Futuro
senza acquaL'aumento della temperatura globale
potrebbe avere risvolti inaspettati e meno scontati di quanto normalmente si pensi.
Sarà
la mancanza d'acqua potabile, e non lo scioglimento dei ghiacciai, il flagello
climatico che dovremo affrontare nel prossimo futuro? Ne è convinto Wallace
Broecker, lo scienziato della Columbia University, che con le sue teorie ha ispirato
il film a sfondo ambientale "L'alba del giorno dopo". Tra i rimedi proposti
per prevenire questa catastrofe, una road-map sulla riduzione di anidride carbonica
e un apparecchio "pulisci-atmosfera".
''La corrente oceanica
da cui dipende la stabilità dell'ecosistema in cui viviamo - afferma
Broeker - è influenzata dalla temperatura e dalla salinità dei mari.
Questa corrente potrebbe fermarsi a causa dell'immissione di grandi quantità
di aria fresca negli oceani, come quella contenuta ad esempio nei ghiacciai della
Groenlandia. Ma lo scioglimento dei ghiacciai alla base di questa catastrofe è
poco probabile".
Per un tale fenomeno, infatti, servirebbe un innalzamento
della temperatura di almeno 6 gradi, dovrebbe, quindi, triplicarsi la quantità
di anidride carbonica presente nell'atmosfera. "Cosa che se avvenisse
- continua lo scienziato - avverrebbe in un clima così caldo da rendere
impossibile lo sprofondare dell'Europa in un freddo glaciale. Tuttavia, il pericolo
c'è. L'aumento della temperatura globale di un solo grado, cosa assai più
probabile, potrebbe avere infatti conseguenze lo sconvolgimento del ciclo dell'acqua.
La catastrofe del futuro potrebbe essere la mancanza d'acqua''.
L'immissione
continua di anidride carbonica non può far altro che incentivare questo
tipo di cambiamenti climatici.
"Un rimedio possibile - conclude Broecker
- è la cattura dell'anidride carbonica direttamente dall'aria. Gli scienziati
Allen e Belt Wright stanno lavorando da sei mesi ad un apparecchio, che dovrebbe
essere pronto nel giro di due anni, capace di pulire l'atmosfera dal Co2 per poi
immagazzinarla in forma liquida o solida sul fondo degli oceani sotto la calotta
antartica". Si tratta di un progetto per cui l'Earth Institute della Columbia
university ha gia' stanziato 5 milioni di dollari, per stendere una road-map di
tre anni al fine di diminuire l'anidride carbonica nell'atmosfera.
Il sistema
deli sequestro della Co2 è contestato da altre correnti di pensiero
scientifico che ritengono più realistica la diminuzione delle emissioni
dei gas serra e l'incremento dei sistemi "naturali" di assorbimento
dell'anidride carbonica.
Sergio Ferraris