cibo e gli Ecosistemi. Più di 120 nazioni e 500 rappresentanze mondiali, tra cui ministri della Pianificazione, dell'Acqua, dell'Agricoltura e dell'Ambiente, che svolgono un ruolo cruciale nella guida e nell'incremento di politiche ambientali, si sono incontrati per promuovere una gestione sostenibile degli ecosistemi e dell'acqua.

La Conferenza ha fornito un ottimo punto di partenza per aiutare i governi a identificare le tattiche di gestione e i miglioramenti ambientali necessari per un uso sostenibile dell'acqua dolce e conciliare la produzione di cibo con la conservazione degli ecosistemi. I rappresentanti hanno ricordato che la malnutrizione è ancora un problema quotidiano per milioni di persone dei paesi poveri e che più del 70% dell'acqua serve all'agricoltura mentre i rimanenti 20 e 10% vanno all'industria e all'uso personale. È significativo il fatto che l'acqua prelevata per l'irrigazione nei paesi aridi raggiunga il 90% e che più della metà di questa vada persa a causa dei fenomeni di evaporazione e infiltrazione nel terreno.


L'acqua: un bene prezioso spesso sprecato
L'acqua è essenziale per la vita sul nostro pianeta. I raccolti, gli alberi, il bestiame, molte specie di pesci e tutta la produzione di biomassa dipendono dalle risorse di acqua dolce. La crescente domanda del settore alimentare e di altri compartimenti produttivi ha drammaticamente alterato la capacità portante degli ecosistemi e gli uomini hanno spesso ignorato l'importanza di beni primari come acqua pulita, legno e biodiversità. La disponibilità di sufficienti quantità di acqua pura è fondamentale per tutti i processi biologici, per la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, per la salute umana, e per la produzione primaria e secondaria. Gli ecosistemi naturali e l'agricoltura sono i più importati consumatori di acqua dolce della Terra. La crescita della popolazione umana, l'espansione dell'agricoltura e il continuo trasferimento di acqua dalle aree rurali a quelle urbane, hanno messo in serio pericolo la sostenibilità degli ecosistemi terrestri. La produzione mondiale di cibo dovrà aumentare del 60% entro il 2030 per fornire cibo a circa 8.1 miliardi di persone. Per rispondere ai cambiamenti alimentari ci si aspetta che l'estrazione di acqua per l'agricoltura aumenti del 14%.

Le "vasche" per la racolta piovana in India

Le proposte della Conferenza: soluzioni su piccola scala
Di fronte a questo quadro, la Conferenza delle Nazioni Unite ha voluto fornire esempi pratici per dimostrare come la produzione alimentare possa essere incrementata, tutelando però la risorsa acqua. La raccolta dell'acqua piovana è stata una delle pratiche illustrate e discusse al meeting: gli agricoltori Sud-Africani, per esempio, sfruttano questa rara e preziosa fonte d'acqua per garantirsi la sicurezza alimentare. Risultati simili sono stati osservati nell'Africa Orientale dove schemi di irrigazione su larga scala sono difficili da mantenere. L'esperienza dell'India, probabile leader mondiale in queste pratiche di sviluppo idrico su piccola scala, è stata discussa a lungo. La costruzione di bassi argini per deviare e intrappolare acqua e sedimenti durante le piogge monsoniche, e l'uso di stagni o "vasche" (come sono chiamate localmente) che si creano nelle depressioni naturali, aiutano la stabilizzazione dei livelli di acque sotterranee vitali per i villaggi e le fattorie durante le stagioni secche.
È chiara la necessità di un programma a livello internazionale e nazionale che incoraggi la raccolta delle acque piovane e altre tecnologie su piccola scala, complementari a quelle odierne.


Il caso dello Zambia
Il WWF ha portato altri 3 esempi: due dall'India e uno dallo Zambia. Nello Zambia due argini a 600 Km di distanza controllano il flusso dell'acqua della piana del Kafue, una palude internazionalmente importante che ospita due parchi nazionali, altamente pescosa e ricca di vaste piantagioni di zucchero. La diga preesistente, che forniva acqua solo agli impianti elettrici, aveva determinato il progressivo declino della palude, la riduzione delle risorse per la popolazione locale e una consistente diminuzione del turismo. L'intervento coordinato del governo dello Zambia, della compagnia nazionale di elettricità e del WWF ha permesso la ristrutturazione della diga ripristinando il flusso d'acqua anche verso la Pianura del Kafue. I prossimi anni mostreranno se il nuovo regime idrico sia in grado di conciliare gli interessi energetici ed economici con la conservazione di un ecosistema così importante.


L'opinione internazionale
Il Principe Willem-Alexander di Netherlands alla Conferenza ha ricordato che è necessaria un'azione globale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millenium Development Goals, MDGs*).

" Non è sufficiente aumentare gli interventi di aiuto per i paesi in via di sviluppo, è necessaria una riforma delle politiche agricole e la riduzione delle sovvenzioni in Europa " ha sottolineato David Harcharik, Direttore Generale della FAO.

Recenti conferenze mondiali e summits hanno riconosciuto il conflitto che spesso viene a crearsi tra il bisogno d'acqua per l'agricoltura e la tutela dell'ambiente, e hanno trasformato questa consapevolezza in concreti impegni e interventi mirati a conciliare le esigenze umane per uno sviluppo socio-economico sostenibile e i bisogni degli ecosistemi naturali.

La Conferenza FAO/Netherlands ha valutato il contributo dell'acqua e degli ecosistemi per raggiungere uno sviluppo sostenibile e sradicare la povertà. L'acqua e gli ecosistemi sono elementi strettamente intrecciati e mutualmente dipendenti dal momento che stabiliscono le condizioni eco-idrologiche alla base della biodiversità degli habitat.


Il conflitto uomo-ecosistema
Con la competizione uomo-ambiente si è venuta a creare una dicotomia tra l'acqua dolce per usi umani e quella per il benessere dell'ambiente. Bisogna andare oltre questa errata e concezione e riconciliare le esigenze di entrambi gli elementi: il sistema Cibo deve essere gestito come un ecosistema e gli Ecosistemi devono essere considerati non solo nella loro dimensione ambientale, ma anche per la loro capacità di produrre cibo e beni.

È necessario aumentare l'Integrated Water Resources Management (IWRM) a livello di bacino fluviale non solo per conciliare la corretta gestione delle risorse idriche con le esigenze dei settori produttivi, ma anche migliorare la produttività dell'acqua in prospettiva dei bisogni futuri degli uomini e della natura.
" Bisogna bilanciare le funzioni degli ecosistemi e la produzione agricola dei bacini fluviali " ha, infatti, dichiarato David Harcharik.


La giusta direzione
Il rinnovamento dell'economia alimentare e degli ecosistemi è stato uno dei temi portanti alla Conferenza, ed è stata notata l'assenza del settore privato. Il loro contributo è fondamentale per l'approvazione di soluzioni positive visto che i governi non sono più in grado di controllare quello che accade nelle multinazionali alimentari e tessili. Se governi, investitori, industrie alimentari e tessili lavorassero insieme, potrebbero promuovere l'adozione delle Better Management Practices (BMP) investendo in particolari processi produttivi, in molte regioni del mondo.

Le linee guida uscite della Conferenza rappresentano un passo nella direzione giusta per risolvere il conflitto tra l'uomo e la natura. Aver preso consapevolezza della necessità di non combattere e distruggere gli ecosistemi che ci ospitano e ci sostentano è un segnale di "civiltà" e di rispetto ambientale che l'uomo ha cominciato a perdere con l'Età Industriale.
L'incontro dell'Aja contribuirà alla promozione di politiche internazionali legate all'acqua e dei programmi adottati dal World Summit on Sustainable Development (CSD), dalla FAO, dalla Convention on Biological Diversity (CBD), dalla Ramsar Convention on Wetlands e da altri forum internazionali.

I risultati della Conferenza saranno esposti alla 13° sessione della Commissione per lo Sviluppo Sostenibile (aprile 2005), alla 33° sessione della conferenza della FAO (novembre 2005), alla COP9 della Ramsar (2005), alla COP8 della CBD (2006) e al Quarto Forum Mondiale sull'Acqua (Marzo 2006).

Valentina Robbiati



Links:
http://www.fao.org
http://www.ramsar.org/
http://www.panda.org/
http://www.biodiv.org
http://www.johannesburgsummit.org/
http://www.worldwaterforum4.org


* MDGs: elenco di 10 obiettivi (tra cui lo sradicamento della povertà estrema e della fame, il miglioramento della salute delle mamme e garantire la sostenibilità ambientale) adottati dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Gli MDGs impegnano la comunità internazionale in una visione estesa dello sviluppo, e sono stati comunemente accettati come misura di riferimento dei progressi di sviluppo.

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