Scienza
e società per agire qui ed ora
di Alfonso Pecoraro Scanio
Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare è lieto di informare che
il 12 e 13 settembre 2007 si terrà a
Roma, presso la sede FAO (Food and Agricolture
Organization of the United Nations), la
Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici.
Le nuove ed allarmanti proiezioni sul surriscaldamento
globale, presentate di recente dal Gruppo intergovernativo
sui cambiamenti climatici (IPCC), hanno evidenziato
la necessità di nuovi interventi e nuove strategie
volte, da una parte alla riduzione delle emissioni di
CO2 e più in generale di gas ad effetto serra,
dall’altra alla predisposizione di piani e programmi
di adattamento ai cambiamenti climatici in atto. Per
comprendere appieno il fenomeno è indispensabile
un continuo aggiornamento delle analisi scientifiche
di tali cambiamenti, che assicurano le necessarie valutazioni
sui meccanismi di monitoraggio, sui modelli previsionali
e di impatto, con particolare riferimento al nostro
contesto territoriale. Tali conoscenze scientifiche
consentono di sviluppare i più idonei presupposti
tecnici per la pianificazione degli interventi di adattamento
alle mutate condizioni di rischio. Pianificazione che
necessariamente deve vedere la partecipazione dei principali
gruppi di interesse: cittadini, imprese, amministrazioni
nazionali e territoriali e parti sociali.
La Conferenza esaminerà principalmente
i problemi riguardanti le modificazioni delle
vulnerabilità indotte dai cambiamenti
climatici in Italia e le possibili opzioni di adattamento.
Tutte le tematiche saranno affrontate anche nell’ambito
di eventi pre-congressuali che si svolgeranno nei mesi
di giugno e luglio prossimi. Tra gli argomenti trattati
nel corso della Conferenza figureranno anche l’analisi
dei costi, dei benefici e delle opportunità che
ne possono scaturire e il nuovo ruolo che dovranno
assumere le istituzioni centrali e
gli enti locali, le imprese e la società civile.
A quest’ultimo fine gli argomenti verranno trattati
dai relatori in modo da evidenziare l' importanza dell’interazione
fra tutti i diversi attori coinvolti.
L’incontro
vedrà la partecipazione delle massime autorità
governative nazionali e locali, dei rappresentanti di
istituzioni internazionali e della Commissione europea.
Tra gli oratori figureranno inoltre esponenti nazionali
e internazionali di chiara fama appartenenti alla comunità
scientifica e al mondo economico e sociale.
L' organizzazione della manifestazione sarà curata
dall' Agenzia per la Protezione dell’Ambiente
e per i servizi Tecnici (APAT), insieme al sistema delle
agenzie ambientali. Si tratta quindi di un appuntamento
di particolare rilievo che sono certo incontrerà
l’attenzione di tutti coloro che hanno a cuore
il futuro del nostro Pianeta.
Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare
CAMBIAMENTI
CLIMATICI. FUTURO “PROSSIMO”
di Giancarlo Viglione, Commissario
straordinario APAT
L’analisi condotta, su incarico
del governo britannico, sulle conseguenze dei cambiamenti
climatici, meglio noto come Rapporto Stern,
dal nome dell’ex dirigente della Banca Mondiale
Nicholas Stern che ne è l’autore, rappresenta
l’ennesimo monito sull’uso irrazionale delle
risorse naturali e sulla insostenibilità dell’attuale
forma di sviluppo.
Gli scenari che si prospettano per il nostro futuro,
prossimo e non più remoto, non possono e non
devono lasciarci indifferenti: tutti siamo chiamati,
ciascuno nel proprio ruolo, a rispondere in maniera
seria e programmata a una “rivisitazione”
del nostro rapporto con l’ambiente.
Rimanendo sul tema dei cambiamenti climatici, la rivisitazione
deve riguardare ad esempio l’approccio alla pianificazione
territoriale e più in generale la ristrutturazione
delle modalità di programmare gli interventi
in tutti i settori economici. In particolare si deve
prendere atto della necessità di programmare
sulla scorta di una base conoscitiva non più
limitata allo stato attuale, ma che si spinga più
avanti nel tempo e tenga conto di quelli che sono i
prevedibili mutamenti ambientali che interverranno,
ormai è certo, per effetto del processo in atto
di surriscaldamento del pianeta. Sensibile da sempre
a queste tematiche, il Ministro Pecoraro Scanio
ha ritenuto opportuno indire la Conferenza nazionale
sul clima - 2007, per rispondere
all’esigenza di approfondirle nell’ambito
di un dibattito nazionale con la partecipazione di tutte
le principali categorie di portatori di interessi sulla
questione: amministratori, imprese, sindacati, ong,
cittadini.
L’evento, che si terrà a Roma,
presso la FAO, i prossimi 12
e 13 settembre, verterà essenzialmente
sugli elementi base per la elaborazione di una strategia
nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici e
vedrà la partecipazione, oltre che di importanti
rappresentanti istituzionali ai differenti livelli territoriali
e in particolare a quelli comunitario, nazionale e regionale,
di una significativa rappresentanza di esperti nazionali
ed esteri in materia di cambiamenti climatici.
Ho, quindi, accolto con grande soddisfazione la decisione
del Ministro di affidare l’impegnativo compito
di organizzare l’evento, per tutti gli aspetti,
quali la logistica, la predisposizione degli atti, l’elaborazione
dei programmi, la pianificazione e l’attuazione
di tutte le fasi propedeutiche, all’APAT,
che nell’ambito di tale mandato potrà avvalersi
del supporto di una rappresentanza di agenzie regionali,
nonché di altri soggetti terzi.
Sei workshop, “preparatori” al dibattito
finale di settembre, si terranno prima dell’estate
per focalizzare l’attenzione su alcune tipologie
di impatto cui il nostro territorio si è dimostrato
particolarmente vulnerabile. Mi riferisco allo scioglimento
dei ghiacciai, all’acqua alta e alle inondazioni,
al rischio idrogeologico, alla siccità e desertificazione
e all’erosione delle coste. I workshop si terranno
in quelle regioni, nelle quali il fenomeno si è
manifestato con entità significativa, pur affrontando
la tematica con profilo di livello nazionale.
All’evento congressuale principale si affiancheranno
anche alcuni importanti eventi collaterali,quali la
Conferenza dei bambini, che potrebbe
essere organizzata in collaborazione con la rete INFEA,
o la presentazione del rapporto APAT - Organizzazione
Mondiale della Sanità: “Impatti e rischi
per la salute in Italia come conseguenza dei cambiamenti
climatici”.
Per conferire all’evento la necessaria e opportuna
visibilità, in considerazione della criticità
dell’argomento trattato che richiede la partecipazione
dei principali stakeholder, sono state calendarizzate
la definizione e la successiva attuazione di un idoneo
piano di comunicazione e di diffusione delle informazioni,
riguardanti sia gli aspetti organizzativi dell’evento
sia e soprattutto gli elementi conoscitivi, relativi
alle valutazioni circa le conseguenze delle modificazioni
del clima nel nostro Paese, a mano a mano che queste
verranno elaborate dai gruppi di esperti coordinati
da APAT.
Seguiremo da vicino tutte le fasi interlocutorie e di
preparazione alla Conferenza, ivi compresi i workshop
cui accennavo prima, per offrire un quadro il più
completo possibile su questo che si preannuncia come
un evento importante, non solo per noi che, istituzionalmente,
trattiamo quotidianamente le materie ambientali, ma
per tutti coloro che sentono la necessità di
dare una svolta culturale e costruttiva alla tutela
del nostro territorio.
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