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Le fonti sotteranee del Fiora

A Santa Fiora l'acqua si muove

Sviluppo, preservazione e condivisione delle risorse idriche, questi alcuni temi affrontati durante la giornata di studi sull'acqua a Santa Fiora. Un confronto costruttivo tra enti locali e Green Cross International.

 

La "capitale" dell'acqua di Maremma, Santa Fiora, ha ospitato una giornata di studi sulle risorse idriche dove riflessioni, progetti, problemi e soluzioni possibili sono state messe a confronto da esperti, rappresentanti degli enti locali e Green Cross International.
La giornata è iniziata con l'intervento di Guido Pollice, presidente di Green Cross Italia, che ha introdotto l'argomento acqua illustrando i progetti che l'organizzazione ha in corso per risolvere l'emergenza idrica sul nostro pianeta.

Gestione ed infrastrutture
Successivamente il dott. Mario Rosario Mazzola, presidente di Sogesid, ha fatto il punto sui problemi connessi alla gestione delle risorse idriche.
In controtendenza con quanto si dibatte in questo periodo nel nostro paese, Mazzola ha affermato che la scarsità d'acqua, in vaste zone d'Italia, è più un problema di gestione che di infrastrutture.

Il dott. Mario Rosario Mazzola

A questo proposito il Presidente di Sogesid ha comunicato alcuni dati sugli sprechi relativi alla cattiva gestione della risorsa acqua.
Premesso che una risorsa come l'acqua, se non pagata dall'utilizzatore finale rappresenta un danno alla collettività nel suo complesso, Mazzola è passato alle cifre.
Il 19, 6 % dell'acqua viene persa nella fase d'adduzione, il 25 % si perde a causa dell'inefficienza delle reti interne ed il 15, 6 % viene erogato ma non fatturato, per una perdita totale pari al 58,5 %.
Quando solo il 41,8 % di questa preziosa risorsa viene effettivamente erogata appare chiaro come il problema della scarsità idrica sia da imputarsi ad una gestione inefficiente e non ad una mancanza di infrastrutture.
Il fatto che negli ultimi anni ci sia stata una drastica riduzione delle precipitazioni nell'Italia meridionale con un passaggio da oltre 500 mm l'anno a meno di 250 mm non fa altro che confermare l'urgenza di un drastico ripensamento dei criteri di gestione al posto della progettazione di costose opere infrastrutturali come l'ipotetica condotta idrica al di sotto dello Stretto di Messina.

Parecchi lo hanno detto, ma pochi hanno ascoltato: l'acqua in medioriente è un'arma strategica. Da oltre un decennio, infatti, tutti gli analisti più attenti hanno identificato nell'acqua una delle ragioni più probabili di un conflitto nell'area mediorientale.
Le vaste aree desertiche, la scarsità di piogge e la scarsa qualità dell'acqua del Giordano, poca e salmastra, sono gli ingredienti che vanno a comporre lo scenario di un conflitto possibile e forse già iniziato tra popolazioni arabe ed israeliane.
In una parte del conflitto di questi giorni, che ha origine nel periodo Biblico, l'acqua gioca un ruolo determinante, che è necessario analizzare per comprendere gli scenari futuri che potrebbero delinearsi in altre parti del mondo.

Acqua per la Pace

Di respiro internazionale l'intervento di Bertrand Charrier, Direttore di Green Cross International, che ha illustrato quali siano le problematiche legate all'acqua a livello internazionale.
Bertrand Charrier, Direttore di Green Cross International

La prevenzione dei conflitti legati all'acqua, grazie all'iniziativa Water for Peace, condotta da Green Cross International e dall'Unesco, ora non è più una discussione teorica ma un tentativo reale e concreto di evitare il sorgere di conflitti che potrebbero, se innescati, ampliare le zone di crisi internazionali.
Il progetto interviene su sei macro bacini idrici: il Danubio, il Giordano, l'Okavango, il Rio della Plata, il Volga, ed il Volta.

Gli scopi
Gli obiettivi concreti e comuni dei progetti sono: sul breve periodo analizzare le cause e le caratteristiche dei conflitti in corso o potenziali, ed identificare gli ostacoli e i possibili incentivi che possono ostacolare o favorire il dialogo tra gli attori protagonisti nella gestione delle risorse idriche.
Sul medio periodo l'obiettivo è quello di incrementare la consapevolezza sia a livello politico, sia a livello sociale, relativa ai benefici della cooperazione.

A lungo termine l'obiettivo finale è quello di creare un ambiente ideale per lo sviluppo di pratiche, investimenti e condizioni che portino ad una gestione permanente della risorsa idrica in linea con lo sviluppo sostenibile, in grado di affrontare anche momenti di crisi dovuti al mutamento delle circostanze, come la siccità introdotta dai cambiamenti climatici.
La Professoressa Rita Levi Montalcini

L'importanza dell'istruzione
La Professoressa Rita Levi Montalcini, che ha concluso la prima sessione dei lavori ha focalizzato il proprio intervento sullo sviluppo di competenze e l'acquisizione di pratiche ottimizzate, da parte delle popolazioni del sud del mondo per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche, attraverso l'istruzione e l'apprendimento, in special modo per quanto riguarda le donne, spesso il vero anello forte all'interno della struttura sociale.

La giornata si è conclusa con l'accettazione da parte di alcuni rappresentanti degli enti locali della proposta di Green Cross International di istituire un fondo sociale per l'acqua, da utilizzare per lo sviluppo delle risorse idriche nelle regioni del sud del mondo, attraverso il versamento di un centesimo di euro per ogni metro cubo di acqua distribuita nelle nazioni industrializzate.

Sergio Ferraris
08 06 2002

 


 

 

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