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Indonesia: Aceh prima
e dopo il disastro
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LA VOLUTA INSOSTENIBILITÀ DELLE
CATASTROFI
Ad
un mese di distanza dallo Tsunami che ha attraversato
l'Oceano Indiano si sono spenti i riflettori dei media e una
cortina di silenzio è calata sulle conseguenze del
disastroso maremoto. La catastrofe che ha colpito l'area è
di quelle che sono classificate come "naturali"
ma ha, per quanto riguarda le conseguenze, ben poco di naturale.
Un disastro simile se fosse accaduto nell'Oceano Pacifico
avrebbe avuto conseguenze meno drammatiche perché i
paesi di quell'area dispongono sia di sistemi di avvistamento,
sia di programmi di educazione delle popolazioni che avrebbero
limitato molto i danni umani.
Ciò il 26 dicembre non è potuto succedere. Si
è trattato del primo, drammatico, esordio del digital
divide. La carenza, se non addirittura l'assenza di informazione
ha dato, in questo caso, risultati drammatici. È ormai
assodato il fatto che se l'informazione avesse anticipato
di pochi minuti l'onda anomala si sarebbero potute salvare
migliaia di vite.
Tre settimane fa si è riunita, a Kobe città
simbolo delle dei disastri naturali la Conferenza internazionale
sulla prevenzione dei disastri organizzata dalla Nazioni
Unite con un nulla di fatto. La speranza era quella che l'enorme
attenzione della società civile internazionale, sollecitata
ed evidenziata dai mass media, e l'enorme slancio di generosità
da parte dei cittadini del nord del mondo (spesso superiore
all'impegno dei governi, come nel caso del nostro paese),
facesse superare divisioni politiche ed economiche aprendo
la strada per la realizzazione di sistemi di prevenzione sia
in quell'area sia in altre zone, come il Mar Mediterraneo.
Ancora una volta sono prevalsi egoismi economici, nazionalistici
e militari, che hanno fatto prevalere una scarna e generica
dichiarazione d'intenti che non impegna in alcun modo ne le
istituzioni internazionali ne i governi.
Viene confermata la diffusa inadeguatezza dell'attuale
leadership mondiale di coniugare capacità di governo
visione strategica e coscienza della veloce evoluzione di
un sistema globale sempre più interconnesso. Ci troviamo
di fronte ad una visione di corto periodo, limitata e che
costringerà l'opinione pubblica mondiale a fare i conti
con lutti e distruzioni amplificate dalla mancata prevenzione.
Si tratta di un'ottica inaccettabile. Anche su questo terreno,
infatti, possediamo tutti gli strumenti - economici, scientifici,
tecnologici e di esperienza - per limitare i danni delle catastrofi
naturali.
I cittadini del mondo devono continuare a reagire. Proseguendo
la ricerca per trasformare gli episodi di pressione politica
risultati vincenti in pratiche consolidate di nuova democrazia.
Come indicato tra gli altri da Amartya Sen, oltre a votare
dobbiamo parlare, farci ascoltare.
Elio
Pacilio
Vice Presidente Esecutivo Green
Cross Italia
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Gentili
lettori,
Nello scorso mese di dicembre abbiamo registrato
degli inconvenienti con la spedizione della nostra
newsletter derivati da un problema informatico
al database centrale.
Questo ha provocato dei disagi ad alcuni di voi,
tra cui invii ripetuti dello stesso messaggio.
La pronta segnalazione degli inconvenienti effettuata
da alcuni soci ci ha permesso di averne coscienza
e di intervenire per rimuovere il problema. Ora
l'inconveniente dovrebbe essere risolto, però
abbiamo bisogno ancora della collaborazione di
quanti tra voi vorranno aiutarci segnalandoci
l'eventuale persistenza di anomalie.
Siamo sicuri che comprenderete quanto la nostra
azione sia priva di aspetti profit e motivata
da una causa di impegno sociale. Se qualcuno di
voi ha avuto modo di sentirsi particolarmente
disturbato gli chiediamo di comprendere il nostro
disagio e di accettare le nostre scuse.
Vi ringraziamo anticipatamente della collaborazione,
che ci sarà molto utile per i programmi
di sviluppo nell'uso del mezzo che sono in programma
per il 2005 e di cui vi daremo a breve informazioni
dettagliate.
Cogliamo l'occasione
di questa prima newsletter dell'anno per farvi
gli auguri di uno splendido 2005.
La redazione
PS
Ricordiamo a tutti i
nostri lettori che i dati conferitici sono utilizzati
esclusivamente dall'associazione Green Cross Italia
onlus per consentire le proprie attività
istituzionali. Gli interessati potranno in ogni
momento esercitare nei confronti dell'associazione
Green cross Italia onlus i diritti di cui all'art.
7 del D. Lgs. 196/2003 (la conferma dell'esistenza
di dati personali, di conoscerne il contenuto
e l'origine; verificarne l'esattezza o chiederne
la rettifica; chiederne la cancellazione, la trasformazione
in forma anonima o il blocco nel caso siano trattati
in violazione della legge; opporsi in ogni caso,
per motivi legittimi, al loro trattamento).
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